La città di Offida, in provincia di Ascoli Piceno, ha deciso di aderire alla causa palestinese con un gesto concreto e visibile: la bandiera della Palestina sventola dal terrazzo del suo palazzo comunale. Questa iniziativa segue l’approvazione di due mozioni, votate il 22 maggio 2025, che denunciano il riarmo militare e il genocidio in corso nella striscia di Gaza. L’amministrazione ha dunque imboccato un percorso culturale e civile, che prende il via a fine giugno con appuntamenti dedicati a informare e sensibilizzare cittadini e istituzioni sul complesso scenario del conflitto israelo-palestinese.
La bandiera palestinese come segno di protesta e solidarietà a Offida
Il 22 maggio 2025 il consiglio comunale di Offida ha approvato due mozioni che manifestano un netto contrasto contro l’incremento degli armamenti e contro il massacro che si sta consumando a Gaza. Da quel momento la bandiera palestinese è stata srotolata dal terrazzo del municipio come segno di solidarietà con il popolo palestinese e di condanna verso le violenze. Un gesto che assume valenza politica, ma anche culturale, inserito in una serie di iniziative capaci di mantenere alta l’attenzione su una delle crisi più drammatiche dell’attualità.
Il messaggio del sindaco luigi massa
Il sindaco Luigi Massa ha spiegato che si tratta di un atto che riflette lo sconcerto di fronte a un genocidio e la scelta di non ignorarlo. Il primo cittadino ha ribadito che “non è accettabile rispondere con la violenza a chi già subisce violenza.” Lo scopo è diffondere una coscienza collettiva che schieri dalla parte delle vittime. L’amministrazione vuole insomma costruire un messaggio di pace, giustizia e solidarietà. In quest’ottica, Offida si propone come esempio di come anche comuni piccoli possano contribuire con gesti concreti e iniziative culturali a un dibattito pubblico consapevole.
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Un ciclo di proiezioni e incontri con esperti per approfondire il conflitto
Per dare corpo a questo percorso culturale, il comune di Offida ha organizzato una serie di eventi che uniscono proiezioni cinematografiche a dibattiti con esperti e testimoni. Il calendario include quattro serate dedicate alla visione di film e all’analisi del contesto storico, politico e sociale del conflitto israelo-palestinese. La rassegna inaugura lunedì 30 giugno 2025, alle 21, con la presenza della scrittrice Rula Jebreal, ospite d’eccezione che presenterà il suo libro Genocidio e introdurrà la proiezione di Miral, film tratto da un suo romanzo.
Obiettivi degli incontri culturali
Questi incontri sono pensati per offrire un quadro più nitido e complesso di una situazione spesso semplificata o fraintesa. Attraverso il racconto diretto di chi ha vissuto o studiato il dramma della regione, Offida intende fornire strumenti di comprensione più solidi. La collaborazione con il Coordinamento Piceno per la Palestina rafforza l’impegno civico della città. Saranno infatti organizzate anche iniziative finalizzate a raccogliere fondi per organizzazioni non governative che operano sul territorio palestinese.
Impegni e richieste verso il governo e le istituzioni europee
Nel testo delle mozioni, l’amministrazione comunale si impegna a promuovere una cultura di pace che passa anche dal rifiuto dell’aumento delle spese militari in Europa. Chiede di trasferire le risorse pubbliche verso settori come l’istruzione, la sanità, l’ambiente e il welfare, più che verso armamenti e infrastrutture belliche. Offida ha intenzione di aderire a campagne nazionali e internazionali per il disarmo e sostiene eventi pubblici, gemellaggi culturali e manifestazioni come la Marcia Perugia-Assisi prevista per il 12 ottobre 2025, simbolo di lotta non violenta.
Anche sul piano politico, la città ha indirizzato precise richieste al governo italiano: il riconoscimento dello Stato di Palestina, la sospensione degli accordi militari con Israele e un embargo sulle forniture belliche verso Tel Aviv. Inoltre si richiede la sospensione dell’accordo di partenariato tra Unione Europea e Israele, ritenuto responsabile di violazioni dei diritti umani. Queste istanze puntano a dare una svolta nella politica estera italiana, legata fino ad oggi a relazioni bilaterali strette ma oggetto di crescenti polemiche per la gestione del conflitto.
La politica che dialoga con l’arte e la cittadinanza attiva
La scelta di Offida di coinvolgere la scrittrice Rula Jebreal e di organizzare proiezioni cinematografiche non è casuale. L’arte diventa così un mezzo per raggiungere cuori e menti, per andare oltre i dati e le notizie alle quali siamo abituati. Il cinema e la letteratura invitano a immergersi nelle storie personali dietro le notizie di cronaca. L’attenzione culturale si sposta sulla dimensione umana, sul ruolo della memoria e della testimonianza.
L’iniziativa comunale non resta confinata alla politica istituzionale. Il coinvolgimento del Coordinamento Piceno per la Palestina e la promozione di campagne di raccolta fondi affinano la partecipazione di tutta la comunità. Le istanze di pace e giustizia si traducono in azioni concrete, che attraversano la società civile e mettono in moto un dibattito sui temi più urgenti legati al diritto internazionale e ai diritti fondamentali.
Un piccolo comune come voce attiva globale
Questa rete di eventi, prese di posizione e mobilitazioni costituisce un esempio di come un piccolo comune possa diventare una voce attiva di fronte a problemi globali. Offida invita così cittadini, enti e istituzioni a misurarsi con un tema che non può essere ignorato, richiamando tutti a un impegno consapevole e condiviso.