Officina meccanica abusiva sequestrata a castellammare di stabia: denunciato il titolare per rifiuti illeciti

Officina meccanica abusiva sequestrata a castellammare di stabia: denunciato il titolare per rifiuti illeciti

I carabinieri forestali di Castellammare di Stabia sequestrano un’officina meccanica abusiva con cinque metri cubi di rifiuti speciali, denunciando il titolare per violazioni ambientali e gestione illecita degli scarti.
Officina Meccanica Abusiva Seq Officina Meccanica Abusiva Seq
I carabinieri forestali hanno sequestrato un’officina meccanica abusiva a Castellammare di Stabia, denunciando il titolare per violazioni ambientali e smaltimento illecito di rifiuti speciali. - Gaeta.it

Un controllo dei carabinieri forestali ha portato al sequestro di un’officina meccanica priva delle necessarie autorizzazioni a castellammare di stabia. Il gestore è stato denunciato per violazioni ambientali e smaltimento improprio di rifiuti speciali.

Ispezione e mancanza di autorizzazioni amministrative e ambientali

Nella mattina del 25 aprile 2025, i carabinieri del nucleo forestale di castellammare di stabia hanno ispezionato un locale di circa 40 metri quadrati dove veniva svolta attività meccanica. Il controllo ha rivelato che l’officina operava senza alcun titolo autorizzativo. Non erano presenti né le iscrizioni amministrative previste dal comune né le autorizzazioni ambientali obbligatorie per le attività di questo tipo.

L’assenza di permessi è stata rilevata subito dagli agenti, che hanno registrato la mancanza di documentazione formale e di controlli sanitari e di sicurezza sul lavoro. L’officina risultava dunque completamente abusiva, con l’operatore che proseguiva le lavorazioni senza alcun rispetto delle normative vigenti. Il titolare, un uomo di 38 anni residente in zona, non ha fornito giustificazioni convincenti durante le verifiche.

Scoperta e quantificazione dei rifiuti speciali presenti nel locale

Durante la verifica è emersa la presenza di rifiuti speciali accumulati all’interno del locale, stimati in circa cinque metri cubi. Tra questi rifiuti sono stati trovati materiali di scarto derivanti dalle lavorazioni meccaniche, come parti in metallo e plastica, pneumatici usati e altri componenti di origine meccanica. I rifiuti sono stati classificati come sia pericolosi che non pericolosi, in base al loro impatto ambientale e alla natura chimica.

Questa situazione indicava una gestione illecita degli scarti di lavorazione, con un possibile rischio di contaminazione del suolo o delle falde acquifere. La presenza di materiale plastico e pneumatici, in particolare, rappresenta un problema ambientale importante. L’accumulo di rifiuti senza adeguato smaltimento costituisce una violazione grave sia delle normative ambientali che di quelle sulla tutela del territorio.

Sequestro dell’area e denuncia per violazioni ambientali

A seguito dell’ispezione e del rinvenimento dei rifiuti, i carabinieri forestali hanno proceduto con il sequestro preventivo dell’intera officina, compresi tutti gli strumenti presenti nel locale. Il banco da lavoro, il ponte elevatore e gli altri macchinari utilizzati sono stati posti sotto sequestro per evitare ulteriori attività non autorizzate.

Il titolare è stato denunciato all’autorità giudiziaria per gestione illecita di rifiuti e per scarichi non autorizzati. L’indagine proseguirà per accertare l’entità del danno ambientale e verificare eventuali responsabilità aggiuntive. Le misure adottate testimoniano la volontà degli organi di controllo di contrastare il fenomeno delle attività abusive, soprattutto in ambito ambientale, dove il rischio di contaminazione e degrado del territorio resta elevato.

Change privacy settings
×