Il festival dell’arena di verona del 2025 ha preso il via con una produzione di nabucco di giuseppe verdi unica nel suo genere. Lo spettacolo ha visto la partecipazione di centinaia di artisti e tecnici, catturato da moderne tecnologie video e accolto da un pubblico numeroso. Rai Cultura ha deciso di trasmettere questa opera in tv, sottolineandone il valore simbolico in un periodo segnato da conflitti e tensioni globali.
Un allestimento imponente con centinaia di protagonisti sul palco e dietro le quinte
La messa in scena di nabucco ha coinvolto circa 400 artisti, tra cantanti e coro, e 120 musicisti orchestrali, tutti impegnati su quello che è stato uno dei palcoscenici più affollati visti negli ultimi anni all’arena di verona. Dietro le quinte, quasi 700 maestranze hanno operato con grande impegno per coordinare ogni dettaglio, dalla scenografia all’audio, fino all’illuminazione e alla regia video.
La complessità dello spettacolo ha richiesto l’utilizzo di 13 telecamere, equipaggiamenti sofisticati come droni e steadycam, per garantire riprese fluide e coinvolgenti. L’arena stessa, monumento storico noto in tutto il mondo, ha fatto da cornice scenografica valorizzando ulteriormente la produzione. In una singola serata, il pubblico ha riempito i posti per 10-12.000 spettatori, confermando l’interesse costante per le grandi opere liriche sul territorio veronese.
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La trasmissione televisiva per celebrare la giornata mondiale della musica
Per la giornata mondiale della musica, prevista il 21 giugno, Rai Cultura ha scelto di portare sul piccolo schermo proprio nabucco, un capolavoro riconosciuto patrimonio dell’umanità. La messa in onda, fissata in prima serata su Rai3, si propone di raggiungere una platea più ampia, valorizzando l’opera lirica e la tradizione musicale italiana.
La trasmissione si intitola “La grande opera italiana patrimonio dell’umanità – Nabucco” e vuole rappresentare un omaggio concreto al genere lirico. La scelta conferma anche la volontà di Rai di puntare su eventi culturali di rilievo per coinvolgere il pubblico televisivo in appuntamenti ad alto valore storico e artistico.
Protagonisti e direttore d’orchestra: un cast di rilievo per un’opera memorabile
Sul palco dell’arena di verona il ruolo di Nabucco è stato affidato ad Amartuvshin Enkhbat, noto baritono di riferimento nel repertorio verdiano. Accanto a lui si sono esibiti Anna Pirozzi e Roberto Tagliavini, oltre a Francesco Meli e Vasillisa Berzhanskaya, tutti cantanti con background consolidato in produzioni di livello internazionale.
A dirigere orchestra e coro della fondazione arena è stato il maestro Pinchas Steinberg, alla guida della compagine musicale a venticinque anni dal suo debutto. La sua esperienza ha contribuito a un’esecuzione intensa e curata nei minimi dettagli, capace di esaltare la partitura di verdi all’interno di una cornice scenica imponente, capace di raccontare i temi della libertà e della lotta.
Un’opera che parla all’attualità nei suoi temi di conflitto e oppressione
L’allestimento ha preso forza anche dal contesto attuale, segnato da guerre e tensioni sociali che permeano diversi territori nel mondo. Il sottosegretario Gianmarco Mazzi ha sottolineato come sia motivo d’orgoglio per il ministero della cultura avere un’opera a simboleggiare la giornata dedicata alla musica.
Il direttore di Rai Cultura, Fabrizio Zappi, ha evidenziato la rilevanza delle tematiche presenti in nabucco, richiamando l’attenzione su narrazioni capaci di raccontare l’oppressione e la lotta per la libertà, temi che mantengono un valore universale e attuale, soprattutto in momenti segnati da divisioni e conflitti.
Questo nabucco si è così presentato non solo come un evento culturale importante, ma anche come un’occasione per riflettere sul presente attraverso un’opera storica che resta viva e coinvolgente anche nel 2025.