Nuovo incendio nell’area ex Nato di gianturco solleva una colonna di fumo visibile da più quartieri di napoli

Nuovo incendio nell’area ex Nato di gianturco solleva una colonna di fumo visibile da più quartieri di napoli

Un incendio nell’area ex Nato di Gianturco a Napoli ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco, evidenziando criticità nella sicurezza e la presenza di animali randagi in una zona già colpita da roghi sospetti.
Nuovo Incendio Nelle28099Area Ex Na
Un incendio è divampato nell’area ex Nato di Gianturco a Napoli, già colpita da roghi sospetti, con intervento dei vigili del fuoco e preoccupazioni per la sicurezza degli abitanti e degli animali randagi presenti. - Gaeta.it

Un incendio si è sviluppato oggi pomeriggio nell’area ex Nato di Gianturco, dietro il centro direzionale di napoli. Il rogo ha prodotto una densa colonna di fumo visibile da diverse zone della città. Sul posto sono intervenute squadre dei vigili del fuoco per affrontare le fiamme divampate in prossimità della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami. Questo episodio riporta l’attenzione su una zona già colpita da incendi sospetti in passato recente.

Incendio nella zona ex nato di gianturco e intervento dei vigili del fuoco

Nel pomeriggio di oggi, un incendio ha preso vita in un terreno dell’area ex Nato situata nel quartiere Gianturco a napoli, poco distante dal centro direzionale. I vigili del fuoco sono arrivati prontamente con due squadre per cercare di domare le fiamme. Il rogo ha interessato un terreno vicino alla chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, una zona vicino a strutture urbane abitate e frequentate.

La colonna di fumo ha attirato l’attenzione di residenti e passanti, che hanno segnalato il denso fumo al 115. La natura e la causa del fuoco non sono ancora chiare, ma i primi interventi hanno evitato che le fiamme si propagassero ulteriormente. La zona è rimasta interdetta al pubblico per permettere alle squadre di lavorare in sicurezza. Il pronto arrivo dei pompieri ha contenuto i danni, anche se il pericolo non è stato ancora completamente superato.

Difficoltà nelle operazioni di spegnimento

Le operazioni di spegnimento sono durate diverse ore, viste le condizioni di accesso non semplici e la presenza di materiale infiammabile sul terreno. Risulta evidente che le condizioni dell’area favoriscono il propagarsi di piccoli roghi, nonostante il monitoraggio costante. Questo nuovo incendio riaccende interrogativi sull’efficacia degli interventi precedenti sui terreni abbandonati della zona.

Area ex nato di gianturco già teatro di incendi sospetti tra giugno e luglio

L’incendio di oggi non è un evento isolato. Questo terreno di Gianturco è stato interessato da numerosi roghi sospetti tra la fine di giugno e l’inizio di luglio 2025. In quell’occasione, le fiamme avevano provocato danni rilevanti e spinto le autorità ad intervenire con un sequestro dell’area.

All’epoca, gli incendi avevano sollevato preoccupazioni su possibili cause dolose. Il terreno, inutilizzato e abbandonato da tempo, era diventato un punto critico per la proliferazione di roghi che più volte hanno messo a rischio sicurezza e salute degli abitanti limitrofi. I sequestri avevano l’obiettivo di evitare ulteriori danni e di individuare i responsabili, ma a distanza di poco tempo una nuova emergenza è tornata a manifestarsi.

Misure di sicurezza e criticità persistenti

L’area ha mostrato di non essere ben protetta, nonostante le misure messe in campo dalle forze dell’ordine e dai vigili del fuoco. Le operazioni di messa in sicurezza si sono concentrate sulla rimozione di rifiuti e materiale combustibile, ma il rinnovo dell’incendio dimostra che il problema non può considerarsi risolto. Si tratta di un terreno particolarmente delicato, sia per la sua posizione sia per la natura degli incendi che lo colpiscono.

Emergenza animali e colonie presenti nell’area sequestrata a gianturco

Oltre al pericolo per la città e i residenti, nell’area ex Nato a Gianturco vivono numerosi animali. La zona sequestrata ospita una colonia felina censita e diversi cani randagi, oltre a un campo nomadi. Queste presenze hanno alimentato una crescente attenzione da parte di associazioni animaliste.

Questi gruppi, come segnalato da Fanpage, avevano già richiesto una deroga per poter entrare nell’area interdetta e fornire cibo e acqua ai gatti e cani che vivono lì. La richiesta era stata inoltrata al Servizio Veterinario Pubblico e alla Polizia Locale, che avevano iniziato a valutare una concessione temporanea per garantire la sopravvivenza degli animali durante il periodo di sequestro.

Difficoltà di gestione dell’emergenza animale

L’emergenza animale rappresenta un lato complicato del problema. La situazione di abbandono e pericolo ha messo in evidenza la difficoltà di prendersi cura degli animali in uno spazio chiuso al pubblico per ragioni di sicurezza. Questo fattore amplia la complessità degli interventi da parte delle autorità, perché richiede bilanciare misure di tutela ambientale e civica con la protezione degli animali randagi.

Le associazioni continuano a pressare per ottenere accesso regolare almeno temporaneo, soprattutto nel periodo estivo dove il caldo aumenta la necessità di acqua e cibo freschi per le colonie. Il tema riconosce una dimensione sociale e di salvaguardia che si sovrappone all’emergenza incendi.

Indagini aperte e domande senza risposta sugli incendi nell’area ex nato

Dopo i precedenti episodi, le autorità avevano attuato un ordine di sequestro e una sorveglianza più rigorosa per l’area ex Nato a Gianturco. Nonostante ciò, gli incendi continuano a verificarsi, lasciando più di un interrogativo aperto. “Chi sta appiccando questi roghi? Per quale motivo proprio in questa zona? Come si può proteggere quest’area così vulnerabile?”

Le forze dell’ordine stanno indagando per tentare di capire le motivazioni dietro questi episodi. Non è chiaro se si tratti di atti dolosi per nascondere altri reati o di incendi causati da incuria e abbandono. L’area non ha un controllo costante e il territorio è facilmente accessibile a persone che potrebbero compiere atti illeciti.

Interventi e limitazioni per la sicurezza

Intanto, i vigili del fuoco continuano a intervenire, cercando di contenere le fiamme. Il pubblico resta escluso dall’area fino a nuove disposizioni di sicurezza. Le associazioni animaliste aspettano risposte per poter aiutare i randagi senza mettere in pericolo se stesse o gli animali.

Il rischio che queste situazioni si ripetano senza un piano strutturato di controllo resta elevato. La zona ex Nato di Gianturco necessita di una strategia più efficace per prevenire roghi, tutelare animali e garantire la sicurezza dei residenti limitrofi.

Change privacy settings
×