Il quartiere di Cornigliano si prepara a una svolta significativa in materia di gestione delle acque reflue, con la costruzione di un nuovo impianto di depurazione. L’intervento, gestito dal Gruppo Iren tramite la controllata Iren Acqua, richiederà un investimento di circa 61,5 milioni di euro e avrà come obiettivo principale l’implementazione di tecnologie avanzate per minimizzare l’impatto ambientale e ridurre il consumo di suolo.
Capacità e tecnologie del nuovo impianto
Il nuovo depuratore area centrale sarà in grado di trattare le acque reflue per una popolazione equivalente a 250mila abitanti, con una portata di circa 50mila metri cubi al giorno. Questo rappresenta un incremento del 40% rispetto alla capacità dell’impianto di Valpolcevera, precedentemente in funzione. La struttura sarà organizzata su più linee per il trattamento, gestendo contemporaneamente le acque e i fanghi derivanti dalla depurazione. Questo approccio garantirà elevate prestazioni operative, oltre a una gestione flessibile e ridondante delle risorse.
L’implementazione di tecnologie all’avanguardia è stata progettata con l’obiettivo di ottimizzare l’efficienza del trattamento, riducendo al contempo i fanghi e i sottoprodotti. Il depuratore non solo contribuisce al miglioramento della qualità delle acque trattate, ma permetterà anche un riutilizzo potenziale dell’acqua depurata per scopi industriali, chiudendo così un ciclo importante per la sostenibilità del territorio.
Impatti e vantaggi per il territorio
Il progetto del DAC non si limita esclusivamente agli aspetti tecnici ma rappresenta un passo significativo verso un approccio più sostenibile nella gestione delle risorse idriche in Liguria. Gianluca Bufo, amministratore delegato di Iren, ha sottolineato la rilevanza di questi investimenti in un contesto nazionale dove la gestione dell’aspetto idrico è cruciali. Con una rete fognaria che si estende per oltre 11mila chilometri e ben 34 impianti di depurazione nel paese, di cui 16 solo in Liguria, il gruppo si sta impegnando a potenziare le infrastrutture.
Il nuovo impianto sarà un esempio concreto dell’impegno del Gruppo Iren verso la sostenibilità ambientale, rispondendo alle sfide legate alla scarsità di risorse idriche. La realizzazione del DAC non solo offre una risposta tecnica a una problematica diffusa, ma rappresenta anche un’opportunità per la crescita economica e per il benessere della comunità locale.
La visione per il futuro dell’impianto di depurazione
Il presidente della giunta comunale di Genova, Marco Bucci, ha evidenziato la centralità del nuovo impianto non solo per l’aspetto tecnologico ma anche per il valore ambientale che apporta. Grazie a queste innovazioni, si prevede una significativa riduzione dei sottoprodotti e dei fanghi. Questo aspetto, insieme alla capacità di produrre acqua depurata utilizzabile per applicazioni industriali, rappresenta un vantaggio importante per il territorio.
Pietro Piciocchi, sindaco facente funzione, ha commentato che il DAC è un’opera chiave non solo per Cornigliano, ma per l’intera città di Genova. Il progetto, atteso da tempo, pare destinato a modificare in modo significativo le prospettive a lungo termine della gestione idrica, segnando un passo deciso verso una sempre maggiore sostenibilità e un uso razionale delle risorse.