Un’importante novità si profila nel settore della panificazione con l’approvazione di un contratto nazionale unico che entrerà in vigore nel quadriennio 2023-2026. Questa soluzione, attesa da oltre due decenni, mira a uniformare le condizioni lavorative e le norme per tutti gli attori coinvolti nel mercato del pane e dei prodotti alimentari. Si tratta di un passo significativo che si è reso necessario per garantire regole chiare e condivise, date le incertezze che hanno caratterizzato in passato le relazioni sindacali e il lavoro nel settore.
I sottoscrittori dell’accordo
Il contratto è frutto dell’accordo tra diverse sigle sindacali e associazioni di categoria, tra cui Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil, Assipan Confcommercio e Fiesa-Assopanificatori Confesercenti. Questi gruppi hanno siglato la stesura definitiva del documento, avvenuta lo scorso 18 luglio dopo il rinnovo di un accordo scaduto il 31 dicembre 2022. Con questa intesa si intende regolare i diritti e i doveri del personale dipendente non solo delle aziende di panificazione, ma anche delle attività legate alla vendita di pane e generi alimentari. Questo contratto rappresenta una pietra miliare che non solo chiarisce le normative vigenti, ma offre anche rilevanza e attenzione ai lavoratori che operano in questo storico e tradizionale settore.
L’impatto sulle relazioni sindacali
Le persone coinvolte nelle segreterie nazionali dei sindacati Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil hanno espresso un forte senso di soddisfazione per il traguardo raggiunto. La creazione di questo contratto non si limita a formalizzare le relazioni lavorative ma promuove un modello di dialogo costruttivo tra le parti. Grazie a questo accordo, il settore della panificazione potrà avviare un percorso di crescita e sviluppo grazie alla costruzione di nuove intese e forme di collaborazione. Le parti concordi hanno deciso di lavorare fianco a fianco per attuare le intese attuali, istituendo apposite commissioni che analizzino e approfondiscano le norme stabilite e in modo da favorire le relazioni sindacali più coordinate.
Bilateralità e sviluppo del settore
Uno degli obiettivi principali emersi attraverso questo accordo è il rilancio della bilateralità nel settore della panificazione, un’area che coinvolge oltre ottantamila lavoratrici e lavoratori. Le sigle sindacali e le associazioni di categoria si sono impegnate a facilitare e valorizzare la cooperazione tra le diverse parti, per garantire così una regolamentazione che possa ridurre le problematiche lavorative e migliorare le condizioni generali. Si prevede che queste misure possano portare a un rinnovato spirito di collaborazione e a un’interazione più efficace tra le varie componenti del settore, beneficiando non solo i lavoratori ma anche i datori di lavoro.
La firma di questo contratto nazionale unico segna una svolta significativa per un settore cruciale della nostra economia, contribuendo anche a creare un clima di maggiore certezza e stabilità , elementi essenziali per il progresso e la professionalizzazione di un’industria così radicata e storicamente rappresentativa.