Il governo italiano riattiva da settembre 2025 il bonus per l’acquisto di auto elettriche, rivolto a cittadini e microimprese nelle aree urbane più popolate. Le risorse stanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ammontano a 597 milioni di euro e sono destinate a favorire la sostituzione dei veicoli a combustione con modelli a zero emissioni. L’entità del contributo varia in base al reddito e alle dimensioni dell’impresa e richiede la rottamazione di un’auto termica fino a Euro 5. Di seguito i dettagli sulle modalità di accesso, le categorie di veicoli interessate e le condizioni per usufruire del bonus.
Criteri di accesso per cittadini e microimprese: zone urbane e rottamazione obbligatoria
Il bonus è rivolto a persone fisiche e microimprese con sede legale nelle cosiddette aree urbane funzionali, ovvero città con almeno 50.000 abitanti e le zone circostanti interessate dai flussi pendolari. Per ottenere il sostegno economico è necessario rottamare un veicolo a motore tradizionale immatricolato fino alla normativa Euro 5 . Il richiedente deve essere primo intestatario del veicolo da demolire da almeno sei mesi. Nel caso delle famiglie, l’agevolazione spetta a un solo membro per nucleo abitativo ed è possibile cedere lo sconto a un altro componente adulto della famiglia. Le microimprese, definite come aziende con meno di 10 dipendenti e fatturato annuo inferiore a 2 milioni, possono richiedere il bonus per veicoli commerciali elettrici . Per le imprese, il contributo può arrivare fino a 20mila euro per veicolo, nel limite del 30% del costo d’acquisto e nel rispetto della normativa europea «de minimis», che limita gli aiuti statali alle imprese.
Le domande vengono gestite tramite una piattaforma digitale sviluppata da Sogei, che registra sia i beneficiari sia i concessionari aderenti all’iniziativa. Il contributo si traduce in uno sconto diretto applicato al momento della vendita del veicolo. Questo sistema semplifica la gestione dei fondi e garantisce trasparenza.
Caratteristiche delle auto elettriche acquistabili con il bonus: limiti di prezzo e tipologia
Il bonus riguarda l’acquisto di auto nuove elettriche di categoria M1, cioè vetture con quattro o più ruote e un massimo di otto posti a sedere oltre al conducente. Il modello deve essere completamente elettrico , alimentato esclusivamente da batteria ricaricabile, e avere un prezzo di listino inferiore o uguale a 35.000 euro . I privati che intendono richiedere l’agevolazione devono dichiarare di risiedere in un’area urbana funzionale e fornire il numero di targa del veicolo termico rottamato, intestato da almeno 6 mesi a proprio nome. Possono destinare il bonus a se stessi o a un altro adulto della stessa famiglia.
L’intero iter si svolge sulla piattaforma dedicata, dove i beneficiari caricano l’autocertificazione; il concessionario deve convalidare il bonus entro 30 giorni dall’emissione. Se il venditore non convalida in tempo, il contributo torna disponibile per altre richieste. Chi perde la validazione può presentare una nuova domanda fino al 30 giugno 2026, purché il plafond non sia esaurito.
Il ruolo del Piano Nazionale Di Ripresa e Resilienza nel sostegno alla mobilità elettrica
Il PNRR destina 597 milioni di euro all’acquisto di auto elettriche, parte degli investimenti pubblici per ridurre l’inquinamento urbano e favorire la mobilità sostenibile. L’obiettivo è rinnovare il parco circolante italiano con veicoli meno inquinanti entro metà 2026, prevedendo la sostituzione di oltre 39.000 veicoli tradizionali con mezzi a zero emissioni.
Il bonus si inserisce in un quadro di politiche volte a rispettare gli standard europei sull’ambiente e a migliorare la qualità dell’aria nelle città italiane. La misura sostiene la domanda di veicoli elettrici, ancora limitata dal prezzo e dalle difficoltà di ricarica. Grazie a questi incentivi, molti cittadini e microimprese potranno anticipare il passaggio alla mobilità elettrica con costi iniziali ridotti.
Modalità operative della piattaforma e scadenze per l’accesso agli incentivi
La piattaforma digitale sviluppata da Sogei gestisce l’intero processo per ottenere il bonus, dalla registrazione all’erogazione dello sconto. I beneficiari si iscrivono fornendo i dati necessari, inclusi quelli sul veicolo da rottamare e la dichiarazione di residenza. Il venditore, ricevuta la pratica, deve convalidare il bonus entro 30 giorni. Se la validazione non avviene, il contributo torna disponibile per nuovi richiedenti.
Chi non ottiene la convalida può presentare una nuova domanda finché ci sono fondi disponibili; la scadenza ultima per usufruire dell’agevolazione è il 30 giugno 2026. Questo sistema richiede rapidità nella procedura, garantendo però trasparenza e tracciabilità nelle transazioni.
Le microimprese possono beneficiare del bonus per un massimo di due veicoli ciascuna. Inoltre, chi acquista deve mantenere il veicolo elettrico per almeno 12 mesi, requisito necessario per evitare abusi e assicurare la reale sostituzione del veicolo termico.
Queste regole precise limitano gli sprechi e assicurano che il bonus contribuisca concretamente alla riduzione dell’inquinamento nelle aree più esposte, influenzando il mercato dei veicoli elettrici a livello nazionale.