La sanità nelle zone interne dell’Abruzzo affronta sfide di rilievo, soprattutto nella gestione dell’assistenza primaria e dell’emergenza. A Castiglione Messer Marino, il confronto tra dirigenti della Asl Lanciano Vasto Chieti, rappresentanti istituzionali locali e assessori regionali ha evidenziato misure concrete per garantire assistenza medica in territori caratterizzati da difficoltà logistiche e carenza di professionisti. L’obiettivo è garantire presidi sanitari efficaci, sia negli ambulatori sia sui mezzi del 118, malgrado un contesto sfavorevole e complesso.
Difficoltà dell’assistenza nelle aree interne tra orografia e viabilità
Nel corso dell’evento a Castiglione Messer Marino, i sindaci di diversi comuni tra cui Celenza sul Trigno, Carunchio, Roccaspinalveti, e Torrebruna hanno illustrato le complicazioni quotidiane per offrire servizi sanitari. La conformazione montuosa e le piste di collegamento spesso limitate rendono pesanti gli spostamenti per medici e cittadini. Tali condizioni aggravano la disponibilità di cure mediche generiche, specialistiche e di emergenza.
Le piccole popolazioni, che hanno scelto di restare in queste aree, si trovano penalizzate dal ridotto accesso agli ambulatori, spesso lontani e poco attrezzati. La scarsa attrattività di queste sedi deriva non solo dall’ubicazione, ma anche da un gap infrastrutturale. Il risultato è un’assistenza frammentata e meno tempestiva, situazione aggravata dalla carenza strutturale di personale medico. Questa criticità tocca varie zone d’Italia, ma si manifesta con particolare urgenza nelle aree interne abruzzesi.
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Nuove assunzioni provvisorie e progetti per rafforzare l’assistenza primaria
Il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Mauro Palmieri, ha annunciato due nuove assunzioni di medici con incarico provvisorio a Torrebruna e Carunchio. Questi contratti avranno durata temporanea ma potrebbero convertisi in rapporti a tempo indeterminato. La trasformazione dipenderà dal completamento delle procedure per coprire quattro carenze individuate nell’assistenza primaria, ubicate in comuni con alto numero di abitanti.
I centri principali scelti sono Torrebruna, Castiglione Messer Marino, Roccaspinalveti e Celenza sul Trigno. Per i paesi più piccoli, è prevista l’apertura di studi secondari, che offriranno presidi sanitari più ridotti ma funzionali. Questa strategia punta a trovare un equilibrio tra disponibilità di personale e esigenze demografiche, cercando di rispondere al bisogno concreto di presenza medica e assistenza costante. Palmieri ha insistito sulla volontà di offrire risposte non solo temporanee ma in grado di consolidarsi nel tempo.
Strategie per assicurare medici sulle ambulanze del 118 in abruzzo
Un problema cruciale riguarda l’emergenza territoriale e la copertura medica sulle ambulanze del 118 nelle aree interne. La Asl ha messo a punto un doppio approccio per rafforzare la presenza di personale sanitario nei mezzi di soccorso. Prima di tutto, si punta sui ventuno medici che stanno seguendo un corso specifico per il soccorso in emergenza. Questi professionisti sono in via di formazione per essere pronti a intervenire nelle situazioni più complesse.
In parallelo, è stata aperta una procedura di selezione tramite un bando dedicato alla medicina d’emergenza. Tale bando mira a reclutare sanitari disponibili per un incarico convenzionato, volto a integrare l’organico nelle ambulanze del territorio. Sono attualmente in corso dialoghi con alcuni medici provenienti dalla regione Molise, che hanno manifestato interesse a collaborare con l’Alto Vastese. L’azione dell’azienda sanitaria si concentra dunque su due fronti, con l’idea di coprire quante più esigenze possibili in un contesto particolare e complesso.
La richiesta di un volo notturno di elisoccorso e la collaborazione con i sindaci
Tra i temi discussi, ha trovato spazio la richiesta di attivare un servizio di elisoccorso notturno, ritenuto fondamentale per garantire tempestività e sicurezza degli interventi in montagna. Il direttore generale della Asl, Mauro Palmieri, ha sottolineato la necessità di un’azione coordinata con i sindaci dei comuni coinvolti. L’obiettivo è reperire risorse adeguate per realizzare questo servizio, pur riconoscendo l’importo rilevante che comporta.
Il volo notturno rappresenta un investimento importante per i territori collinari e montani, dove le condizioni spesso impediscono un rapido trasferimento via terra. Grazie a questa possibilità, i tempi di soccorso possono ridursi in maniera significativa, migliorando la gestione delle emergenze e potenzialmente salvando vite umane. La proposta rimane aperta, mentre sul piano operativo si conferma l’impegno di tutte le parti coinvolte per avanzare verso una soluzione concreta.