Nuove tecnologie e sicurezza sul lavoro: riflessioni da un convegno a bologna

Nuove tecnologie e sicurezza sul lavoro: riflessioni da un convegno a bologna

La digitalizzazione e l’intelligenza artificiale trasformano la sicurezza sul lavoro, richiedendo formazione e collaborazione tra istituzioni, sindacati e lavoratori per prevenire stress da lavoro correlato e migliorare il benessere.
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L'articolo analizza come digitalizzazione e intelligenza artificiale influenzino la sicurezza sul lavoro, evidenziando rischi psicologici come lo stress e l'importanza di formazione e collaborazione tra istituzioni, sindacati e lavoratori per promuovere una cultura della sicurezza integrata e consapevole. - Gaeta.it

Le trasformazioni portate dalla digitalizzazione e dall’intelligenza artificiale interessano anche la sicurezza sul lavoro. Questi strumenti possono migliorare molte pratiche, ma introducono anche nuove sfide psicologiche per chi lavora, come lo stress da lavoro correlato. A Bologna, durante la fiera Ambiente e Lavoro, si è discusso proprio di questi temi, puntando su formazione e consapevolezza.

Il ruolo delle istituzioni e delle organizzazioni sindacali nel promuovere la sicurezza

Convegni come quello della fiera Ambiente e Lavoro a Bologna rappresentano momenti cruciali per confrontarsi su questi temi, tra esperti, sindacati e rappresentanti istituzionali. I sindacati hanno un ruolo diretto nella tutela dei lavoratori e nella promozione di un clima di lavoro sano, anche in un periodo di trasformazioni profonde.

Sinergie per la sicurezza

Angelo Raffaele Margiotta ha richiamato l’attenzione sul lavoro congiunto con l’Inail, che in questi anni ha puntato su percorsi formativi articolati e coinvolgenti. La collaborazione intende rafforzare la diffusione di “culture della sicurezza” radicate nelle realtà produttive, tenendo conto non solo di aspetti concreti, come l’uso di dispositivi o norme, ma anche dei cambiamenti psicologici causati dal nuovo contesto tecnologico.

In un momento in cui ogni luogo di lavoro sta vivendo un passaggio dal manuale al digitale, la sinergia tra istituzioni, sindacati e lavoratori risulta indispensabile per garantire interventi efficaci e migliorare le condizioni complessive di sicurezza. Gli appuntamenti pubblici servono inoltre per condividere esperienze pratiche e favorire l’apprendimento collettivo, riconoscendo il valore della prevenzione come processo continuo.

I benefici e i rischi delle tecnologie digitali nella sicurezza sul lavoro

L’innovazione tecnica offre metodi nuovi per prevenire incidenti e organizzare meglio i processi produttivi. Tuttavia, insieme ai vantaggi, emergono difficoltà legate all’adattamento dei lavoratori. La digitalizzazione e l’intelligenza artificiale cambiano rapidamente le mansioni, introducendo pressioni diverse e, in alcuni casi, l’impressione di non essere più preparati a svolgere il proprio lavoro. Questo genera fenomeni di stress.

Un esempio è il cosiddetto stress da lavoro correlato, condizione psicologica che insorge quando il lavoratore si sente sotto pressione o incapace di gestire le nuove richieste. Non si tratta solo di carico fisico o organizzativo, ma di una sensazione di inadeguatezza rispetto ai mutamenti del contesto lavorativo. Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale Confsal, ha voluto evidenziare come questi aspetti vadano presi in considerazione nelle politiche di sicurezza. Il buon funzionamento delle nuove tecnologie passa anche dalla capacità dei lavoratori di comprenderle e usarle senza paura o ansia.

Formazione e consapevolezza come strumenti chiave

L’importanza della formazione e della consapevolezza per prevenire lo stress

Per arginare il disagio psicologico, serve un impegno strutturato nella formazione. Margiotta ha sottolineato come la preparazione dei lavoratori rappresenti una strada fondamentale per affrontare i cambiamenti in atto. L’idea centrale è fornire agli operatori conoscenze pratiche e strumenti per governare le novità tecnologiche senza sentirsi sopraffatti.

La Confsal ha avviato un progetto, in collaborazione con l’Inail, che prevede il coinvolgimento diretto di circa 5 mila lavoratori e rappresentanti dei lavoratori. L’obiettivo è promuovere una cultura della sicurezza che tenga conto anche del benessere psicologico e di tutti quei fattori che contribuiscono a mantenere in equilibrio persona e ambiente di lavoro.

La prevenzione partecipata si basa sulla consapevolezza dei rischi, ma anche sul dialogo attivo tra tutte le parti interessate, per costruire soluzioni condivise. Bisogna insistere sul concetto che la tecnologia, pur rivoluzionando i processi, deve restare uno strumento a supporto dell’uomo, non una fonte di pressione ingiustificata.

L’attenzione puntata su questi argomenti, durante la fiera di Bologna, evidenzia quanto sia necessario integrare aspetti tecnici e umani per ottenere ambienti di lavoro più sicuri, in particolare nel complesso scenario del 2025.

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