Una struttura per migranti irregolari è stata inaugurata in florida, in un’area paludosa a sud di miami, con l’obiettivo di ospitare fino a 5mila persone. Il centro, soprannominato “alcatraz degli alligatori”, ha attirato l’attenzione per la sua posizione remota e per le condizioni estreme che circondano il complesso. Il presidente Donald Trump e il governatore Ron DeSantis hanno partecipato all’apertura, mettendo in luce la loro linea dura sull’immigrazione. La presenza della segretaria alla sicurezza interna Kristi Noem ha sottolineato l’importanza data a questa iniziativa nel quadro delle politiche migratorie attuali.
Un carcere tra zanzare, pitoni e alligatori: l’ubicazione e il costo del centro
Il centro si trova nel parco nazionale delle Everglades, una zona caratterizzata da una natura subtropicale dove si trovano animali come zanzare, pantere, serpenti pitoni e coccodrilli. La scelta di questa località remota ha creato subito un’immagine suggestiva, capace di attirare molte attenzioni, tanto da guadagnarsi il nome di “alcatraz degli alligatori”. La struttura è stata costruita su una pista d’atterraggio abbandonata e può ospitare fino a 5mila migranti irregolari.
Il progetto ha richiesto un investimento che si aggira intorno ai 450 milioni di dollari all’anno. Una parte di questa somma sarà coperta dalla Federal Emergency Management Agency, l’agenzia federale per la gestione delle emergenze. Questo intervento ha rappresentato una sfida logistica, visto che il centro è sorto in tempi rapidi, soprattutto considerando la complessità della zona. L’ambientazione unica e ostile fa pensare a misure di sicurezza molto rigide, non solo per la gestione degli ingressi ma per la protezione dalla fauna locale che rende la zona difficile da attraversare.
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La strategia di ron desantis nella crisi migratoria: poteri di emergenza e controversie politiche
Ron DeSantis, governatore repubblicano della florida, ha utilizzato i poteri di emergenza concessi durante la gestione della crisi migratoria nella presidenza Biden. Questi poteri gli hanno permesso di requisire terreni e accelerare i lavori per il centro, completato in pochi giorni. Tuttavia, questo ha scatenato critiche pesanti, con accuse di abuso di potere. Restano dubbi anche sulla legalità di alcune procedure adottate per realizzare la struttura, che ha visto un rapido dispiegamento di risorse e interventi eccezionali per la sua costruzione.
DeSantis ha continuato a spingere su una linea dura verso l’immigrazione, raramente seguita con la stessa energia da altri Stati. La sua azione politica ha più volte mostrato la volontà di allargare le competenze statali su materie tradizionalmente federali, come le deportazioni, arrivando a scontrarsi con le istituzioni locali e federali. Il parlamento della florida ha respinto alcune sue richieste, ma ha comunque approvato provvedimenti rigidi e specifici sul controllo dei confini.
Il confronto tra trump e desantis: scontri alle primarie e nuova intesa politica alla cerimonia
Anche se in passato Ron DeSantis ha sfidato Donald Trump alle primarie repubblicane, criticandolo per le promesse non mantenute contro l’immigrazione, in occasione dell’inaugurazione del centro i due hanno mostrato compattezza. Trump ha elogiato la rapidità con cui il governatore ha realizzato il centro, ironizzando sull’efficacia del controllo definendo gli alligatori come “poliziotti” speciali, senza bisogno di paga.
DeSantis, dal canto suo, ha manifestato soddisfazione per la sinergia con il presidente e ha lodato la nuova fase di azione sulle politiche di confine. Questo momento ha segnato un apparente riavvicinamento tra i due leader, con il tema dell’immigrazione che resta centrale nel dibattito politico repubblicano e nel tentativo di consolidare l’elettorato.
La legge di bilancio e il ruolo del senato: via libera all’iniziativa di trump prima del 4 luglio
Appena dopo la cerimonia in florida, da washington è arrivato il sì del senato alla legge di bilancio che Donald Trump intende presentare come regalo per la festa dell’indipendenza americana, prevista il 4 luglio. Il testo ha ottenuto l’approvazione in meno di due giorni, grazie al voto decisivo del vicepresidente JD Vance che ha compensato il no di tre senatori ribelli.
La legge deve ancora passare alla camera, ma lo speaker Mike Johnson ha annunciato l’intenzione di completare rapidamente l’iter per consegnare il provvedimento al presidente. Questo passaggio legislativo riveste un ruolo centrale nelle strategie di Trump per rilanciare la sua immagine politica e consolidare il sostegno sia interno che internazionale.