Dal primo gennaio, dieci comuni del Potentino vedranno l’arrivo di infermieri di famiglia e comunità. Questa iniziativa, promossa dalla giunta regionale con un investimento di 1,2 milioni di euro, si propone di rafforzare la medicina territoriale e garantire servizi medici più accessibili per i cittadini. Le località interessate si trovano principalmente in due aree: sette fanno parte dell’area Marmo-Platano e tre sono contigue al Parco del Vulture. L’obiettivo di questo progetto è di migliorare l’assistenza sanitaria negli ambiti più fragili e isolati della Basilicata.
I comuni coinvolti
Le località che beneficeranno di questa iniziativa sono: Balvano, Baragiano, Bella, Castelgrande, Muro Lucano, Pescopagano e Ruoti per l’area del Marmo-Platano, mentre Rapone, Ruvo del Monte e San Fele rappresentano i comuni dell’area contigua al Parco del Vulture. La scelta di questi comuni è motivata dalla necessità di potenziare i servizi sanitari in aree che storicamente hanno riscontrato difficoltà nell’accesso a cure mediche adeguate.
L’introduzione di infermieri di famiglia si inserisce in una strategia più ampia volta a garantire assistenza sanitaria di qualità. Come sottolineato dal direttore dell’Asp, Antonello Maraldo, questi professionisti opereranno sia in ambulatorio che a domicilio, creando una sinergia con i medici di medicina generale. La presenza di infermieri formati e dedicati potrà facilitare un’accesso più tempestivo e mirato alle cure necessarie, portando benefici tangibili per la popolazione locale.
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Un’iniziativa sperimentale per la medicina territoriale
Il progetto è definito sperimentale e avrà una durata di tre anni. Grazie al finanziamento dei fondi FESR, l’Asl ha previsto un totale di 1,2 milioni di euro per l’attuazione di questo piano. Maraldo ha evidenziato come questa figura professionale rappresenti un passo importante verso una medicina più vicina ai cittadini. Gli infermieri di famiglia e comunità non solo apporteranno competenze specifiche, ma si coordineranno anche con i medici di base per offrire un’assistenza integrata e continua.
In aggiunta, il piano prevede l’assunzione di un infermiere ogni 2.500/3.000 abitanti, secondo uno standard stabilito. Le future assunzioni si baseranno sulla graduatoria del concorso unico regionale per contratti a tempo indeterminato. Questo garantirà una continuità di assistenza e una migliore distribuzione dei servizi sanitari su tutto il territorio lucano.
Potenziamento della medicina territoriale in Basilicata
Il miglioramento della medicina territoriale è un tema centrale nelle politiche sanitarie della Basilicata. L’assessore alla salute, Cosimo Latronico, ha sottolineato come questo progetto non sia un episodio isolato, bensì una pietra miliare di una strategia più ampia che utilizzerà le risorse del PNRR. Si prevede, in effetti, un piano da 27 milioni di euro per estendere la figura degli infermieri su tutto il territorio regionale.
Questo intervento ha l’obiettivo di offrire servizi di assistenza continua ai cittadini, garantendo copertura medica 24 ore su 24. Con la crescente attenzione verso l’assistenza domiciliare e la telemedicina, la Basilicata si prepara a affrontare le sfide future con un approccio fortemente orientato al benessere comunitario. I benefici di questa riorganizzazione dei servizi sanitari si rifletteranno non solo sulla qualità della vita dei residenti, ma anche sulla sostenibilità del sistema sanitario regionale nel lungo periodo.