nuova inchiesta sull’omicidio di chiara poggi: indagato andrea sempio, focus sulla famiglia e i prossimi accertamenti

nuova inchiesta sull’omicidio di chiara poggi: indagato andrea sempio, focus sulla famiglia e i prossimi accertamenti

nuova indagine della procura di pavia riapre il caso dell’omicidio di chiara poggi con andrea sempio indagato e rilievi tecnici nella villetta di garlasco affidati ai periti daniela garlaschelli, denise albani e domenico marchigiani
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Nuova indagine sulla morte di Chiara Poggi: indagato Andrea Sempio, con rilievi tecnici e analisi peritali in corso per approfondire il caso. - Gaeta.it

Lo sviluppo della vicenda legata all’omicidio di chiara poggi torna sotto i riflettori con un nuovo indagato. Andrea Sempio, oggi 37enne, è finito al centro di una nuova indagine della procura di Pavia riguardo alla morte di Chiara, avvenuta il 13 agosto 2007 nella villetta di Garlasco. Questa nuova fase arriva a distanza di anni dalla condanna del suo allora fidanzato, Alberto Stasi. Le attenzioni sono rivolte soprattutto alla famiglia di Sempio e ai prossimi passaggi procedurali previsti dagli inquirenti.

La posizione di andrea sempio e la sua preoccupazione per la famiglia

Andrea Sempio si trova sotto i riflettori giudiziari per la terza volta in relazione a questa vicenda. Fonti vicine fanno sapere che lui non manifesta timore per l’indagine in sé, quanto piuttosto una profonda preoccupazione per l’impatto che le novità possono avere sui suoi genitori. Pur consapevole della pressione mediatica che accompagna i suoi nuovi guai, cerca di mantenere un profilo basso e vivere una vita il più possibile normale. Evita volontariamente i contatti con giornalisti e telecamere, limitando le occasioni di esposizione pubblica. Questa scelta è comprensibile, vista la delicatezza della situazione e la lunga durata del caso giudiziario.

Le motivazioni dietro la nuova indagine non sono state rese pubbliche nei dettagli ma la scelta di inserire Sempio tra gli indagati richiama attenzione su possibili sviluppi clamorosi. Allo stesso tempo il suo atteggiamento, che punta a preservare la serenità familiare, riflette l’attenzione che ancora i fatti suscitano nel contesto locale e nazionale.

Rilievi tecnici nella villetta di garlasco e conservazione dei reperti

Il 10 giugno sono stati eseguiti nuovi rilievi tecnici nella villetta di Garlasco, luogo in cui Chiara Poggi è stata assassinata. Questi accertamenti sono parte della nuova attività investigativa aperta dalla procura di Pavia e si svolgono nella casa dove ancora abitano i genitori della vittima. La presenza della famiglia nel medesimo contesto rende le operazioni particolarmente delicate e seguite.

Sono stati raccolti reperti ritenuti rilevanti per l’incidente probatorio deciso dal gip Daniela Garlaschelli. Questi materiali saranno sottoposti a ulteriori analisi da parte degli esperti incaricati. Questo passaggio rappresenta l’avvio di una serie di accertamenti tecnici che potrebbero incidere sull’andamento dell’inchiesta. La scelta della procura di mantenere la sede dell’analisi e i rilievi in spazi limitrofi alla scena originaria dell’omicidio aiuta a conservare l’integrità degli elementi investigativi.

L’operazione aveva dietro uno schema ben definito, studiato per raccogliere tutti gli elementi utili per approfondire i fatti, con il massimo rispetto delle persone coinvolte, a cominciare dalla famiglia Poggi.

Il ruolo dei periti e il calendario degli accertamenti settimanali

Giovedì 12 giugno partirà una fase tecnica nella quale i periti nominati dal gip Daniela Garlaschelli ritireranno i reperti per avviare le analisi necessarie al prosieguo dell’inchiesta. Si tratta di Denise Albani, genetista borsista dell’Università Tor Vergata di Roma, e Domenico Marchigiani, perito esperto in dattiloscopia. La loro competenza sarà fondamentale per valutare gli elementi raccolti in rilievo nella villetta di Garlasco.

La giornata del 12 giugno vedrà i periti impegnati in due luoghi distinti. La mattina si recheranno presso la caserma dei Carabinieri in via Moscova, dove ritireranno i reperti conservati in custodia. Nel pomeriggio, saranno all’istituto di medicina legale di Pavia per le prime verifiche sulle tracce biologiche e dattiloscopiche, in attesa degli accertamenti irripetibili previsti per il 17 giugno. Questi ultimi costituiranno il momento cruciale della nuova indagine.

A partecipare alla procedura saranno anche i consulenti delle parti interessate, in modo da garantire trasparenza e consentire alle difese di monitorare gli sviluppi in tempo reale. Questo dettaglio evidenzia la complessità dell’inchiesta e il carattere connesso che lega i diversi soggetti coinvolti nel procedimento. Questi ultimi passaggi sono quindi destinati a chiarire certezze e dubbi sull’omicidio di Chiara Poggi, con potenziali ripercussioni importanti.

La scelta di nominare esperti riconosciuti testimonia l’impegno della procura nel seguire una strada rigorosa nei confronti di una vicenda che da anni mantiene alta l’attenzione pubblica e giudiziaria.

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