Nuova fase nell’inchiesta per la morte di daniel tafa: le analisi dei ris al via il 24 luglio a parma

Nuova fase nell’inchiesta per la morte di daniel tafa: le analisi dei ris al via il 24 luglio a parma

Le indagini sull’incidente mortale di Daniel Tafa a Maniago proseguono con analisi dei reperti da parte dei Ris di Parma e perizie tecniche su macchinario, mentre cinque persone risultano indagate.
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Proseguono le indagini sull’incidente mortale di Daniel Tafa a Maniago: i RIS di Parma analizzeranno i reperti, mentre periti tecnici approfondiscono le cause dell’esplosione del macchinario. Cinque persone sono indagate e la famiglia è assistita legalmente. - Gaeta.it

La tragedia che ha colpito il giovane daniel tafa, 22 anni, morto nell’incidente sul lavoro avvenuto lo scorso 25 marzo a maniago, fa un passo avanti nelle indagini. Sono in programma le analisi sui reperti raccolti nello stabilimento, che verranno effettuate dai carabinieri del reparto ris di parma il 24 luglio. L’inchiesta punta a ricostruire la dinamica dell’incidente fatale causato dall’esplosione di un macchinario all’interno dell’azienda dove tafa era impiegato.

Attività investigative e coinvolgimento dei ris

Gli inquirenti hanno concentrato l’attenzione sui reperti sequestrati nel sito dell’incidente. Le schegge rinvenute saranno sottoposte a esami approfonditi nella sezione biologica dei ris di parma, laboratorio specializzato nella gestione di prove di natura complicata. Il pubblico ministero andrea del missier ha comunicato alle parti coinvolte, sia indagati che persone offese, la possibilità di nominare propri consulenti tecnici. Questo è un passaggio cruciale, poiché le operazioni previste vengono considerate irrepetibili.

Il lavoro dei ris sarà fondamentale per il prosieguo delle indagini. Le analisi dovranno fornire elementi certi circa le cause dell’esplosione del macchinario, al momento ancora da chiarire con precisione. I risultati delle perizie verranno inviati anche alla banca nazionale dei dati dna, per eventuali incroci o approfondimenti. Gli inquirenti mantengono un rigoroso riserbo sulla fase in corso, ma è noto che le prove concentrate sulle schegge ritrovate dovrebbero gettare nuova luce sul sinistro.

Proroga per i periti e approfondimenti tecnici sul macchinario

Parallelamente alle indagini sui reperti biologici, la procura ha concesso una proroga ai periti nominati per valutare le condizioni tecniche del macchinario coinvolto nell’incidente. Manuel forchiassin e federico lui stanno conducendo accertamenti complessi e articolati sulla dinamica dell’esplosione. La nuova scadenza per la consegna dei pareri tecnici è fissata al 20 ottobre.

I rilievi si sono rivelati più lunghi del previsto, vista la natura intricata del sinistro. Gli esperti devono chiarire come e perché il macchinario abbia ceduto in modo così improvviso e violento. Questo passaggio tecnico è cruciale per stabilire responsabilità precise, a livello sia di gestione che di manutenzione dell’impianto. Il lavoro dei periti accompagnerà le analisi dei ris fornendo una visione completa delle circostanze del drammatico evento.

Quadro degli indagati e rappresentanza legale della famiglia

Al momento risultano indagate cinque persone collegabili all’azienda e alla sicurezza sul lavoro. Si tratta di titolari dell’impresa, responsabili della sicurezza e fornitori dell’impianto. Tutti sono chiamati a rispondere della tragedia che ha causato la morte di daniel tafa.

La famiglia di tafa, composta da genitori, fratelli e nonni, è assistita dall’avvocato fabiano filippin. Il legale segue da vicino ogni fase dell’indagine, mantenendo un ruolo attivo nel rappresentare gli interessi delle persone offese. Le prossime mosse sull’inchiesta, tra perizie tecniche e analisi di laboratorio, saranno fondamentali per delineare la vera dinamica dell’incidente e individuare eventuali responsabilità penali.

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