La città di Roma si prepara a ospitare un evento culturale e religioso di rilievo nell’ambito delle celebrazioni per l’anno giubilare del 2025. In piazza Pio XII, davanti a san Pietro, arriverà lo spettacolo teatrale “La commedia di Dante per san Pietro”, un progetto che darà voce al purgatorio, seconda cantica della Divina Commedia, in tre serate tra il 17 e il 19 giugno. Il percorso, iniziato nel 2024 con l’inferno e che si concluderà a settembre con il paradiso, è curato dall’assessorato del Comune di Roma e gode del patrocinio del Dicastero per l’Evangelizzazione della Santa Sede. La proposta artistica mira a riportare in scena la forza e le sfumature del capolavoro dantesco in uno degli spazi più simbolici del panorama mondiale, proprio nel cuore della cristianità.
Il programma dettagliato delle tre serate dedicate al purgatorio
Le date da segnare sono il 17, 18 e 19 giugno 2025. La prima serata si concentra sul primo canto del Purgatorio. Il pubblico assisterà a una visione dell’essere e al cammino di Dante e Virgilio verso l’Oriente, alla scoperta della montagna incantata. Il canto include figure come Catone, simbolo del pudore igenico e pagano, Casella, Manfredi, Belacqua, oltre a Sordello, con tematiche che si inoltrano nelle critiche politiche rivolte all’Italia.
Il giorno seguente al centro della rappresentazione ci sarà l’antipurgatorio e l’ingresso nei cerchi dedicati alla superbia e all’invidia. Si parlerà della corruzione del mondo, con personaggi come Sapìa e Marco Lombardo. La serata include l’incontro con Adriano V e Stazio e si attraversa il percorso dei golosi e dei lussuriosi, approfondendo così diversi vizi umani.
Leggi anche:
Infine, la terza serata è dedicata al paradiso terrestre che si trova in cima alla montagna del Purgatorio. Qui si vedrà Metelda, il momento in cui Virgilio lascia Dante, e l’entrata in scena di Beatrice. Verranno evidenziati la vergogna e il pentimento di Dante, la sua purificazione, e la disposizione finale a salire verso le stelle. Scene che mostrano un passaggio fondamentale nelle dinamiche del poema.
Dante poeta e cristiano: il valore universale della divina commedia
Franco Ricordi ha più volte evidenziato l’importanza di Dante non solo come figura letteraria ma anche come interprete del messaggio cristiano. La Divina Commedia è considerata, infatti, il capolavoro più alto della poesia italiana e una delle opere poetiche che maggiormente racconta e trasmette la religiosità del medioevo, pur mantenendo una critica severa verso figure e abusi del suo tempo. Dante non offre solo un viaggio nell’aldilà, ma una riflessione profonda sulle condizioni dell’uomo e sul senso della vita.
Il messaggio universale di dante secondo ricordi
Secondo Ricordi, la commedia non appartiene solo a una visione religiosa o politica, ma rappresenta un patrimonio culturale universale. “Questo spiega il suo impatto globale, capace di parlare a chi è credente, a chi non lo è, o a chi rimane incerto sulle proprie idee.” Nei suoi versi si trovano temi che sfidano il tempo, come la ricerca del bene, la giustizia, la redenzione. Tali valori la rendono un’opera aperta e solida, capace di attraversare culture, generazioni e posizione ideologiche.
Il progetto teatrale che porta dante a san pietro e il suo significato nel giubileo
La rappresentazione “La commedia di Dante per san Pietro” si inserisce nel calendario degli eventi programmati per il giubileo 2025. Il progetto, organizzato dall’assessorato ai grandi eventi, sport, turismo e moda del Comune di Roma, è realizzato con il supporto della Santa Sede. Nel 2024, il primo ciclo ha visto le 3 serate dedicate all’inferno; quest’anno si darà spazio al Purgatorio, mentre a settembre toccherà al Paradiso. Tutto si svolge nella suggestiva piazza Pio XII, affacciata sulla basilica di san Pietro, un luogo carico di significato spirituale e civile.
Franco Ricordi, attore e filosofo, è la figura centrale dietro queste rappresentazioni. Ricordi ha portato la Divina Commedia in quattro continenti, toccando 24 paesi e 40 città, tra Europa, Asia, America e Africa. Ha sottolineato come il messaggio di Dante, attraverso la teatralità e la musicalità del poema, riesce a comunicare con pubblici molto diversi. “Proprio qui, a Roma, l’opera raggiunge il culmine del proprio viaggio, risultando un’esperienza emozionante per l’artista e per lo spettatore.”
Un invito aperto a spettatori di ogni credo e pensiero
La manifestazione a san Pietro si rivolge a un pubblico ampio e variegato. Gli organizzatori invitano atei, credenti, agnostici e pensatori a partecipare. L’opera di Dante viene proposta come un’esperienza artistica e culturale più che come una celebrazione religiosa stretta. L’appuntamento offre uno spazio di riflessione e confronto su temi ancora attuali, attraverso la forma teatrale.
Ricordi sottolinea come le cantiche siano state spesso trascurate ma trovano nel contesto di piazza san Pietro la loro collocazione più naturale, dal punto di vista simbolico e visivo. L’evento punta a riscoprire un messaggio che è anche un racconto di fatica umana e speranza, una risposta alla complessità del tempo storico in cui viviamo. Lo spettacolo si inserisce così nella tradizione di promozione culturale collegata agli eventi ecclesiastici, mantenendo un approccio aperto e inclusivo sul piano umano e artistico.