Nuova batteria a idrogeno italiana: elettrolita liquido al manganese e durata fino a 20 anni

Nuova Batteria A Idrogeno Ital

Batteria a idrogeno italiana con elettrolita al manganese e lunga durata - Gaeta.it

Sara Gatti

4 Settembre 2025

Green Energy Storage , azienda italiana, insieme a Rina, gruppo multinazionale di consulenza, ha sviluppato una batteria a idrogeno con una tecnologia ibrida che usa un elettrolita liquido a base di manganese. Questo sistema non necessita di serbatoi esterni e promette una durata superiore rispetto alle soluzioni tradizionali. La batteria sarà presentata ufficialmente a dicembre e punta a rivoluzionare lo stoccaggio dell’energia. Il progetto ha ottenuto un importante finanziamento dall’Unione Europea.

Batteria a idrogeno con elettrolita liquido: come funziona e cosa offre

La nuova batteria di Ges e Rina utilizza un elettrolita liquido al manganese, che elimina la necessità di serbatoi esterni tipici delle batterie a flusso tradizionali. Questo permette di ridurre notevolmente le dimensioni complessive e il materiale necessario per la produzione, abbattendo così i costi sia di realizzazione che di manutenzione.

Il dispositivo garantisce più di 12.000 cicli di carica e scarica, che si traducono in un utilizzo continuativo tra i 15 e i 20 anni. È un dato importante, che dimostra come la batteria mantenga prestazioni stabili e affidabili nel tempo, un fattore cruciale per impieghi sia domestici che industriali. A tutto questo si aggiunge un sistema hardware e software avanzato, pensato per monitorare e gestire il funzionamento in modo efficiente.

Rispetto alle batterie a flusso tradizionali, spesso ingombranti e con durata limitata, questa soluzione punta a essere più compatta, meno costosa e più resistente nel tempo.

Ges e Rina insieme per portare la batteria dal laboratorio al mercato

Il progetto nasce dalla collaborazione tra Ges, specializzata nell’accumulo energetico sostenibile, e Rina, azienda internazionale attiva in ingegneria, ispezione e certificazione. L’accordo tra le due realtà punta a sviluppare e industrializzare la nuova batteria a idrogeno.

Matteo Mazzotta, amministratore delegato di Ges, spiega che “la partnership con Rina è fondamentale per far passare il dispositivo dalla fase di ricerca a quella commerciale.” La presenza di Rina garantisce anche il rispetto delle normative vigenti. Michele Budetta, amministratore delegato di Rina Consulting, sottolinea come “il gruppo aiuti Ges a realizzare un prodotto non solo tecnicamente valido, ma pronto a rispondere alle esigenze energetiche di oggi e domani.”

Questa alleanza mette insieme l’innovazione e la tecnologia di Ges con la competenza normativa e ingegneristica di Rina, accelerando così l’ingresso della batteria nel mercato.

Fondi europei e impatto sul futuro dello stoccaggio energetico

Il progetto ha ricevuto un finanziamento dall’Unione Europea di 61,5 milioni di euro, coprendo circa il 98,5% dei costi di sviluppo. Un segnale chiaro dell’interesse e dell’impegno delle istituzioni europee verso tecnologie che garantiscano uno stoccaggio dell’energia più duraturo e meno impattante.

Grazie a questi fondi, sono stati sviluppati componenti innovativi e sistemi di gestione avanzati, oltre a potenziare le fasi di test e validazione. L’obiettivo è sostenere soluzioni energetiche green con una lunga vita, riducendo al contempo materiali e ingombri.

Questa iniziativa si inserisce nel più ampio piano europeo volto a ridurre l’impatto ambientale nel settore energia, migliorare la sicurezza degli approvvigionamenti e favorire le rinnovabili. Aprire nuove strade nel campo dello stoccaggio è fondamentale per rendere la rete elettrica più stabile e affidabile, soprattutto in un momento in cui l’energia verde sta diventando sempre più protagonista.

Il progetto italiano si presenta quindi come una risposta concreta alle sfide energetiche di domani, puntando su tecnologie evolute e un modello produttivo innovativo, pronto a competere su scala globale.