Un episodio di violenza ha scosso la zona intorno allo stadio Diego Armando Maradona nella notte tra sabato e domenica a Napoli. Verso le 3 del mattino, una collisione tra due scooter e il successivo scontro tra due gruppi di giovani ha provocato un ferito grave. La situazione è degenerata rapidamente in una rissa con decine di ragazzi coinvolti e la presenza di ragazze spaventate. Il soccorso sanitario è arrivato con ritardo, mentre i comportamenti pericolosi nel piazzale non si sono fermati.
Scontro notturno tra scooter evolve in rissa e lascia un giovane ferito
L’incidente è avvenuto in un orario in cui l’area davanti allo stadio è normalmente poco frequentata, ma da tempo teatro di corse con scooter e altri veicoli a due ruote. Due mezzi, impegnati in impennate e manovre azzardate, si sono scontrati all’improvviso per motivi ancora da chiarire. A quel punto, tra i rispettivi gruppi di ragazzi, la tensione è salita e sono iniziati spinte, calci e pugni.
Un giovane è caduto a terra, riportando ferite serie. La chiamata al 118 è partita subito, ma l’ambulanza ha impiegato circa trenta minuti ad arrivare. Nel frattempo, i presenti hanno assistito a scene di caos e paura: le urla delle ragazze e il bagliore dei fari degli scooter hanno creato una situazione di disordine. Nonostante tutto, altri ragazzi hanno continuato a correre nel piazzale, ignorando la presenza del ferito.
Il giovane è stato poi trasferito d’urgenza in ospedale. Le sue condizioni non sono state rese note, ma la gravità della situazione sembra alta. Le autorità stanno raccogliendo testimonianze per ricostruire con precisione quanto accaduto e valutare eventuali responsabilità.
La lunga serie di episodi violenti e pericoli davanti allo stadio Maradona
L’inquietudine di residenti e autorità su questa zona non nasce con questo fatto. Solo nell’estate scorsa, in agosto, un violento scontro tra due automobili nella stessa area aveva causato cinque feriti. Pochi giorni dopo un episodio di aggressione aveva colpito il fratello di un consigliere municipale, vittima di un gruppo in scooter solo per essersi fermato ad aiutare dopo una caduta.
Le notti davanti allo stadio sono spesso segnate da corse spericolate e tensioni tra gruppi. I giovani coinvolti utilizzano lo spazio come una sorta di arena per dimostrare la loro abilità o per rivalità, mentre le misure di controllo sono insufficienti a impedire queste situazioni. Il rione Miraglia, che fronteggia il lato Distinti dello stadio, è da tempo al centro delle proteste dei cittadini.
La protesta dei residenti e le richieste di intervento al Comune di Napoli
Gli abitanti del rione Miraglia denunciano una pressione continua che li costringe a vivere in uno stato di allerta: notti rumorose, scorribande in scooter, lavori notturni imprevedibili. Una grande scritta campeggia sulla facciata di un palazzo: «Scorribande, lavori notturni e chiusi dentro… dove il Napoli vince, lo Stato perde». Questo messaggio esprime la frustrazione di chi si sente abbandonato.
I comitati civici chiedono un intervento rapido e puntuale. L’assessore alla Protezione civile Edoardo Cosenza ha proposto alcune soluzioni, come l’installazione di barriere fisiche — dossi, cordoli e ostacoli vari — per ostacolare le corse e limitare gli spazi accessibili agli scooter nel piazzale. Si tratta di misure pensate per contenere immediatamente il problema di sicurezza.
I residenti chiedono però un piano più ampio e coordinato che coinvolga Comune, forze dell’ordine e società sportiva. Per loro, non basta una barriera senza una strategia condivisa in grado di far rispettare le regole e prevenire nuovi episodi violenti. L’appello riguarda la necessità di vivere senza il timore che ogni notte possa trasformarsi in un’altra notte di paura.
La tensione resta alta nella zona e le prossime settimane saranno decisive per capire se le proposte saranno messe in pratica. Tra sicurezza, ordine pubblico e rispetto dei residenti, il dialogo tra istituzioni e cittadini appare fondamentale per evitare nuovi incidenti.