Nord Italia sotto assedio: Genova e Friuli le più colpite da pioggia, vento e allagamenti

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Nord Italia flagellato da maltempo: Genova e Friuli tra le zone più colpite. - Gaeta.it

Elisabetta Cina

2 Settembre 2025

Nei primi giorni di settembre 2025, il maltempo ha messo in ginocchio diverse zone del Nord Italia, con Genova e il Friuli Venezia Giulia in testa alla lista delle aree più colpite. Piogge torrenziali e raffiche di vento hanno provocato allagamenti, frane e una serie di interventi d’emergenza. Le autorità locali hanno subito attivato misure per proteggere la popolazione e limitare i danni, mentre i vigili del fuoco sono stati impegnati senza sosta per fronteggiare le situazioni critiche. Il meteo resta incerto, con temporali sparsi ancora possibili, ma si attende un miglioramento già nei prossimi giorni.

Genova in tilt: allagamenti, chiusure e interventi a tappeto

A Genova la situazione è critica, con piogge intense e vento forte che non danno tregua. I bacini del Leira e del Cerusa, nel quartiere di Voltri, hanno superato la soglia di allarme idrometrico, spingendo il Comune a chiudere parchi, ville, giardini e cimiteri per tutta la giornata. Mercati e impianti sportivi, invece, restano aperti. Anche i torrenti Ruscarolo e Cantarena hanno raggiunto il livello di preallarme, aumentando il rischio di esondazioni.

Per sicurezza sono stati chiusi diversi sottopassi ritenuti pericolosi, come quello di Brin e i pedonali di piazza Montano, piazza Rizzolio, piazza Massena, piazza Porticciolo di Pegli, Borgo Incrociati e via Puccini. Sul campo ci sono 22 pattuglie della polizia locale e 15 squadre di volontari, pronti a intervenire dove serve. Durante la notte, i vigili del fuoco hanno effettuato oltre 70 interventi, soprattutto per rimuovere alberi caduti, affrontare allagamenti diffusi e mettere in sicurezza situazioni pericolose causate dal vento.

Tra gli episodi più significativi, l’ispezione di un’auto finita nel fiume Lavagna a Calvari, fortunatamente senza persone a bordo. Un segnale chiaro della forza del maltempo che ha colpito il capoluogo ligure e dintorni.

Friuli Venezia Giulia: piogge da record, massi in caduta e fulmini in aumento

Anche il Friuli Venezia Giulia ha pagato un prezzo alto al maltempo, con piogge intense e raffiche di vento fino a 60 km/h durante la notte. A Fossalon sono caduti 72 millimetri di pioggia in un’ora, un evento che si vede in media una volta ogni trent’anni. Il temporale, iniziato nelle ore notturne, si è spostato verso l’Istria nelle prime ore del mattino.

La fascia sud-orientale della regione continua a ricevere piogge moderate. Nelle prossime ore sono attesi temporali localmente intensi soprattutto lungo la costa, mentre altrove potrebbero verificarsi rovesci sparsi. Allagamenti sono stati segnalati in comuni come Porcia, Grado e Trieste, con disagi alla circolazione e nelle aree urbane. La caduta di massi ha costretto alla chiusura della strada comunale via San Osvaldo, che porta a Villanova delle Grotte. Smottamenti e frane si registrano anche nei comuni di Pulfero e Torreano.

Nelle ultime dodici ore sono stati rilevati oltre 4000 fulmini, ma i principali corsi d’acqua non hanno superato i livelli di guardia. Gli interventi si concentrano soprattutto sul contenimento dei rischi di nuovi smottamenti e sull’assistenza ai residenti nelle zone più vulnerabili.

Toscana: maltempo senza allarmi, ma cresce l’allerta per mareggiate

In Toscana il maltempo ha fatto sentire la sua presenza, ma senza causare danni gravi. La perturbazione ha attraversato le zone interne senza particolari problemi. Segnalata invece la formazione di una tromba marina tra Follonica e Scarlino, un fenomeno che ha richiamato l’attenzione della protezione civile.

Il presidente regionale Eugenio Giani ha annunciato via social un’allerta gialla valida per la giornata, soprattutto per possibili mareggiate che interesseranno l’Arcipelago Toscano. Le autorità restano vigili per prevenire danni alle coste e limitare i rischi legati al mare agitato.

Veneto in difficoltà: oltre cento interventi per alberi caduti e danni ai tetti

Il maltempo ha colpito con forza anche il Veneto, soprattutto nelle province di Verona e Vicenza. Dalla tarda serata del primo settembre, i vigili del fuoco hanno effettuato una centinaia di interventi per riparare i danni causati da pioggia e vento.

Verona è la provincia più colpita, con circa quaranta interventi per mettere in sicurezza alberi a rischio caduta e coperture di edifici danneggiate. Le zone più colpite sono San Bonifacio, Soave e la bassa veronese con Oppeano e Bovolone. Nel Vicentino, invece, i soccorsi si sono concentrati su Lonigo, San Germano dei Berici, Mossano e Grancona, con sessanta operazioni svolte.

Questi numeri raccontano quanto rapidamente il maltempo abbia messo in difficoltà il territorio, costringendo le squadre di emergenza a rispondere con tempestività per limitare rischi e danni.

Meteo in evoluzione: tra maltempo e pause di sole

Il maltempo che ha colpito il Nord Italia e alcune zone del Centro sembra destinato a mollare la presa, grazie all’arrivo di un’area di alta pressione sul Mediterraneo. Questo porterà temperature in rialzo, con punte fino a 30-34 gradi soprattutto al Sud e sulle isole maggiori.

Ma settembre resta un mese variabile, con l’alternanza di masse d’aria diverse. Al Nord il tempo potrebbe rimanere incerto, con rovesci sparsi e temporali che si alternano a giornate miti e fresche. Insomma, la stagione di transizione si fa sentire e il meteo resta piuttosto altalenante.

Serve quindi tenere alta la guardia, soprattutto nelle zone più esposte a piogge intense e fenomeni violenti. Le previsioni indicano una pausa di calma, ma con possibili ritorni di maltempo in alcune regioni del Paese.