Non spendere mai le monete da 1 centesimo: il motivo che pochi sanno

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Francesco Giuliani

13 Settembre 2025

Quelle piccole monete di rame che spesso consideriamo fastidiose, inutili e dal valore quasi simbolico, nascondono invece segreti che pochi conoscono. Molti le scartano, le dimenticano in fondo al portafoglio o le lasciano nei cassetti, ma in realtà le monete da 1 centesimo possono rivelarsi molto più preziose di quanto si immagini.

Le monete più sottovalutate

Le monete da 1 centesimo sono entrate in circolazione con l’arrivo dell’euro nel 2002. Fin da subito hanno creato un rapporto di amore-odio con i cittadini: da un lato sono utili per arrotondare i prezzi, dall’altro risultano scomode, ingombranti e spesso destinate a sparire nel fondo di un cassetto o di un salvadanaio. In molti paesi europei, infatti, si discute da anni sull’abolizione di questi piccoli tagli, proprio perché considerati poco pratici.

Eppure, dietro a quelle monete che sembrano insignificanti si nasconde un mondo fatto di rarità, curiosità numismatiche e valore crescente.

Le monete rare che valgono molto più di 1 centesimo

Non tutte le monete da 1 centesimo sono uguali. Alcune, per via di errori di conio o tirature limitate, sono diventate oggetti di culto per i collezionisti. L’esempio più famoso è quello della moneta da 1 centesimo coniata nel 2002 dalla Zecca di Roma, che per errore riporta sul retro la Mole Antonelliana (immagine destinata ai 2 centesimi) invece che Castel del Monte.

Quella piccola svista la rende oggi una delle monete più ricercate in Italia e in Europa: il suo valore può superare i 2.500 euro se conservata in ottime condizioni. Non a caso, molti esperti consigliano di controllare attentamente tutte le monete da 1 centesimo che capitano tra le mani, perché potresti avere un piccolo tesoro senza saperlo.

Perché conviene conservarle

Oltre agli errori di conio, ci sono altre ragioni per cui le monete da 1 centesimo non andrebbero spese frettolosamente:

  • Collezionismo crescente: le monete più datate, soprattutto se in condizioni “fior di conio”, possono acquisire valore col tempo.

  • Possibile abolizione futura: in molti paesi dell’Unione Europea si discute di eliminarle definitivamente. Se accadesse, quelle rimaste in circolazione diventerebbero più rare e appetibili per i collezionisti.

  • Rarità geografiche: alcuni Stati membri hanno prodotto tirature molto limitate, quindi trovarle può rappresentare un colpo di fortuna.

  • Simbolo culturale: le monete raccontano la storia e l’identità di un paese. Avere una collezione completa è come conservare un pezzo di memoria.

L’occhio del collezionista

Non è necessario essere esperti per iniziare a prestare attenzione. Basta osservare bene:

  • l’anno di conio,

  • il disegno riportato sul retro,

  • eventuali difetti o anomalie.

Anche piccoli dettagli, invisibili a un occhio distratto, possono fare la differenza tra una moneta da 0,01 euro e una che vale centinaia di volte di più.

Una piccola moneta che può valere oro

In definitiva, quelle che consideriamo “spiccioli inutili” potrebbero rivelarsi preziose sorprese. Molti italiani hanno già scoperto di possedere in casa monete rare che hanno trasformato pochi centesimi in cifre ben più consistenti.

Per questo, prima di spendere o scartare una moneta da 1 centesimo, conviene sempre darle uno sguardo attento: dietro il suo rame lucido potrebbe nascondersi un tesoro che non ti aspetti.