L’Abruzzo si trova a gestire una fase significativa all’interno del sistema sanitario regionale. La recente nomina del dottor Carmine Viola come direttore sanitario facente funzione della ASL 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila ha attirato l’attenzione degli operatori del settore e dei sindacati. Marcello Vivarelli, segretario regionale della Fesica-Confsal, ha voluto sottolineare tramite una nota il valore di questa scelta e il ruolo che il dottor Viola potrà giocare nel delicato momento attuale della sanità locale.
Il profilo professionale di carmine viola nel contesto sanitario abruzzese
Carmine Viola ha costruito la sua carriera all’interno della ASL 1, guadagnandosi stima e rispetto grazie a diversi incarichi di responsabilità. Tra questi spiccano la direzione del Distretto Sanitario 1 dell’area aquilana e la guida della direzione sanitaria dell’ospedale di Tagliacozzo. Ruoli che gli hanno permesso di conoscere a fondo le esigenze sanitarie del territorio, nonché di acquisire una visione pragmatica e centrata sulle necessità reali di operatori e pazienti.
Non si tratta semplicemente di una nomina amministrativa, ma di un’opzione che valorizza chi ha maturato esperienza e competenza direttamente sul campo. La conoscenza delle dinamiche locali è particolarmente rilevante in un momento in cui la sanità abruzzese deve affrontare problematiche complesse legate sia all’organizzazione interna sia al crescente bisogno di servizi pubblici più vicini al cittadino.
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Le sfide attuali della sanità regionale e il ruolo della nuova direzione sanitaria
La sanità abruzzese si trova infatti a dover fare i conti con una serie di difficoltà, dalla gestione delle risorse a garantire l’accesso rapido alle cure. In particolare, la ASL 1, che opera su un territorio vasto e spesso con caratteristiche geografiche complicate, deve favorire un modello organizzativo capace di mantenere equilibrio tra qualità dei servizi e sostenibilità.
La nomina di Viola arriva proprio in questo contesto, per orientare il sistema verso una conduzione che sappia superare gli ostacoli e migliorare la risposta alle esigenze quotidiane della popolazione. La pratica diretta sul territorio e la familiarità con le istituzioni locali potranno rappresentare un valore aggiunto per rilanciare iniziative efficaci.
Marcello Vivarelli ha evidenziato come questa decisione possa rappresentare un segnale positivo e uno stimolo per lavorare in modo coordinato e funzionale. La scelta di una figura interna – rispetto a soluzioni esterne – è vista come una conferma dell’importanza di puntare su competenze radicate, che hanno già affrontato e gestito molte delle questioni che la ASL deve fronteggiare.
Il ruolo sindacale e le aspettative per la collaborazione futura
Il sindacato Fesica-Confsal ha espresso piena disponibilità a collaborare con il nuovo direttore sanitario. Vivarelli, nella sua nota, ha sottolineato “l’intenzione di mantenere un dialogo costruttivo insieme a tutte le parti interessate, per sostenere il lavoro dei professionisti della sanità che operano ogni giorno sul campo.”
Questa apertura assume un valore cruciale, in particolare alla luce delle difficoltà che i lavoratori spesso incontrano nel conciliare le esigenze operative con le condizioni attuali del sistema. La cooperazione tra sindacati, direzione e amministrazione può contribuire a migliorare le condizioni di lavoro e, conseguentemente, la qualità dei servizi erogati ai cittadini.
Esperienza e impegno per un progetto sanitario locale
L’esperienza professionale di Carmine Viola e la sua conoscenza della realtà locale vengono quindi messe a disposizione di un progetto più ampio che coinvolge tutto il personale sanitario. Il sindacato conferma la volontà di sostenere eventuali iniziative che potenzino la funzionalità e la sostenibilità dei servizi pubblici regionali.