Milano Cortina 2026 si avvicina e la federazione mondiale dello slittino ha preso una decisione precisa: gli atleti russi e bielorussi non potranno gareggiare, nemmeno come “neutrali”. Questa scelta arriva dopo le tensioni nate dall’invasione dell’Ucraina e riconferma il divieto introdotto subito dopo Pechino 2022, quando i russi avevano partecipato senza simboli ufficiali. Il congresso della FIl, riunito a Tampere in Finlandia, ha votato due volte per mantenere il bando, con risultati schiaccianti, eliminando ogni possibilità di rientro a breve termine per i concorrenti provenienti da quei Paesi.
Il congresso della fil e la conferma del divieto ai russi e bielorussi
Il Congresso della Federazione internazionale dello slittino si è riunito nell’aprile 2025 a Tampere, Finlandia, con un ordine del giorno che riguardava la partecipazione degli atleti russi e bielorussi ai prossimi Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026. La votazione, articolata in due turni, ha confermato il mantenimento del divieto imposto dopo l’invasione russa dell’Ucraina avvenuta nel 2022. Nel primo voto si sono espressi 24 membri a favore della conferma del divieto e 7 contrari; nel secondo turno 24 favorevoli e 8 contrari. Il limite imposto riguarda sia la partecipazione ufficiale che quella sotto forma “neutrale”, una condizione che nelle scorse olimpiadi aveva permesso la presenza di atleti sanzionati per doping di stato. Tuttavia, un ritorno anche sotto questa formula è stato bloccato dalla decisione unanime del congresso.
Il presidente della Fil, il lettone Einars Fogelis, ha evidenziato che il voto si basa su una responsabilità collettiva verso una competizione che deve rimanere sicura e regolare. “Il mantenimento del divieto rispecchia, di fatto, la volontà della maggioranza degli associati, pur riconoscendo il dibattito acceso nella comunità internazionale.” La loro preoccupazione principale resta il rispetto di una competizione equa, senza interferenze dovute a tensioni geopolitiche o situazioni di conflitto. La conferma di questa decisione pone un segnale chiaro sul futuro dello sport in relazione alla situazione politica globale.
Leggi anche:
L’opinione degli atleti e il sondaggio anonimo della fil
Prima della votazione, è stata condotta una ricerca tra gli atleti che partecipano alle gare di slittino, con l’obiettivo di raccogliere opinioni sulla possibile riammissione degli sportivi russi e bielorussi, anche in forma neutrale. Il sondaggio anonimo ha mostrato un quadro molto vario, tra timori, dubbi e posizioni differenti. Leon Felderer, a capo della commissione atleti della Fil, ha raccontato che le risposte hanno indicato una gamma ampia di sentimenti: alcuni atleti temono possibili problemi di sicurezza o tensioni durante le competizioni, altri si mostrano aperti a un loro ritorno, ma solo in condizioni ben definite. Le discussioni si sono concentrate su come garantire la coesione all’interno della comunità sportiva, mantenendo al tempo stesso la sicurezza e il rispetto reciproco tra protagonisti venuti da Paesi con forti divergenze geopolitiche.
Questo panorama di opinioni ha complicato il processo decisionale, richiedendo ai rappresentanti della federazione uno sforzo ulteriore per trovare un compromesso. Alla fine, il voto del Congresso ha confermato che le preoccupazioni presentate dalla maggioranza sono pesate più delle richieste di riammissione, anche temporanea, degli atleti russi e bielorussi. In questo modo, la Fil ha voluto mantenere una linea rigida, in linea con la tensione internazionale ancora presente a distanza di anni dal conflitto in Ucraina.
I prossimi sviluppi per bob e skeleton alle olimpiadi di milano cortina 2026
Ora che la federazione dello slittino ha nettamente escluso i russi e bielorussi, nasce la domanda su quello che succederà nelle altre discipline del ghiaccio, in particolare bob e skeleton. Questi sport sono governati da un’altra federazione internazionale, e attualmente si prospetta che il divieto possa riguardare anche gli atleti di quegli sport nelle gare di Milano Cortina 2026. Il caso non è ancora chiuso, ma la linea adottata dalla Fil potrebbe essere seguita dagli altri enti sportivi, visto l’ambiente politico e sportivo nel quale si collocano i Giochi invernali.
La vicenda non riguarda solo il lato sportivo, ma anche questioni di immagine e politica internazionale. Le decisioni prese dai vari organismi coinvolti delineeranno il modo in cui atleti provenienti da paesi in conflitto potranno muoversi in futuro durante le competizioni globali. Il dato oggettivo è che al momento l’esclusione è mantenuta e i regolamenti saranno attenti su ogni dettaglio, evitando che si formino eccezioni in barba alle sanzioni attuali. L’appuntamento con i Giochi di Milano Cortina resta quindi di grande interesse non solo per le performance sportive, ma anche per la gestione di una situazione internazionale ancora irrisolta.