Le prime aree di voto alle presidenziali in romania indicano un risultato favorevole a nicusor dan, sindaco di bucarest. I dati preliminari raccolti da agenzie e media nazionali mettono in evidenza un’affluenza alto e un confronto serrato con george simion, leader del partito nazionalista. Le tensioni tra i due candidati si riflettono anche nelle dichiarazioni rilasciate dopo la chiusura dei seggi. Questa tornata elettorale si gioca in un clima di attesa tra sostenitori e analisti.
Exit poll indicano l’affermazione di nicusor dan nel secondo turno
Il primo exit poll realizzato da avangarde per tvr1, rilasciato nella serata del 25 aprile 2025, ha posizionato nicusor dan nettamente in testa con il 54,9% dei voti validi. George simion, il suo diretto avversario, si attestava al 45,1%. Un secondo sondaggio indipendente, condotto da un altro istituto demoscopico, ha confermato questo vantaggio con porcentuali simili: dan al 54,1% e simion al 45,9%. L’affluenza al voto supera il 65%, un dato particolarmente elevato per gli standard romeni, e potrebbe aver influito sull’esito del ballottaggio.
Attendibilità degli exit poll e voto della diaspora
I risultati preliminari suggeriscono una tendenza chiara, ma non definitiva poiché le operazioni di scrutinio non sono concluse. Nel contesto, va ricordato che durante il primo turno gli exit poll avevano sottostimato il risultato di simion, che poi aveva vinto con un margine superiore alle previsioni iniziali. Questo pone un’incognita sull’attendibilità dei dati in tempo reale, soprattutto perché i sondaggisti sembrano non considerare l’impatto del voto della diaspora romena, storico decisivo nei ballottaggi presidenziali.
Leggi anche:
Le regioni dell’est e alcune città importanti vantano significative percentuali di romeni residenti all’estero, che si sono mobilitati per far sentire la loro voce. Questo potrebbe modificare il vantaggio delineato dai primi dati.
George simion contesta i risultati e dichiara la vittoria
Non appena i primi exit poll sono stati resi pubblici, george simion ha messo in discussione le cifre, sostenendo che non riflettono la realtà del voto. Il leader del partito nazionalista aur ha affermato di possedere stime che indicano un vantaggio di almeno 400.000 voti rispetto a nicusor dan. “Io sono il nuovo presidente e restituisco il potere ai romeni”, ha dichiarato senza esitazioni durante una conferenza stampa svolta a bucuresti.
Simion ha criticato l’attendibilità delle indagini demoscopiche ipotizzando un tentativo di manipolazione dell’opinione pubblica. La sua posizione è sostenuta da un forte seguito in alcune aree del paese, con mobilitazione intensa tra i suoi sostenitori nelle ore di voto. Le tensioni tra le due coalizioni si riflettono anche in queste reazioni, che potrebbero influenzare lo svolgimento delle operazioni di scrutinio.
Il leader nazionalista ha chiesto di attendere i risultati ufficiali e di considerare l’intero conteggio, compresi i voti della diaspora. Ha inoltre usato un tono deciso per rilanciare la sua immagine di uomo che porterà un cambiamento profondo nella scena politica romena.
Nicusor dan ribadisce l’appello al dialogo e all’unità nazionale
Subito dopo i primi dati exit poll, nicusor dan è intervenuto comunicando un messaggio indirizzato all’intera società romena. Il sindaco di bucarest ha sottolineato che “il paese vuole il dialogo, non l’odio”. Questa definizione del percorso politico futuro appare in contrasto con lo scontro acceso tra i due candidati. Dan ha definito la società romena “impressionante” per la sua capacità di mobilitazione e partecipazione al voto.
Il candidato di orientamento europeista si è focalizzato sulla necessità di costruire ponti e superare divisioni profonde, soprattutto in un momento delicato come le elezioni presidenziali. La sua strategia è chiara: presentarsi come un garante della stabilità e della collaborazione tra diverse componenti sociali e politiche.
Il messaggio di nicusor dan sembra inoltre un tentativo di rassicurare gli elettori e le istituzioni, mantenendo un clima di rispetto per i risultati definitivi e per le procedure democratiche. Lo scenario politico romeno appare dunque ancora in bilico, con la lettura completa dei dati che nelle prossime ore definirà il quadro ufficiale della vittoria o della sconfitta.