Netflix ha annunciato una svolta significativa nel suo catalogo di giochi destinati agli abbonati. Dal prossimo luglio, 22 titoli spariranno dalla piattaforma senza possibilità di acquisto diretto, tra cui alcuni nomi molto noti come Hades, Braid Anniversary Edition e tutta la serie Monument Valley. Quest’azione segna il primo ritiro massiccio di videogiochi dal servizio, impattando sia sull’offerta che sulle abitudini degli utenti affezionati ai giochi inclusi nell’abbonamento.
Un taglio netto nel catalogo giochi di netflix: cosa cambia per gli abbonati
Dal 1 luglio 2025, Netflix ha programmato la rimozione del famoso titolo Hades, seguito poco dopo da altri 21 giochi, fissati al 14 luglio 2025. Questa decisione ha colto di sorpresa molti fruitori, considerando che l’offerta di giochi non richiede costi aggiuntivi oltre all’abbonamento base al servizio streaming. Netflix fino ad oggi ha offerto un catalogo di videogiochi accessibili gratuitamente agli abbonati senza limitazioni di genere o numero di titoli. La cancellazione tocca, in particolare, alcune esclusive sviluppate appositamente per la piattaforma, creando dubbi sulle strategie future riguardo ai contenuti interattivi.
Gli utenti che avevano iniziato a giocare a questi titoli incontreranno l’impossibilità di completarli o conservarli dopo la data indicata. Il fatto che Hades, uno dei giochi più apprezzati e acclamati dalla critica, sia il primo a scomparire, evidenzia un cambio di rotta netto rispetto alle scelte precedenti di conservare l’intero catalogo fino a oggi.
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L’impatto delle rimozioni sui giochi considerati di prestigio e sulle esclusive netflix
Tra i giochi cancellati, sono molti i titoli che avevano guadagnato un certo prestigio per la loro qualità e innovazione. Braid Anniversary Edition, celebre per la sua narrativa e il design, non sarà più disponibile agli abbonati, così come Monument Valley, la serie di puzzle apprezzata per il suo stile grafico visuale e le atmosfere suggestive. Questi giochi rappresentano alcune delle offerte più amate dagli utenti Netflix, che li consideravano un valore aggiunto alla piattaforma.
In molti casi, i titoli erano accessibili esclusivamente tramite Netflix e non erano mai stati messi in vendita su altre piattaforme o negozi digitali. Ciò significa che, una volta rimossi dal catalogo, non esisterà più un modo legale per ottenerli o giocarli, neppure pagando separatamente. Questa situazione solleva interrogativi sulla conservazione digitale e sul rapporto tra contenuti esclusivi e diritti di distribuzione.
Motivazioni e possibili scenari per la rimozione massiva dei giochi
Netflix non ha fornito dettagli precisi sulle ragioni di questa scelta. Tuttavia, è plausibile che il gruppo stia rivedendo gli investimenti in giochi, puntando a ristrutturare la sua offerta in linea con nuove strategie di mercato o budget differenti. Il successo della sezione giochi era variabile: certi titoli hanno attirato molti giocatori, altri meno, e l’eterogeneità del catalogo poteva aver complicato la gestione e la promozione del servizio.
L’assenza della possibilità di acquistare separatamente i giochi, nonostante il ritiro, evidenzia una scelta strategica di interrompere del tutto alcune linee di prodotto digitale. Netflix potrebbe concentrarsi su altre forme di intrattenimento o su nuovi accordi per sviluppare giochi più legati ai propri contenuti televisivi e cinematografici.
Cosa cambia nell’esperienza di gioco di chi usa netflix per giocare
Per gli abbonati, questa rimozione comporta l’impossibilità di accedere a uno robusto gruppo di giochi già apprezzati senza costi aggiuntivi. Il catalogo si riduce drasticamente e si prospetta una selezione più limitata, probabilmente orientata verso titoli di nuova generazione o diversi modelli di fruizione.
Chi aveva preso confidenza con questi giochi, specie Hades, si trova a dover interrompere la propria esperienza senza possibilità di completarla tramite Netflix. Non è chiaro se in futuro alcuni di questi giochi potranno tornare in catalogo o essere venduti a parte, ma il rischio è che spariscano del tutto dall’offerta legale per gli abbonati italiani e non solo.
Questa svolta modifica il rapporto tra piattaforme di streaming e gaming, segnando una battuta d’arresto rispetto al tentativo di Netflix di inserirsi nel mercato dei videogiochi come fornitore diretto. Le reazioni degli utenti e l’evoluzione delle scelte di Netflix nei mesi a venire potranno dire molto sulle prospettive di questo settore incrociato tra film, serie e interattività.