Nestlé ha annunciato una svolta significativa nella sua leadership a settembre 2025, con la nomina di Philipp Navratil come nuovo amministratore delegato. Questa decisione si inserisce in un contesto segnato da una crisi interna, culminata con il licenziamento immediato di Laurent Freixe, ex CEO, a causa di una violazione grave del codice di condotta aziendale. L’azienda cerca così di ristabilire stabilità e trasparenza dopo un’indagine che ha coinvolto i vertici del consiglio di amministrazione. Il cambio al vertice vuole sostenere il rilancio operativo e il rafforzamento della fiducia verso i suoi stakeholder.
La vicenda dietro il licenziamento di laurent freixe: le dinamiche dell’indagine interna
Nel settembre 2025, Nestlé ha interrotto bruscamente il rapporto con Laurent Freixe, con un licenziamento immediato dopo la scoperta di una relazione sentimentale non dichiarata con una subordinata diretta. Questo comportamento ha violato in modo netto il codice di condotta aziendale, un documento che stabilisce precise regole sulla trasparenza e sul comportamento etico nelle relazioni interne all’azienda. La vicenda ha spinto il consiglio di amministrazione ad avviare un’inchiesta approfondita per chiarire ogni dettaglio.
L’indagine è stata guidata dal presidente Paul Bulcke, coadiuvato dal Lead Independent Director Pablo Isla, e ha visto la collaborazione esterna di consulenti indipendenti per garantire la massima imparzialità. Questa decisione riflette l’attenzione che Nestlé riserva alla governance, un tema centrale soprattutto dopo episodi che hanno messo a dura prova l’immagine del colosso alimentare.
La reazione del cda è stata immediata, sottolineando in una nota ufficiale che la scelta si è resa necessaria per preservare i valori fondamentali dell’organizzazione. Bulcke ha ringraziato Freixe per gli anni di collaborazione, ma ha lasciato intendere che “il rispetto delle regole e della cultura aziendale resta un punto non negoziabile.” Questo episodio riflette come le grandi imprese multinazionali si confrontino con la necessità di mantenere comportamenti trasparenti e coerenti, a maggior ragione nei momenti di crisi.
Philipp Navratil: il profilo del nuovo ceo e la sua carriera in nestlé
Philipp Navratil è stato scelto come successore di Freixe dopo una lunga esperienza dentro Nestlé, iniziata nel 2001. Prima di diventare CEO, ha diretto Nespresso, un brand chiave per il gruppo, e ha ricoperto ruoli strategici legati a marchi internazionali come Starbucks e Nescafé. La sua carriera lo ha portato a lavorare in contesti complessi, dove la capacità di raggiungere risultati concreti è stata ampiamente riconosciuta.
La sua nomina punta a rafforzare la leadership in un momento delicato per Nestlé, con l’obiettivo dichiarato di portare avanti i piani di crescita e di migliorare l’efficienza operativa. Navratil è noto per un approccio manageriale che privilegia la collaborazione, uno stile ritenuto utile per rispondere alle sfide attuali, soprattutto dopo le tensioni legate a scandali interni e rappresentazioni negative sui mercati.
La sua agenda include riforme nell’etica aziendale, un focus crescente sulle pratiche sostenibili e il rilancio della fiducia degli investitori e consumatori. Nestlé intende così mantenere il ritmo nella realizzazione dei suoi progetti senza modificare la rotta strategica, come assicurato dallo stesso Bulcke. Navratil dovrà affrontare anche la necessità di integrare tecnologie avanzate, inclusa l’intelligenza artificiale, per rendere più efficace la supply chain e rafforzare i requisiti ESG già in corso nell’azienda.
Il contesto di crisi e i cambiamenti nella governance di Nestlé
Il cambio al vertice arriva in un periodo teso per Nestlé, segnata da scandali importanti che hanno colpito l’azienda soprattutto in Europa e negli Stati Uniti. Il rilievo maggiore ha riguardato una frode da 3 miliardi di euro nel comparto delle acque minerali in Francia, insieme a boicottaggi legati a pratiche di approvvigionamento scrutinati da consumatori e associazioni.
Questi eventi hanno minato la fiducia di pubblico e regolatori, mettendo pressione sul consiglio di amministrazione e sul management. Paul Bulcke, presidente del gruppo, ha assunto un ruolo di supervisione attiva nel processo di revisione della governance, al fine di ripristinare trasparenza e rigore interno. La nomina di Navratil sembra un tentativo mirato a consolidare questa fase di riorganizzazione.
La strada verso una maggiore trasparenza coinvolge non solo la gestione etica ma anche l’adozione di soluzioni tecnologiche per migliorare il controllo della produzione e distribuzione. Inoltre, la centralizzazione delle decisioni mira a dare risposta più rapida ai problemi di compliance e agli standard ambientali, sociali e di governo societario, elementi che incideranno sulla capacità dell’azienda di mantenere una posizione forte e credibile sul mercato globale.
Questo momento definisce un passaggio delicato, in cui la gestione futura dovrà mostrare concretezza e capacità di rispondere a nuove sfide senza indebolire quei valori che rimangono essenziali per il gruppo.