Dopo anni di eventi misti tra danza, musica e altre arti performative, il Festival del balletto di nervi è ripartito concentrandosi soltanto sulla danza classica e le sue molteplici espressioni stilistiche. Il ritorno di questa rassegna, scelto per segnare un passo nuovo con un nome più internazionale, porta in scena compagnie di rilievo e un repertorio storico che continua a emozionare il pubblico, confermando nervi come un punto di riferimento nel calendario della danza italiana.
La rinascita del festival si apre al teatro carlo felice con l’accademia del teatro alla scala
L’evento inaugurale della nuova edizione si è svolto al teatro carlo felice di genova, anticipando la vera apertura al parco di nervi prevista per il 4 luglio con il balletto dell’opera di parigi. Per questo ritorno, si è scelta una young company, l’accademia del teatro alla scala, con uno spettacolo dal valore storico notevole: “la fille mal gardée”. Questo balletto, nato alla fine del diciottesimo secolo a bordeaux, è tra le prime opere di danza in cui ogni movimento e gesto sono parte di una trama che racconta una storia chiara.
Una versione musicale particolare per un balletto classico
Questa versione del balletto porta in scena le musiche di peter ludwig hertel, a differenza della partitura storica di ferdinand herold usata in precedenti esecuzioni, e la coreografia di frederic olivieri, direttore dell’accademia. La scelta di riprodurre la musica su nastro ha suscitato qualche perplessità, dato che un festival di questa portata solitamente privilegia l’accompagnamento dal vivo. Tuttavia, le scenografie di angelo sala hanno reso in modo efficace l’ambientazione rurale e semplice che contraddistingue la storia, contribuendo a creare un’atmosfera leggera e vivace in linea con lo spirito del balletto.
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Un cast promettente che riscopre un classico attraverso giovani talenti
La protagonista, laura farina, ha incarnato il ruolo della giovane ribelle con una qualità espressiva e tecnica che lascia immaginare un margine notevole di crescita. Il personaggio, una ragazza che sfida le imposizioni sociali per sposare il suo vero amore, è stato rappresentato con grazia e un piglio convincente. L’interpretazione di gisele odile ghidoli nel ruolo della madre simone si è distinta durante l’assolo degli zoccoletti, ottenendo un riconoscimento caloroso dal pubblico.
Interpreti maschili e dinamiche di gruppo
A completare il quadro, francesco della valle e giovanni bellucci hanno interpretato rispettivamente colas e alain. Sebbene alcune sezioni di gruppo presentassero qualche imperfezione tecnica, il tono generale dello spettacolo è stato mantenuto fresco e coinvolgente. L’accoglienza alla fine è stata positiva, con applausi sostenuti, anche se la presenza di spettatori non ha raggiunto il tutto esaurito. Questa risposta apre interrogativi su quale impatto avranno le prossime serate in programma nel cuore dei parchi di nervi, specie quando arriveranno compagnie di fama internazionale.
Nervi si conferma un palcoscenico aperto alla tradizione della danza classica e alle nuove realtà
Le scelte organizzative di questa edizione puntano a valorizzare la danza in tutte le sue forme, limitando le contaminazioni di altre arti visive o musicali per mantenere il focus sul balletto puro. Dopo un periodo in cui la rassegna ha alternato eventi diversi, questo ritorno alle origini rimette in relazione il pubblico con la tradizione narrativa e coreutica. Il festival infatti ospita titoli che sono pietre miliari della storia della danza, presentati da ensemble in crescita ma capaci di interpretare con sensibilità questi capolavori.
Il contesto naturale e le prospettive future
Le suggestioni offerte dal paesaggio naturale dei parchi di nervi, unite alla presenza di compagnie prestigiose come il balletto dell’opera di parigi in arrivo, indicano un impegno chiaro per far riprendere fiato alla scena della danza classica in liguria. Il pubblico attende l’evoluzione di questa programmazione e l’esito delle serate future, in un contesto che vuole riaccendere l’attenzione sulla qualità artistica e sull’esperienza di fruizione dal vivo.