L’arrivo della stagione calda riaccende l’attenzione sulle arbovirosi nel Lazio, in particolare nell’area sotto giurisdizione della ASL Roma 4. La regione ha rafforzato le attività di monitoraggio per i virus trasmessi dalle zanzare, come west nile, chikungunya, dengue e zika, proseguendo un percorso iniziato nel 2018. Le misure di contrasto si basano su un piano regionale che coinvolge diversi servizi sanitari, con l’obiettivo di prevenire la diffusione di queste malattie infettive anche attraverso la collaborazione dei cittadini.
Attività di sorveglianza integrata e controllo degli insetti vettori
Il dipartimento di prevenzione della ASL Roma 4 ha potenziato il sistema di monitoraggio nel 2025, coordinando il lavoro dei servizi di igiene pubblica, veterinari, ospedalieri e territoriali. La sorveglianza entomologica è una delle attività principali, con rilevamenti continui in punti critici come gli ospedali San Paolo e Padre Pio e il porto di Civitavecchia, individuato come punto d’ingresso per potenziali rischi infettivi.
Il servizio veterinario controlla invece la presenza del virus attraverso l’analisi degli animali sensibili, in particolare uccelli e insetti trovati morti. Questi esami servono a capire se è in corso circolazione virale nelle aree monitorate. L’obiettivo è individuare rapidamente eventuali focolai, per intervenire in modo tempestivo e circoscritto.
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Parallelamente al controllo degli insetti, la ASL Roma 4 ha stretto un dialogo con i comuni del territorio. Già da giugno sono stati distribuiti questionari per raccogliere informazioni sulle azioni locali di disinfestazione e per pianificare interventi mirati. Questo confronto tra enti pubblici permette un’organizzazione più efficace e puntuale delle misure da adottare contro la diffusione di virus.
Informazione e prevenzione per la popolazione locale
La comunicazione al pubblico rappresenta un’altra componente fondamentale della strategia regionale. Sul sito della ASL Roma 4 si trovano video che spiegano le principali precauzioni da seguire per evitare le punture di zanzara. Tra queste, l’uso di repellenti cutanei, l’adozione di abiti che coprano la pelle esposta e l’installazione di zanzariere alle finestre.
Un accento particolare viene posto sull’eliminazione dei ristagni d’acqua, che costituiscono un ambiente favorevole per la riproduzione delle larve. I cittadini sono incoraggiati ad agire attivamente nella propria abitazione e negli spazi comuni, riducendo così la presenza degli insetti vettori.
Questo impegno è sostenuto anche da iniziative come il progetto di citizen science “mosquito alert”, nato in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma. Attraverso un’app scaricabile gratuitamente, ogni persona può segnalare avvistamenti di zanzare, fornendo così dati utili alla mappatura e all’allerta in tempo reale nel territorio. La ASL rende disponibili tutte le informazioni necessarie per partecipare a questo progetto sulla propria piattaforma online.
Situazione attuale e indicazioni per i cittadini
Ad oggi, la ASL Roma 4 non ha registrato casi di arbovirosi di origine locale, ma mantiene alta la guardia verso possibili malattie importate da altre aree. Il rischio è concreto soprattutto per chi viaggia in zone dove i virus sono presenti.
In presenza di sintomi quali febbre improvvisa, eruzioni cutanee o dolori articolari e muscolari, la raccomandazione è di consultare subito il medico di famiglia. Una diagnosi tempestiva facilita le cure e contenere eventuali focolai.
Il dottor Luca Casagni, dirigente medico incaricato della gestione delle malattie infettive, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra istituzioni e cittadini. Secondo lui, solo lavorando insieme si possono evitare casi di contagio e tutelare la salute pubblica nella stagione più esposta a questi rischi.