Il calcio a Napoli si ripresenta come fenomeno culturale e sociale dentro CasaCinema, lo spazio nato da poco vicino al cinema Modernissimo. Dopo cinema e letteratura, ora il racconto si allarga allo sport più amato in città con “Bar Sport – conversazioni intorno al pallone“. Il progetto propone incontri informali tra appassionati e studiosi per riflettere sulla stagione calcistica, le emozioni e il significato del gioco. L’iniziativa nasce dalla passione condivisa di due uomini che sanno guardare oltre la semplice partita.
Bar sport, un nuovo spazio per parlare di calcio e passione nella città
CasaCinema, luogo polifunzionale aperto da un mese nel centro di Napoli, ospita il ciclo “Bar Sport” che mescola sport e cultura. L’idea dei due curatori Pippo Cascone e Diego Del Pozzo prende vita nell’area bar del locale, dove ogni incontro si svolge in un clima rilassato, quasi come fosse una chiacchierata fra amici. Il format è volontariamente semplice: si accende una discussione, si offrono spunti e si apre il dibattito con chi vuole partecipare. Si può arrivare, stare qualche ora, bere qualcosa e lasciare lo spazio quando si vuole. L’obiettivo è evitare il rigore di eventi troppo strutturati, dando spazio alle emozioni, ai ricordi e alle considerazioni sul calcio.
Primo appuntamento: parlare del napoli campione
Il primo appuntamento, fissato per lunedì 23 giugno dalle 17.30 alle 18.30, si intitola “Quattro chiacchiere sul Napoli campione e su una stagione di calcio e passioni”. Il Napoli, da sempre cuore pulsante della città, fa da protagonista. Il titolo esprime l’approccio della rassegna: si parla di sport e si va oltre, si indaga il legame profondo con le persone e la società. La frase scelta dalla rassegna, “Chi sa solo di calcio non sa niente di calcio”, pronunciata da José Mourinho, sintetizza bene la filosofia di questo progetto. Il calcio non è un semplice gioco, ma un fenomeno che si intreccia con storie di vita, identità e cultura.
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Pippo cascone e diego del pozzo, storie e competenze al servizio del calcio raccontato
Dietro a Bar Sport ci sono due figure molto diverse, ma entrambe radicate nel contesto napoletano e nel mondo del sapere. Pippo Cascone è il direttore della Fondazione Eos onlus, che lavora nel terzo settore e porta avanti, tra gli altri impegni, anche un rapporto storico con l’Istituto Toniolo di studi superiori, legato all’Università Cattolica del Sacro Cuore. La sua attività principale riguarda il sociale, ma Cascone coltiva da tempo una passione per la scrittura legata alla cultura popolare, calcio e cinema. Ha firmato lavori come “Savoldi. Mister Due Miliardi“, dedicato a uno dei simboli del calcio italiano.
La formazione di diego del pozzo e il suo ruolo
Diego Del Pozzo, dall’altro lato, è giornalista e storico del cinema e degli audiovisivi, con una cattedra all’Accademia di Belle Arti. Le sue pubblicazioni spaziano tra telefilm americani, supereroi Marvel e calcio. Per esempio, ha scritto “Valdano. Il calcio come sogno” e un libro su Larry Bird, segno della sua attenzione anche allo sport nel senso più ampio. La sua formazione umanistica si unisce a quella di Cascone per creare un dialogo originale sul pallone, osservato dalla lente della cultura e dei media.
La funzione sociale e culturale di bar sport nella napoli del 2025
Napoli, così profonda nel sentimento calcistico, trova nei luoghi come CasaCinema un crocevia dove analizzare il ruolo sociale dello sport. Bar Sport è espressione di una città che usa il calcio come strumento di confronto e inclusione, ma anche come nutrimento della propria identità. L’evento non si esaurisce nella discussione tecnica sulle partite o sui giocatori, ma prende in considerazione l’esperienza collettiva, le passioni che si mescolano fra i tifosi, le generazioni e le storie di vita.
Un luogo di dialogo tra arte e sport
La scelta del luogo – vicino al Modernissimo, un cinema storico – non è casuale. Qui convergono arte, narrazione e dialogo, elementi che servono a comprendere meglio fenomeni apparentemente semplici ma in realtà molto complessi, come il calcio napoletano. Attraverso i libri, il cinema e ora anche le conversazioni in Bar Sport, si costruisce uno spazio di riflessione aperto, dove dialogare senza schema e lasciarsi coinvolgere.
L’orario degli incontri, nel tardo pomeriggio, favorisce la partecipazione anche di chi lavora e vuole trovare un momento per ritrovarsi a parlare di calcio in modo diverso. L’idea è far scoprire un altro volto del pallone, meno legato al risultato e più attento a memorie, emozioni e dettagli che spesso sfuggono in altri contesti. Napoli, città che vive il calcio con intensità unica, trova così uno spazio per mettere insieme storie sportive e momenti di socialità.
Il progetto Bar Sport si appresta a diventare un punto di riferimento per chi cerca un modo meno convenzionale di parlare di calcio, usando la parola e il confronto per raccontare una passione che non conosce limiti.