Nel cuore della versilia scoppia la polemica per i boat party al largo di forte dei marmi

Nel cuore della versilia scoppia la polemica per i boat party al largo di forte dei marmi

Boat party a largo del pontile di Forte dei Marmi attirano giovani in Versilia, ma causano disturbi acustici e problemi di sicurezza; operatori locali chiedono regolamentazioni per tutelare costa e residenti.
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In Versilia, a largo di Forte dei Marmi, si diffondono i boat party: feste gratuite su imbarcazioni coordinate via social, che però creano disturbi acustici e problemi di sicurezza, spingendo operatori locali a chiedere regolamentazioni più precise. - Gaeta.it

Un fenomeno nato dal tam tam sui social sta scuotendo la Versilia, esattamente a largo del pontile di Forte dei Marmi. Si tratta di boat party, ovvero feste che si svolgono su imbarcazioni di diverso tipo, dalle moto d’acqua ai gommoni fino alle barche, tutte riunite per un vero e proprio raduno musicale a distanza dalla costa. La particolarità di questi eventi è l’assenza di costi d’ingresso e la libertà per chiunque di partecipare presentandosi con il proprio mezzo o con uno noleggiato.

L’organizzazione e la partecipazione ai boat party in versilia

L’idea dei boat party è circolata rapidamente sui social network, attirando un numero crescente di partecipanti nei weekend e durante le giornate di bel tempo. I partecipanti, spesso giovani e gruppi di amici, si coordinano attraverso piattaforme come Instagram e WhatsApp, definendo orari e punti di incontro precisi a largo del famoso pontile di Forte dei Marmi.

Non esistono filtri o selezioni: il requisito è solo avere un mezzo acquatico per spostarsi o noleggiarlo per l’occasione. Questa formula aperta ha favorito la diffusione del fenomeno senza limiti di numeri o di organizzazione formale, creando come un micro-ritrovo galleggiante lungo la costa. La musica viene trasmessa a tutto volume grazie a sistemi audio portatili, sfruttando proprio la distanza dalla spiaggia per evitare restrizioni sulle emissioni sonore.

Le conseguenze per la costa e la reazione degli stabilimenti balneari

Questi incontri a largo hanno ripercussioni tangibili su chi frequenta la spiaggia e gli stabilimenti vicini. In particolare, gli alberghi e i lidi di Forte dei Marmi lamentano il disturbo provocato dal forte rumore portato dal vento dall’area dove si svolgono le feste in barca. Clienti in cerca di silenzio e relax spesso si trovano a dover fare i conti con musica alta e schiamazzi che si prolungano anche a tarda sera.

I titolari degli stabilimenti hanno manifestato irritazione, denunciando un danno d’immagine e una possibile riduzione degli affari. In più, sottolineano il problema della sicurezza, visto che non mancano episodi in cui i partecipanti si avvicinano troppo alla costa o navigano in condizioni non sicure. L’attività, benché non vietata apertamente, ha acceso un dibattito sulla necessità di regolare questi eventi per evitare disagi alla comunità locale e ai residenti.

Le normative sull’inquinamento acustico e il limite di azione delle feste in barca

In Italia le leggi sull’inquinamento acustico prevedono limiti precisi per la musica in ambienti pubblici e privati, ma spesso non si estendono in modo chiaro ad attività svolte al largo. L’allontanamento dalla riva fa sì che le autorità locali abbiano margini di intervento ridotti su ciò che accade in mare aperto, complicando l’applicazione di eventuali sanzioni.

La situazione diventa più delicata proprio per questa zona del litorale versiliese, dove la vicinanza tra mare e spiaggia permette alla musica di raggiungere facilmente le strutture a terra. Ci sono state alcune segnalazioni alle forze dell’ordine, ma intervengono raramente vista la natura temporanea e dispersa dei raduni in barca. Anche per questo si dibatte sulla necessità di revisione o integrazione delle norme per affrontare questi nuovi comportamenti.

Le possibili soluzioni e le richieste degli operatori locali

Le associazioni degli operatori balneari e comuni cittadini chiedono un dialogo con le istituzioni per trovare un equilibrio tra la libertà di organizzare eventi sul mare e il rispetto per chi lavora e vive lungo la costa. Viene proposta una regolamentazione specifica che preveda limiti temporali, di volume e distanze minime dalla costa per evitare disagi.

Alcune idee includono la creazione di aree dedicate per questi appuntamenti in mare, dove le feste possano svolgersi senza arrecare danni al turismo balneare o disturbare i residenti. Parallelamente, si valuta il rafforzamento dei controlli via mare per evitare eccessi o situazioni pericolose. La sfida resta trovare un compromesso attuabile, capace di garantire tutela ambientale, sicurezza e convivenza pacifica tra diverse esigenze.

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