Il conclave che deciderà il prossimo papa si avvicina, e con esso scattano misure stringenti di sicurezza e isolamento. Dal 7 maggio pomeriggio, 133 cardinali elettori insieme a tutto lo staff della Domus Santa Marta entrano in clausura totale, senza alcun contatto con l’esterno. Le restrizioni coinvolgono anche chi si occupa del servizio mensa, assicurando un ambiente blindato per tutta la durata delle votazioni.
Clausura e isolamento senza precedenti alla santa marta
Il momento di clausura ufficiale parte alle 16.30 del 7 maggio, ora in cui i cardinali entrano nella cappella sistina. Da quel momento, nessun dispositivo elettronico potrà comunicare con l’esterno. Il divieto riguarda i telefoni cellulari ma anche altri strumenti di comunicazione per tutto il personale coinvolto nel conclave, inclusi cuochi e addetti ai servizi.
La Domus Santa Marta, luogo che ospita cardinali e staff, viene sorvegliata attentamente. Nei giorni precedenti al conclave sono state effettuate bonifiche per eliminare possibili microspie, con le classiche ispezioni tecnologiche e fisiche all’interno e all’esterno dell’edificio. Per evitare intrusioni esterne, sono stati montati tramezzi e porte provvisorie in punti strategici, blindando ogni possibile passaggio non controllato.
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Le finestre della struttura sono state dotate di speciali pellicole in grado di bloccare droni e laser spia. Queste pellicole allontanano qualsiasi tentativo di sorveglianza aerea o da remoto, rendendo impossibile osservare o registrare ciò che accade all’interno.
Tecnologie anti comunicazione: i jammer alla santa marta
Una delle novità più importanti riguarda l’installazione di disturbatori di frequenze, chiamati comunemente jammer, con lo scopo di disattivare ogni segnale telefonico o internet. Questi dispositivi bloccano la trasmissione e la ricezione dei segnali radio, isolando completamente i cellulari presenti nella struttura.
L’obiettivo è semplice: “impedire l’uso dei telefoni per qualsiasi tipo di comunicazione, garantendo la segretezza assoluta del conclave.” I cardinali e il personale non possono così inviare messaggi, telefonate o navigare in rete, evitando ogni fuga di notizie o contatti con l’esterno.
Inoltre, le pellicole anti droni sulle finestre rappresentano una barriera fisica e visiva efficace. Sono trasparenti ma resistenti, progettate per bloccare la tecnologia di spionaggio via laser, sempre più diffusa in ambienti ad alta sicurezza.
Menù sobri e attenti alla salute dei cardinali
La vita quotidiana dentro la Domus Santa Marta si svolge con ritmi semplici e pasti leggeri. La giornata gastronomica inizia con una colazione basica: tè o caffè, pane fresco e marmellata. Non ci sono piatti elaborati, perché la dieta deve rimanere sobria e adatta a persone di diverse età e condizioni fisiche.
I pranzi consistono in primi piatti classici come pasta o riso con condimenti semplici. I secondi sono composti da carni bianche o pesce al forno, accompagnati da verdure grigliate o insalata fresca. Le porzioni e i sapori sono studiati per non appesantire, garantendo le energie necessarie senza eccedere.
Anche l’acqua e il vino sono garantiti a tavola, mentre non sono previsti superalcolici. La cena, più leggera del pranzo, chiude la giornata con frutta di stagione o qualche altra preparazione poco complessa.
Il menu è stato calibrato rispettando esigenze particolari, sulla base delle intolleranze rilevate e delle condizioni di salute segnalate dai cardinali. Ad esempio, chi soffre di diabete o altri disturbi alimentari riceve pasti adeguati, preparati ad hoc per evitare complicazioni.
Il ruolo dei cappellani e delle suore nella gestione quotidiana della santa marta
Dietro le quinte della Domus Santa Marta operano le suore Figlie della Carità di san Vincenzo de’ Paoli, che si occupano della gestione della casa e della preparazione dei pasti. Il loro impegno garantisce un servizio continuo che, anche in tempo di conclave, mantiene la struttura funzionante come un albergo di alto livello.
Le suore coordinano il lavoro di cucina, monitorano il benessere degli ospiti e contribuiscono a far rispettare le regole di isolamento imposte dalla clausura. L’attenzione ai dettagli, come la pulizia e la puntualità delle consegne dei pasti, contribuisce a preservare l’atmosfera di rispetto e concentrazione necessaria per un momento così delicato.
Il loro ruolo va oltre la semplice assistenza materiale: “rappresentano un riferimento per i cardinali in questo periodo di attesa,” assicurando un ambiente calmo e ordinato.
Quest’insieme di misure e assistenze trova nella Domus Santa Marta uno spazio dove sicurezza, riservatezza e cura personale si uniscono fino al termine del conclave. Un isolamento controllato da tecnologie avanzate e da precisi protocolli di condotta, pensati per questo evento unico che si ripete ogni volta che la chiesa cattolica deve eleggere un nuovo pontefice.