Navelli consegna attestati a cittadini ucraini per corsi di italiano e informatica promossi dal progetto SNAI

Navelli Consegna Attestati A C

Consegnati attestati a cittadini ucraini per corsi di italiano e informatica a Navelli. - Gaeta.it

Armando Proietti

27 Agosto 2025

A Navelli, nel cuore dell’aquilano, si è svolta una cerimonia dedicata alla consegna degli attestati di frequenza per cittadini ucraini ospitati nel territorio, provenienti da Odessa e Kharkiv. Queste attività, concentrate su lezioni di lingua italiana e informatica, sono state organizzate per sostenere le famiglie fuggite dalla guerra e facilitarne l’inserimento sociale e culturale nel contesto locale.

la cerimonia per la consegna degli attestati nel comune di Navelli

Nel centro comunale di Navelli si è tenuto un incontro breve ma significativo per la consegna degli attestati ai cittadini ucraini che hanno partecipato ai corsi di italiano e informatica. Questi corsi sono stati pensati per offrire conoscenze pratiche e strumenti fondamentali, necessari a chi si trova a ricostruire una vita in un Paese straniero. Il sindaco Paolo Federico ha sottolineato come momenti formativi di questo tipo siano essenziali per agevolare l’integrazione, permettendo agli ospiti di trovare una maggiore autonomia e di relazionarsi nel nuovo contesto socio-culturale.

L’appuntamento è diventato anche occasione di scambio umano e sociale, con emozioni e soddisfazioni condivise da tutti, italiani e ucraini. L’esperienza di apprendimento si è trasformata in un’opportunità per costruire legami, confermando come l’educazione giochi un ruolo cruciale per superare distanze culturali e difficoltà formative.

il progetto SNAI Gran Sasso-Valle Subequana e la sua importanza per l’accoglienza

I corsi fanno parte del progetto SNAI “Gran Sasso-Valle Subequana”, un’iniziativa che coordina azioni volte all’accoglienza di migranti e rifugiati con l’obiettivo di favorire un’inclusione reale nelle comunità interessate. Attraverso questa rete territoriale, il progetto mette in contatto amministrazioni comunali, istituti scolastici e centri specializzati nell’istruzione per adulti, creando interventi mirati.

Nel caso specifico di Navelli, il progetto ha sostenuto la presenza costante di insegnanti qualificati nelle aule locali, garantendo così l’accessibilità e la continuità dei percorsi formativi. Questo modello offre un supporto concreto alle persone in fuga dalla guerra, aiutandole a superare barriere linguistiche e tecnologiche indispensabili per la vita quotidiana e futura integrazione in Italia.

la collaborazione tra enti locali, scuola e centri di istruzione per adulti CPIA

Il successo dei corsi è frutto della collaborazione tra l’amministrazione comunale di Navelli, l’istituto comprensivo locale e il Centro Provinciale Istruzione Adulti L’Aquila. Quest’ultimo riveste un ruolo chiave nell’educazione linguistica e digitale degli adulti stranieri, consentendo loro di acquisire competenze utili per inserirsi nel mercato del lavoro e nella società.

Per le lezioni di italiano e informatica, il CPIA ha messo a disposizione insegnanti come Stefania Maurizio e Massimo Mastracci che, con regolarità settimanale, hanno guidato gli studenti attraverso esercizi pratici e dialoghi in classe. L’attenzione si è concentrata su strumenti concreti, da utilizzare per muoversi con sicurezza nelle situazioni comuni di vita in Italia. Lezioni gratuite come queste rappresentano una risorsa preziosa per chi arriva in un paese nuovo senza conoscenze precedenti.

corsi di italiano e informatica come strumenti per favorire l’inserimento sociale e culturale degli ucraini

In un momento storico segnato dal conflitto in Ucraina, iniziative come queste si rivelano indispensabili per sostenere i rifugiati che scelgono di ricostruire la loro vita lontano dalla patria. Imparare l’italiano permette non solo di comunicare ma di comprendere codici e usi del nuovo contesto. Allo stesso tempo, le competenze informatiche rappresentano un accesso diretto a servizi, opportunità lavorative e strumenti necessari alla gestione della quotidianità.

L’approccio adottato a Navelli ha messo insieme aspetti didattici e sociali, creando luoghi di incontro e confronto che facilitano l’adattamento e la condivisione di esperienze difficili. In questo senso i corsi hanno funzionato anche come spazi di scambio e sollievo, dove le famiglie ucraina hanno potuto sentirsi accolte e non isolate.

Il fatto che queste lezioni siano gratuite ha eliminato barriere economiche, dando a molti la possibilità di partecipare senza limiti. Lo sforzo messo in campo dall’intera comunità locale testimonia come l’integrazione passi anche attraverso la formazione diretta e il coinvolgimento delle istituzioni territoriali, per una reale inclusione delle persone provenienti da contesti di crisi.