NaturaSì spegne quaranta candeline dedicati al biologico e al rispetto dell’ambiente. Il 27 e 28 settembre 2025, Jesolo ospita un evento di due giorni che riunisce appassionati di cibo sano, cultura e momenti di condivisione attorno ai valori dell’agricoltura sostenibile. L’Agrifestival è un’occasione per scoprire da vicino la storia di un’azienda nata da una piccola cooperativa e diventata un punto di riferimento europeo nel mondo del biologico.
Naturasì: quattro decenni di crescita e impegno
Nata nel 1985 a Conegliano Veneto come piccola bottega cooperativa, NaturaSì ha ampliato passo dopo passo la sua presenza, collaborando oggi con circa 300 aziende agricole. Conta oltre 330 punti vendita e più di 1200 dipendenti. I numeri della Relazione d’Impatto di luglio 2025 parlano chiaro: nel primo semestre l’azienda ha visto crescere il fatturato del 7,6% e la clientela del 6%. La fedeltà dei clienti è arrivata al 69%, segno di una base stabile e solida.
Dietro questo risultato c’è una strategia particolare: la Steward Ownership. La proprietà è nelle mani di una Fondazione senza scopo di lucro, che garantisce il mantenimento della missione aziendale. Un modello che mette al centro priorità ambientali e sociali, non solo il profitto. Questa scelta ha contribuito a creare una comunità appassionata di cibo naturale e attenta al Pianeta.
Eventi per tutti: cultura, gioco e musica
L’Agrifestival offre due giorni pieni di attività pensate per tutte le età. Ci saranno talk su temi attuali legati all’agricoltura e alla gestione d’impresa, spettacoli teatrali, circo e burattini per i più piccoli. La musica dal vivo e le danze popolari saranno momenti di socialità e condivisione tra i partecipanti. Gli eventi si svolgeranno in diverse aree, così da permettere a tutti di partecipare attivamente.
Per chi vuole andare più a fondo sull’agricoltura biodinamica, sono previsti percorsi guidati all’Azienda Agricola Biodinamica San Michele. La ristorazione, tutta con prodotti biologici locali, si articolerà in Agripranzo e Agricena, momenti conviviali per gustare piatti preparati con materie prime coltivate nel rispetto dell’ambiente.
Laboratori creativi e formazione sulla sostenibilità
Grande spazio anche alle attività didattiche e artigianali, aperte a bambini e adulti. La Libera Scuola Steiner Waldorf “Novalis” di San Vendemiano, il Gruppo Arte San Michele e la Bio Design Foundation proporranno laboratori di pittura, manipolazione di argille botaniche, realizzazione di reti da pesca recuperate e lavorazione di legni naturali all’aperto. Tra i laboratori più attesi c’è “Il rito del pane”, una panificazione collettiva organizzata da MadreProject, che racconta il legame tra uomo e natura con un gesto antico e semplice.
Queste attività si svolgeranno in uno spazio pensato per stimolare la creatività, insegnare il rispetto delle risorse e mostrare pratiche di economia circolare e recupero materiali. L’obiettivo è far crescere la consapevolezza sull’importanza della sostenibilità attraverso esperienze concrete e condivise.
Steward Ownership: un modello di gestione che fa discutere
Uno degli incontri più importanti sarà dedicato al confronto tra aziende che adottano la Steward Ownership. Il dibattito, intitolato “Tra la proprietà privata e la proprietà collettiva, la proprietà di responsabilità per il bene comune”, mette in luce un modo di governare che cerca di bilanciare interessi economici, sociali e ambientali. Questo modello punta a mantenere la missione originale, senza lasciarsi travolgere da pressioni di mercato che spesso portano a cambi di rotta improvvisi.
All’incontro parteciperanno rappresentanti di realtà con esperienza diretta in questo campo, insieme all’attrice e autrice Teresa Mannino. La sua presenza aggiungerà un tocco di cultura al dialogo tra comunità e imprese impegnate nel rispetto del territorio.
Naturasì, un punto di riferimento per il biologico in Italia
EcorNaturaSì si conferma un punto di riferimento per agricoltori, negozianti e consumatori legati a un’agricoltura basata su equità e tutela ambientale. L’azienda continua a spingere su un modello produttivo che punta alla qualità, accompagnato da una visione etica e sociale lungo tutto il processo. La scelta di mantenere la governance sotto il controllo di una Fondazione no profit aiuta a preservare queste direttrici e a sostenere una rete solida tra tutti i soggetti coinvolti.
L’Agrifestival è anche un momento per rafforzare questi legami, mettere in luce pratiche agricole virtuose e consolidare una comunità sempre più attenta e partecipe nella costruzione di un futuro sostenibile.