Nasce il percorso cittadino tra jesi e castelbellino tra ville storiche e vigneti del verdicchio doc

Nasce il percorso cittadino tra jesi e castelbellino tra ville storiche e vigneti del verdicchio doc

Un nuovo percorso ciclopedonale di 19 km unisce Jesi e Castelbellino nella Vallesina, tra ville storiche, vigneti di Verdicchio doc e siti commemorativi, con degustazioni e segnaletica interattiva.
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Un nuovo percorso ciclopedonale di 19 km in Vallesina collega Jesi a Castelbellino, unendo natura, storia e cultura tra ville storiche, vigneti di Verdicchio e siti commemorativi, con tappe per degustazioni e approfondimenti multimediali. - Gaeta.it

Nel cuore della Vallesina, a pochi chilometri da Jesi, si inaugura un nuovo itinerario ciclopedonale che unisce natura, storia e cultura attraverso un paesaggio tra ville d’epoca e vigneti famosi per il Verdicchio doc. Questo percorso di 19 km collega Jesi a Castelbellino, attraversando campi coltivati e siti storici della zona, offrendo una proposta per escursionisti e appassionati di vino e ambiente. Domenica 15 giugno il progetto viene presentato ufficialmente con una pedalata aperta a tutti, che include soste per degustazioni nelle cantine locali.

Caratteristiche tecniche e itinerario del percorso ciclopedonale

Il tracciato, lungo circa 19 chilometri, è stato studiato per proporre un’esperienza accessibile a tutti, con un dislivello contenuto di circa 100 metri e un tempo medio di percorrenza stimato attorno alle tre ore. Partendo da via Caduti del Lavoro, presso il centro commerciale La Fornace a Jesi, il percorso si snoda tra strade campestri e piste ciclabili regionali già conosciute, come l’interconnessione valliva della ciclovia turistica del fiume Esino. Il progetto si inserisce così in un sistema più ampio di mobilità dolce, aumentando le possibilità di esplorazione turistica lungo tutta la valle.

Lungo il percorso sono stati installati pannelli informativi e una segnaletica integrata con QR code, pensati per arricchire l’esperienza di chi pedala o si muove a piedi. Attraverso la scansione del codice si accede a un portale online dedicato, che descrive le ville storiche, le aziende agricole e i punti di interesse culturale. La struttura facilita l’apprendimento sulla storia locale senza appesantire la passeggiata, e incoraggia la scoperta di angoli meno conosciuti della Vallesina.

Sia per chi cerca un momento di relax immerso nella natura o per chi desidera approfondire la conoscenza del territorio, il percorso rappresenta un’occasione originale per vivere Jesi e Castelbellino da nuovi punti di vista.

Ville storiche e il loro valore culturale

Le testimonianze architettoniche disseminate lungo il percorso narrano l’evoluzione della zona tra XVIII e XIX secolo, rispecchiando le trasformazioni sociali ed economiche che hanno interessato le Marche. Tra gli edifici principali spicca Villa Colle Bellombra, eretta nel 1790 e oggi riconosciuta come monumento storico. L’edificio si distingue per lo stile e la posizione panoramica, che raccontano il prestigio della nobiltà locale in quel periodo.

Non lontano si incontra Villa Colle Olivo, datata ai primi dell’800. La villa mantiene le caratteristiche tipiche dell’architettura rurale signorile, con elementi che riflettono la vita agreste e le attività produttive di una famiglia benestante. Questi palazzi documentano una fase della storia marchigiana fatta di ampliamenti terrieri e nuove forme di organizzazione agraria.

Sul percorso si incontra anche il Cippo Martiri, posto in memoria dell’eccidio nazifascista del 1944 a Jesi. Questo punto commemorativo ricorda i tragici eventi della seconda guerra mondiale che hanno segnato profondamente la comunità locale, offrendo un momento di riflessione durante il tragitto. A completare la rassegna storica troviamo il Castello Mancini, una costruzione recente che riprende lo stile medievale, pensata per celebrare la tradizione storica del territorio con un richiamo al passato.

Questi luoghi permettono di attraversare la storia dalle origini del moderno assetto territoriale fino ai fatti più recenti, con un effetto che valorizza le radici culturali della Vallesina.

Vigneti del verdicchio doc e aziende agricole della vallesina

Lungo l’itinerario si attraversano estesi vigneti che riflettono la vocazione agricola della zona. Le coltivazioni di Verdicchio, uno dei vini bianchi più noti delle Marche, raccontano la dedizione di generazioni che hanno mantenuto vive queste tradizioni. Le aziende agricole come Montecappone e Colleonorato vantano oltre 40 ettari di vigneti e sono esempi di attività radicate nel territorio.

Lunabianca rappresenta un’altra realtà importante: con oltre 1500 piante di varietà locali, l’azienda supporta la biodiversità e contribuisce alla salvaguardia delle tecniche di coltivazione tradizionali. Presso Tullio Marika, invece, si combinano diverse attività: una azienda agricola molisana affianca un storico panificio, segno di come il percorso rifletta anche la varietà delle produzioni rurali.

Le soste previste per degustazioni durante la passeggiata inaugurale permetteranno di assaporare direttamente il frutto del lavoro agricolo locale, mettendo in relazione il paesaggio con la cultura enogastronomica. Lungo la Vallesina la vite non è solo coltura, ma segno di socialità e radicamento.

La presenza di questi vigneti crea un legame vivo tra ambiente naturale e patrimonio culturale, definendo un territorio riconoscibile per i suoi prodotti tipici e la sua storia.

Viaggiare tra natura e memoria storica

La nuova via ciclopedonale rappresenta quindi non solo un’occasione per muoversi a piedi o in bicicletta, ma anche un modo per scoprire la ricchezza della Vallesina, dai panorami rurali ai luoghi di memoria storica, accompagnati da sapori autentici.

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