Napoli si conferma capitale del tattoo con oltre 7mila visitatori e 500 tatuatori alla mostra d'oltremare

Napoli si conferma capitale del tattoo con oltre 7mila visitatori e 500 tatuatori alla mostra d’oltremare

Napoli torna protagonista del tatuaggio con la seconda Napoli Tattoo Expo, evento internazionale che ha riunito oltre 500 tatuatori da Messico, Stati Uniti e Corea del Sud tra arte chicano, street art e micro realismo.
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La seconda edizione della Napoli Tattoo Expo ha riunito oltre 500 tatuatori internazionali alla Mostra d’Oltremare, celebrando l’arte del tatuaggio con stili tradizionali e innovativi, collaborazioni con street artist e contest, confermando Napoli come centro vitale del tattoo. - Gaeta.it

La città di Napoli è tornata a essere il fulcro italiano del tatuaggio con la seconda edizione della Napoli Tattoo Expo, evento che ha richiamato più di settemila appassionati. Per tre giorni, la Mostra d’Oltremare ha ospitato centinaia di tatuatori provenienti da tutto il mondo, che hanno realizzato migliaia di tatuaggi e partecipato a numerosi contest. L’arte del tattoo ha mostrato tutta la sua vitalità mescolando tecniche tradizionali e nuove espressioni, in uno scenario che ha unito cultura della pelle e street art.

Un evento internazionale che ha portato a napoli tatuatori da tutto il mondo

La Napoli Tattoo Expo ha visto la presenza di artisti internazionali provenienti da paesi come Messico, Stati Uniti e Corea del Sud, al fianco di nomi italiani e soprattutto napoletani. La scelta di artisti di livello ha puntato a valorizzare ogni stile, con un occhio di riguardo per le tendenze attuali. I messicani, ad esempio, si sono distinti per la maestria nel lettering, mentre dagli Stati Uniti sono arrivati tatuatori con esperienze diverse. Tra questi spiccava Cope2, artista di graffiti del Bronx noto per il suo tratto a bolle, una vera leggenda della street art americana.

Collaborazioni con street artist locali

Lo scenario della manifestazione ha incluso anche collaborazioni con street writer locali. Pluto, tra i più noti street artist italiani, ha collaborato con Cope2 in una “graffiti jam” che ha prodotto opere originali destinate all’asta. I lavori hanno evidenziato l’intersezione fra tattoo e arte urbana, e con essa l’attenzione a mantenere l’energia creativa anche in forma effimera, ma ricordabile nel tempo.

Il chicano e gli stili più amati protagonisti della manifestazione

L’edizione di quest’anno ha messo a fuoco il cosiddetto stile “chicano”, noto per le sue immagini fortemente simboliche e un tratto che richiama la cultura messicana-americana. Personaggi come la donna pagliaccio e immagini sacre come la Vergine Maria hanno popolato i disegni realizzati dal vivo. Artisti come Keaps, Busterduke e Angel Bastos hanno mostrato la loro tecnica, mentre da Milano e Roma sono arrivati interpreti del micro realismo, come Easy Raid e Rubina Martini. Quest’ultima ha attirato l’attenzione con dettagli minuziosi e precisione nel ritratto.

Tra i protagonisti napoletani figura Davide Arillo, che ha mostrato un ritratto di Quentin Tarantino inciso sul proprio braccio, e Luca Postiglione, noto per il suo stile dettagliato e coinvolgente. La svizzera Jessica Vettorelli si è imposta come ospite speciale grazie alla sua esperienza riconosciuta nello stile chicano, richiamando appassionati da ogni parte d’Italia e oltre.

Cultura e arte sotto pelle

In tre giorni, la città ha visto l’impronta di oltre 500 tatuatori che hanno incisi sulla pelle migliaia di disegni di varie tipologie. Contest per tutte le categorie hanno animato l’evento, con numerosi appassionati pronti a immortalare passaggi di vita, figure iconiche e temi contemporanei. Il quarto scudetto del Napoli, volti di personaggi famosi come Maradona, De Niro, Tyson hanno animato le conversazioni e feed social, sottolineando il legame tra la città e i suoi simboli.

Gli organizzatori hanno sottolineato come il tatuaggio travalichi generazioni e ambienti sociali diversi. Da antiche origini legate a marinai e pirati, oggi conta tra i clienti avvocati e professionisti di ogni tipo. Il tatuaggio si è spinto oltre la semplice incisione sulla pelle per diventare una forma d’arte riconosciuta e meditata. “La tecnologia ha giocato un ruolo nel prolungare e migliorare la conservazione di questi segni, un mezzo per trasmettere l’arte più a lungo possibile.”

La Napoli Tattoo Expo rappresenta così una combinazione di cultura, passione e mestiere artistico radicato nella città. L’appuntamento ha confermato la forza creativa che Napoli esercita nel mondo del tatuaggio, consolidando rapporti con colleghi internazionali e offrendo un palcoscenico vivo a una pluralità di espressioni visive.

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