Napoli, il Riesame toglie i domiciliari al sindaco di Arienzo nel caso appalti-rifiuti

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Sindaco di Arienzo libero dai domiciliari nel caso appalti rifiuti. - Gaeta.it

Sara Gatti

19 Settembre 2025

Il tribunale del Riesame di Napoli ha deciso di revocare gli arresti domiciliari per Giuseppe Guida, sindaco di Arienzo e coordinatore provinciale di Forza Italia, sospeso dal partito. Guida era finito nell’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli sul cosiddetto “sistema Ferraro”, un giro di appalti pubblici truccati con tangenti e scambi di voti, legato all’imprenditore Nicola Ferraro. L’indagine cerca di fare luce sui legami tra politica locale e imprese nel settore rifiuti in Campania.

“Sistema Ferraro”, così la Dda ha ricostruito il giro di appalti truccati

Al centro dell’inchiesta c’è Nicola Ferraro, imprenditore nel settore rifiuti ed ex consigliere regionale, già condannato per concorso esterno in associazione camorristica. Ferraro è in carcere per le accuse legate a questo sistema di corruzione. La Dda di Napoli indaga su una rete che avrebbe pilotato gare e appalti pubblici in cambio di favori politici e tangenti. Il meccanismo prevedeva scambi di voti per assicurarsi gli appalti, coinvolgendo diversi esponenti pubblici.

Il “sistema Ferraro” riguarda soprattutto appalti per la raccolta rifiuti nella provincia di Caserta. Nel fascicolo emergono nomi di amministratori e imprenditori legati a questa rete, che avrebbe condizionato scelte amministrative e gare d’appalto, con conseguenze giudiziarie importanti. L’udienza per il ricorso presentato da Ferraro al Riesame deve ancora essere fissata.

Sindaco Di Arienzo, le accuse e la revoca dei domiciliari

Giuseppe Guida è finito sotto accusa per aver ricevuto, secondo l’accusa, appoggi elettorali da Ferraro durante le elezioni provinciali di Caserta. In cambio, avrebbe favorito l’appalto per la raccolta rifiuti nel comune di Arienzo. La Procura parla di uno scambio politico-economico che avrebbe influenzato l’assegnazione del contratto, configurando un reato di corruzione.

Gli avvocati di Guida, Paolo Falco e Renato Jappelli, hanno fatto ricorso al Riesame di Napoli chiedendo di annullare la misura cautelare, sostenendo che non ci fossero elementi abbastanza solidi. Il tribunale ha dato loro ragione, togliendo gli arresti domiciliari disposti dal Gip di Napoli. Le motivazioni arriveranno entro 45 giorni, ma per ora Guida è tornato libero, in attesa dei prossimi sviluppi.

Domiciliari per l’imprenditore Giuseppe Rea

Oltre a Guida, il Riesame ha rivisto anche la posizione di Giuseppe Rea, imprenditore coinvolto nella stessa inchiesta. Rea era stato arrestato e portato in carcere, ma i giudici di Napoli hanno ridotto la misura cautelare, concedendogli i domiciliari. L’accusa riguarda una gara bandita dall’Asl di Caserta, dove Rea è indagato insieme all’ex manager Amedeo Blasotti.

Il tribunale ha valutato in modo diverso la gravità degli indizi per Rea, attenuando la misura rispetto alla detenzione in carcere. L’inchiesta della Dda è ancora in corso e sta cercando di definire con precisione le responsabilità legate agli appalti pubblici coinvolti.

Il procedimento resta sotto stretta osservazione, mentre la magistratura continua a valutare prove e testimonianze per chiarire i legami tra politica e imprese negli appalti pubblici della provincia di Caserta.