La comunità giornalistica napoletana è profondamente colpita dalla scomparsa di Gianfranco Lucariello, un punto di riferimento nel panorama della cronaca sportiva. Il suo viaggio di 80 anni è stato dedicato non solo allo sport, ma anche alla narrazione della cultura partenopea. La sua morte segna la fine di un'epoca per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e lavorare al suo fianco.
La carriera di Gianfranco Lucariello
Inizi nell'informazione sportiva
Gianfranco Lucariello ha dato inizio alla sua carriera giornalistica nei primissimi anni Settanta, quando si unì alle fila del quotidiano "Il Roma". In quel periodo, la passione per il calcio era particolarmente viva a Napoli, una città che stava iniziando a vivere i suoi momenti gloriosi. Durante la sua permanenza nel quotidiano, Lucariello ha affinato le sue capacità di cronista, mettendo in luce non solo gli eventi sportivi ma anche le emozioni e le storie degli atleti.
L'epica di Maradona e la narrazione degli scudetti
La sua carriera raggiunse un punto culminante quando passò al "Giornale di Napoli", diventando testimone privilegiato dell'epopea di Diego Armando Maradona, il calciatore che cambiò le sorti del Napoli. Lucariello non fu solo un cronista; raccontò la passione e l'ardore dei partenopei durante la conquista dei primi due scudetti negli anni ottanta. Attraverso le sue parole, i lettori potevano percepire la gioia e l'euforia che percorrevano le strade di Napoli in quegli anni, momenti indimenticabili che galvanizzarono una intera generazione.
Un professionista versatile e apprezzato
Esperienze in diverse testate
Nel corso della sua lunga carriera, Gianfranco Lucariello ha collaborato con molte testate sia televisive che cartacee, come Canale 21 e le trasmissioni "Napoli Notte" e "Ultimissime". La sua presenza in questi programmi non solo ha arricchito la qualità delle trasmissioni, ma ha anche mostrato la sua capacità di adattarsi a diversi formati e stili. Inoltre, negli ultimi anni, è stato una penna di riferimento per "Cronache di Napoli" e "Leggo", una free press che ha saputo attrarre un pubblico variegato.
Un opinionista rispettato
La competenza di Lucariello non si limitava soltanto al reportage sportivo. Grazie alla sua vasta esperienza e alla conoscenza approfondita della storia del Napoli, egli si è distinto anche come opinionista. Le sue analisi sugli allenamenti, le partite e le strategie di gioco erano sempre molto apprezzate, sia dai colleghi che dai tifosi. Il rispetto che ha guadagnato nel suo campo rimarrà impresso nella memoria di tutti coloro che hanno avuto modo di incrociare la sua strada.
Oltre il calcio: la passione per la storia
L'amore per il Risorgimento e il Regno dei Borbone
Tutti ricordano Gianfranco Lucariello non solo per la sua competenza nel mondo sportivo, ma anche per la sua profonda passione per la storia. In particolare, il suo interesse per il Risorgimento e il Regno dei Borbone è stato motivo di discussione tra colleghi e amici. La sua curiosità per gli eventi storici ha sempre stimolato conversazioni affascinanti che andavano al di là del settore sportivo, rendendolo una figura anche nel contesto culturale di Napoli.
L'ultimo saluto a Gianfranco Lucariello
I funerali nella parrocchia Maria Santissima dell'Arco
La comunità di Napoli si prepara a dare l’ultimo saluto a Gianfranco Lucariello. I funerali si svolgeranno mercoledì 14 agosto alle ore 12 nella parrocchia Maria Santissima Dell’Arco, situata in via Pasquale Leonardi Cattolica, 401. In questo difficile momento, colleghi, amici e giornalisti si riuniranno per onorare la memoria di un professionista esemplare, di un uomo che ha saputo raccontare le gioie e le sofferenze della sua Napoli con passione e dedizione. La sua eredità vivrà nei cuori di tutti coloro che lo hanno conosciuto e negli archivi di una città che non dimentica i suoi figli migliori.