La regione Marche lancia una nuova edizione del Grand Tour Musei, coinvolgendo 95 istituti culturali sparsi in 72 comuni delle cinque province marchigiane. L’evento propone una vasta gamma di appuntamenti pensati per valorizzare la ricchezza storica e artistica del territorio. Dal 16 maggio, il programma si articola in oltre cento iniziative, tra visite, spettacoli e laboratori, per stimolare un rapporto attivo tra i musei e i cittadini.
Il grand tour musei 2025: un percorso tra arte, natura e tradizione
L’evento si apre il 16 maggio e si sviluppa in un viaggio culturale che abbraccia più di centoquaranta appuntamenti. I 95 luoghi coinvolti rappresentano un panorama variegato, fatto di musei, archivi e spazi espositivi che custodiscono testimonianze storiche e artistiche importanti. La rete copre l’intera regione ed estende la sua influenza su 72 comuni nelle cinque province delle Marche.
La manifestazione offre esperienze diversificate che includono visite guidate illuminate da lanterne, percorsi enogastronomici alla scoperta di sapori tipici, spettacoli tradizionali di musica e danza, oltre a iniziative ludiche come le escape room basate su storie locali. Al centro ci sono anche riflessioni riguardo temi ambientali come la biodiversità e la sostenibilità. Si uniscono poi esposizioni fotografiche, laboratori artigianali e scientifici, conferenze sull’arte, e osservazioni astronomiche dedicate alle stelle e costellazioni.
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Il valore della partecipazione attiva
“Il Grand Tour Musei vuole stimolare un rapporto attivo tra cittadini e patrimonio culturale, rendendo l’esperienza museale dinamica e coinvolgente,” sottolineano gli organizzatori.
La notte dei musei e la giornata internazionale: temi e appuntamenti di rilievo
Tra i momenti principali del fine settimana culturale spiccano la Notte dei Musei, prevista per sabato 17 maggio, e la Giornata Internazionale dei Musei, che si terrà domenica 18. Il tema scelto per questa edizione è “Il futuro dei musei nelle comunità in rapida trasformazione”. L’iniziativa punta a far riflettere su come i musei evolvano per restare rilevanti in tempi di cambiamento sociale, ambientale e tecnologico.
Questi eventi propongono al pubblico visite notturne, incontri e iniziative pensate per incentivare la partecipazione attiva e il dialogo tra visitatori e operatori culturali. Le numerose attività si svolgono all’interno dei musei e nei borghi storici, con l’obiettivo di stimolare interesse e coinvolgimento delle comunità locali.
Un dialogo tra passato e presente
“I musei sono luoghi che raccontano la storia ma anche finestre sul futuro, capaci di adattarsi e rispondere alle sfide contemporanee,” afferma un curatore locale.
L’approccio dei musei marchigiani verso nuove funzioni culturali e sociali
L’assessora regionale alla cultura, Chiara Biondi, ha sottolineato come questa edizione del Grand Tour Musei si concentri sul ruolo dei musei come spazi educativi e di crescita personale. In un’epoca contraddistinta da rapidi mutamenti sociali e ambientali, i musei possono diventare catalizzatori di cambiamento, adottando nuovi metodi di gestione e proponendo attività che rispondano alle esigenze contemporanee dei visitatori.
L’obiettivo è spostare l’attenzione dai musei intesi solo come luoghi di conservazione verso spazi di confronto e dialogo. L’idea è favorire un’esperienza che incoraggi apprendimento e benessere collettivo, coinvolgendo tutte le fasce d’età e promuovendo un avvicinamento più inclusivo e partecipativo al patrimonio culturale.
Fondazione marche cultura: percorsi sensoriali e sostenibilità ambientale
Il presidente di Fondazione Marche Cultura, Andrea Agostini, ha evidenziato la rilevanza della Notte dei Musei come momento di innovazione nel modo di vivere gli spazi museali. Gli istituti protagonisti si presenteranno con un approccio innovativo, con percorsi che coinvolgono tutti i sensi e mettono in campo nuove tecniche di fruizione.
Questa modalità, oltre a rendere più coinvolgente la visita, spinge a riflettere sul ruolo dei musei nel promuovere la sostenibilità e il benessere. Il legame con questi temi diventa sempre più centrale, soprattutto alla luce dei cambiamenti climatici in atto, invitando a una gestione culturale che tenga conto degli impatti ambientali e sociali, e ad un rapporto più responsabile con il territorio.