Musə al teatro di san carlo, rassegna estiva dedicata alle voci femminili contro la violenza di genere

Musə al teatro di san carlo, rassegna estiva dedicata alle voci femminili contro la violenza di genere

La fondazione Teatro di San Carlo di Napoli presenta Musə, rassegna estiva dedicata alle artiste donne che unisce musica, reading e arte contro la violenza di genere, con il coro femminile e installazioni simboliche.
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La fondazione Teatro di San Carlo di Napoli presenta *musə*, una rassegna estiva dedicata alla scena artistica femminile che unisce musica, parole e arte per denunciare e riflettere sulla violenza di genere, con protagoniste giovani e affermate artiste e iniziative multidisciplinari contro il femminicidio. - Gaeta.it

La fondazione teatro di san carlo di napoli presenta musə, la prima rassegna estiva che mette al centro la scena artistica femminile. Da giugno a luglio 2025, ogni settimana, sul palco della terrazza del teatro, musica, parole e arte si intrecciano per raccontare un impegno civile contro il femminicidio e la violenza sulle donne. Appuntamenti alle 20:30 con protagoniste giovani artiste e voci affermate, in un ciclo che unisce spettacolo e riflessione.

Il coro femminile del teatro di san carlo tra musica e impegno

Ad aprire e chiudere il ciclo di appuntamenti sarà il coro femminile del teatro di san carlo. Questo ensemble ha scelto di partecipare al progetto con una duplice funzione simbolica e artistica. Il coro, diretto da stefania rinaldi e accompagnato al pianoforte da vincenzo caruso, esprime così il coinvolgimento diretto dell’istituzione nella lotta contro la violenza. La loro presenza segna un legame forte tra la tradizione musicale del teatro e le questioni sociali contemporanee.

Il debutto è previsto per venerdì 6 giugno, mentre la chiusura avverrà giovedì 24 luglio, con brani scelti per comunicare forza, dolore e speranza. I momenti corali arricchiscono il programma con armonie e sonorità capaci di amplificare il messaggio della rassegna, mettendo in scena la sensibilità e il talento delle interpreti. L’adesione del coro rappresenta anche un invito alla commemorazione attraverso la bellezza e la memoria sonora, elementi insostituibili per mantenere viva l’attenzione verso il tema.

La rassegna musə e il suo messaggio sociale

Musə – voci di donne contro il silenzio nasce con l’obiettivo di trasformare l’arte in una forma di denuncia e memoria. Il titolo sottolinea proprio questo: dare voce a chi non può più parlare, portando storie di sofferenza e resistenza contro la violenza di genere. La scelta della terrazza del teatro come location, inoltre, crea uno spazio intimo ma aperto, dove ogni evento diventa un momento di aggregazione e confronto. L’orario serale, alle 20:30, favorisce la partecipazione di un pubblico attento e pronto a riflettere sul tema.

La rassegna si propone come uno strumento di impegno civile e culturale, non solo attraverso la musica ma anche con iniziative multidisciplinari. Il teatro si fa così custode di un messaggio urgente: la necessità di promuovere consapevolezza e memoria intorno al fenomeno della violenza contro le donne. In questo contesto, l’arte diventa mezzo per elaborare un dolore collettivo e trasformarlo in azione e comunità.

Protagoniste e programmazione: giovani e affermate artiste

Musə offre un palcoscenico a una variegata schiera di artiste, dagli esordi promettenti alle figure consolidate della musica italiana. Le ragazze under 30, cresciute tra i laboratori di officine san carlo, condividono gli spazi con interpreti di fama nazionale e internazionale. Questo scambio generazionale rafforza la trama della rassegna, che si muove nell’ambito di una staffetta artistica.

Nel calendario figurano nomi come altea e ginevra , simona molinari , anna castiglia e alice , giulia mei e greta zuccoli , meg ed emanuela cappello, presentata dal collettivo allert’ comedy . Ogni artista porta un contributo musicale inedito o consolidato, spaziando dal canto lirico al pop contemporaneo. Questa scelta permette di affrontare il tema da punti di vista differenti, senza rinunciare alla qualità artistica.

Questi appuntamenti non si limitano alla musica, ma si intrecciano con momenti di lettura e testimonianze che danno profondità ai contenuti proposti.

Reading e testimonianze contro la violenza di genere

In ogni serata, al centro ci sono anche reading e parole sul tema della violenza di genere. Attraverso letture e testimonianze, il dolore di molte donne viene reso pubblico e condiviso. Il linguaggio delle parole alimenta la riflessione e costruisce uno spazio di dialogo all’interno della rassegna. Personaggi noti come antonella romano , la procuratrice per i minori di napoli patrizia imperato , cristina donadio , almerinda padricelli e mariangela d’abbraccio si alternano sul palco per raccontare esperienze e impegni diversi.

Altri interventi importanti arrivano da antonella stefanucci , giovanna tinaro e marisa laurito . Le testimonianze diventano strumenti concreti per dare parola al silenzio forzato che molte vittime portano dentro. I reading non solo accompagnano la musica ma servono a trasformare la sofferenza in una comunità di ascolto e partecipazione.

L’installazione “scarpe rosse” e il valore simbolico

Tra i simboli visuali di musə spicca l’installazione “scarpe rosse” firmata dall’artista antonella romano. Queste calzature in fil di ferro, leggere ma scolpite in forme spettrali, vogliono denunciare la sottrazione della vita e della libertà alle donne vittime di violenza. L’opera è posta in modo da essere parte integrante dell’esperienza del pubblico per tutta la durata della rassegna, stabilendo un forte legame tra arte visiva e performativa.

Il messaggio che le scarpe trasmettono è immediato: la testimonianza delle donne desaparecidas, il vuoto che lasciano dietro di sé, l’urgenza di riconoscere e combattere questa piaga sociale. L’installazione diventa così un monito permanente, visibile e tangibile, a ricordare che dietro ogni cifra statistica si nasconde una storia che merita attenzione e rispetto.

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