L’ultima parte di agosto 2025 propone in Italia una serie di mostre dedicate a figure e temi artistici di rilievo. Si spazia dalla fotografia sperimentale di Antonio D’Agostino alla figura di Casanova, fino a un’esposizione che indaga il rapporto tra cinema e immagine statica, senza dimenticare eventi di arte pubblica e festival fotografici in diverse città. Ecco i dettagli delle principali iniziative in programma.
Antonio D’Agostino e il movimento Fluxus: una mostra a Rimini tra fotografie e video degli anni ’70
Dal 30 agosto al 30 settembre 2025 Palazzo del Fulgor a Rimini ospita “Antonio D’Agostino. Immagini Fluxus – Fotografie degli anni ’70”, dedicata al fotografo e artista sperimentale Antonio D’Agostino, scomparso quest’anno. Curata da Carmelita Brunetti con Marco Leonetti, la rassegna approfondisce il lavoro dell’artista che ha documentato momenti chiave del movimento Fluxus, nato negli Stati Uniti negli anni ’50 e noto per performance e happening che hanno segnato l’arte contemporanea.
L’esposizione presenta circa 40 fotografie in bianco e nero di varie dimensioni, scattate negli anni ’70. Le immagini ritraggono figure come Nam June Paik, Charlotte Moorman, Giuseppe Chiari, Takako Saito e altri protagonisti del movimento, catturando l’energia di Fluxus. Accanto alle fotografie, il percorso include video delle performance degli anni ’60, che mostrano la natura partecipativa degli eventi.
Il Palazzo del Fulgor, sede della mostra e parte del Fellini Museum, rappresenta un punto di riferimento culturale a Rimini. Qui la fotografia di D’Agostino si inserisce in un contesto che unisce memoria storica e attenzione alle forme contemporanee, offrendo uno sguardo autentico su quel periodo artistico. La mostra crea un collegamento tra il passato sperimentale e l’interesse attuale per le radici di alcuni linguaggi espressivi.
Arte condivisa a Bari tra balconi e strade con “Il Mattino ha Lory in bocca”
A Bari, dal 24 al 31 agosto, si svolge la quarta edizione di “Il mattino ha Lory in bocca”, progetto curato da Francesco Paolo Del Re. L’iniziativa si distingue per il carattere urbano e diffuso: 60 artisti espongono le proprie opere sulle facciate e balconi della zona della Madonnella, lungo le vie Dalmazia e Spalato.
L’arte si presenta al pubblico in modo insolito, invitando i passanti a osservarla con il capo all’insù durante tutta la giornata, in un dialogo diretto con lo spazio urbano e la vita quotidiana. La disponibilità continua delle opere propone una modalità di fruizione più libera e partecipata rispetto a una mostra tradizionale.
Questa forma di arte relazionale coinvolge residenti e visitatori in un percorso che amplia gli spazi espositivi, trasformando strade e ambienti abitati in luoghi di espressione e osservazione. Il progetto sottolinea il ruolo pubblico dell’arte, che si appropria dei quartieri per interagire con la comunità.
Casanova tra storia, arte e cinema: la mostra a Venezia per i 300 anni dalla nascita
Il Museo di Palazzo Mocenigo a Venezia ospita dal 29 agosto al 2 novembre 2025 la mostra “Casanova 1725-2025: l’eredità di un mito tra storia, arte e cinema”. Allestita per il tricentenario della nascita di Giacomo Casanova, l’esposizione ricostruisce il personaggio attraverso documenti storici, opere d’arte e riferimenti cinematografici.
Una parte significativa è costituita dai materiali del casanovista Aldo Ravà, conservati nella Biblioteca Correr, che offrono un quadro documentale sul vero Casanova. Sul versante artistico, sono esposti dipinti e opere dell’epoca, tra cui un ritratto attribuito a Pietro Longhi che restituisce un’immagine vicina all’originale.
L’omaggio al cinema si concentra sul film “Casanova” del 1976 diretto da Federico Fellini. La mostra presenta bozzetti di scenografie, disegni di costumi di Danilo Donati e pezzi originali della sartoria teatrale Farani, custode degli abiti utilizzati nel film. I visitatori possono così apprezzare la costruzione visiva del mito attraverso il linguaggio del grande schermo e l’arte applicata al costume.
La rassegna offre un intreccio di linguaggi e prospettive storiche, artistiche e cinematografiche, che indagano Casanova non solo come mito letterario ma come presenza culturale capace di attraversare epoche diverse.
Il rapporto tra immagine statica e cinema alla mostra “Static Cinema” di Venezia
Sempre a Venezia, in concomitanza con la Mostra del Cinema, dal 29 agosto al 24 settembre 2025 negli spazi di Crea – Cantieri del Contemporaneo si tiene “Static Cinema”. Curata dall’artista e fotografa Danila Tkachenko insieme a Slavica Veselinović e promossa dall’associazione Art-Icon, l’esposizione coinvolge oltre 160 artisti internazionali.
Tra i protagonisti figurano Jon Rafman, Antoine d’Agata, Roger Ballen, Lars von Trier, Mark Seliger e Graziano Arici, che esplorano il confine tra movimento e immagine statica, mettendo in discussione la percezione tradizionale del tempo e del racconto visivo. Le opere propongono una narrazione che unisce fotografia e cinema, sfidando le categorie artistiche convenzionali.
Il progetto si inserisce in un contesto ricco di eventi legati al cinema, offrendo un punto di vista alternativo che valorizza anche la fotografia come elemento narrante. “Static Cinema” diventa così uno spazio di confronto tra linguaggi, che richiama l’attenzione su come il tempo può essere rappresentato e percepito attraverso forme visive articolate.
Ragusa Foto Festival 2025: un festival diffuso nel cuore storico della città
A Ragusa, dal 28 agosto, si svolge la tredicesima edizione del Ragusa Foto Festival. Ideato e diretto da Stefania Paxhia, il festival sviluppa il tema “Oltre l’apparenza” con la direzione artistica di Massimo Siragusa. L’evento presenta i lavori di fotografi come Jessica Backhaus, Stefano De Luigi, Charles Fréger, Maria Lax, Maud Rallière, Alessia Rollo, Johannes Seyerlein e Cristina Vatielli.
La città si trasforma in una galleria diffusa, con mostre collocate in luoghi emblematici di Ibla, il quartiere antico di Ragusa. Spazi come Palazzo Cosentini, Palazzo La Rocca e l’Auditorium San Vincenzo Ferreri ospitano le esposizioni, mentre aree pubbliche come il Giardino Ibleo si integrano nel percorso.
L’uso dello spazio urbano come cornice per la fotografia crea un dialogo diretto tra opera e contesto, tra arte e vita quotidiana. Il festival amplifica la presenza della fotografia come forma di racconto visivo che coinvolge spazi e persone, dando nuova luce ad angoli storici attraverso sguardi contemporanei.
Le iniziative in programma per le ultime settimane di agosto 2025 offrono un panorama culturale ricco e variegato, che coinvolge fotografia, arte sperimentale, storia e cinema in diverse città italiane. Dalla sperimentazione di Antonio D’Agostino alle proposte di Venezia e Ragusa, il pubblico può attraversare linguaggi e temi diversi, con mostre e festival capaci di valorizzare immagini e narrazioni profonde.