Morto un lavoratore di 64 anni per caduta dall’alto all’aeroporto di fiumicino: indagini in corso

Morto un lavoratore di 64 anni per caduta dall’alto all’aeroporto di fiumicino: indagini in corso

Un uomo di 64 anni muore cadendo dal tetto di un’officina all’aeroporto di Fiumicino; la Cgil di Roma e Lazio denuncia le criticità nella sicurezza degli appalti e subappalti nel settore.
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Un uomo di 64 anni è morto cadendo dal tetto di un’officina all’aeroporto di Fiumicino durante lavori in subappalto, riaccendendo il dibattito sulle carenze di sicurezza nei cantieri e la responsabilità delle aziende committenti. - Gaeta.it

Un uomo di 64 anni ha perso la vita mentre lavorava sul tetto di un’officina all’interno dell’aeroporto di fiumicino, roma. L’incidente, avvenuto nelle prime ore della giornata, vede coinvolto un dipendente impiegato in subappalto. I dettagli sull’accaduto restano ancora da chiarire, in particolare le cause precise della caduta. La vicenda ha acceso nuovamente i riflettori sulle condizioni di sicurezza nei cantieri e nelle aree di lavoro ad alto rischio.

I dettagli dell’incidente sul lavoro a fiumicino

Il lavoratore stava operando sul tetto di una struttura interna all’aeroporto quando è precipitato da un’altezza rilevante. Sul posto sono intervenuti i soccorritori, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare. La vittima era impiegata da una ditta in subappalto, aspetto che porta a interrogarsi sulle reali condizioni di sicurezza in queste situazioni, spesso gestite senza un controllo diretto della committenza principale. Al momento le autorità competenti stanno svolgendo accertamenti per ricostruire la dinamica precisa della caduta e verificare se fossero stati adottati correttamente i dispositivi anticaduta obbligatori per legge.

La posizione della cgil di roma e lazio

La federazione sindacale Cgil di roma e del lazio ha espresso il proprio cordoglio per la perdita, chiedendo chiarezza immediata sulle circostanze del fatto. Il sindacato ha sottolineato l’importanza del rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro, soprattutto laddove le attività si svolgono in appalti e subappalti, dove spesso si registrano falle nella tutela dei lavoratori.

Le criticità del sistema appalti e subappalti nelle condizioni di sicurezza

L’incidente di fiumicino non è un caso isolato, ma rappresenta l’ennesima prova delle difficoltà legate alla sicurezza nel sistema degli appalti e subappalti in italia. Le condizioni di lavoro in questo tipo di contratti spesso non garantiscono controlli rigorosi né responsabilità chiare. I dispositivi anticaduta, pensati per evitare incidenti mortali come questo, possono risultare assenti o mal utilizzati, mettendo in serio pericolo l’incolumità degli operai.

La responsabilità delle aziende committenti secondo la cgil

La Cgil chiama in causa le aziende committenti, invitandole a farsi carico della sicurezza nei cantieri che appaltano ad altre società. È necessario modificare le regole della filiera degli appalti per introdurre maggiori controlli e responsabilità, soprattutto verso la tutela della salute dei lavoratori. Nonostante le normative nazionali definiscano obblighi precisi in materia di sicurezza, la realtà resta spesso differente, con ritardi nelle verifiche e poca trasparenza.

L’aumento degli incidenti correlati al settore appalti fa emergere la necessità di interventi più severi da parte degli enti pubblici e delle autorità competenti. Il rispetto delle norme deve trasformarsi in prassi quotidiana, e non in eccezione, se si vuole contenere una strage che ancora continua.

Dati sugli infortuni sul lavoro nel lazio e il ruolo delle istituzioni

Nei primi cinque mesi del 2025, nel lazio sono stati registrati 17.925 infortuni denunciati, con un aumento del 3,75% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tra questi, 29 incidenti hanno avuto esito mortale, un numero che anche solo nei primi mesi supera i report ufficiali degli anni passati.

Questi dati confermano il quadro preoccupante della sicurezza nei luoghi di lavoro, e offrono un campanello d’allarme per le istituzioni sanitarie e gli organismi di vigilanza. Le indagini sull’incidente di fiumicino rappresentano una risposta dovuta alla tragedia, che si inserisce in un contesto nazionale caratterizzato da frequenti episodi mortali in diversi ambiti produttivi.

La collaborazione tra enti e sindacati per evitare nuovi incidenti

Le aziende e le istituzioni devono collaborare con sindacati e forze dell’ordine per prevenire eventi simili, approntando protocolli più rigidi di controllo e formazione. L’applicazione delle norme, in particolare nei casi di appalti, richiede il coinvolgimento diretto di tutti i soggetti, dall’impresa appaltatrice alla committenza, fino alle autorità competenti. Solo così si possono evitare incidenti evitabili e salvare vite umane.

Le autorità stanno seguendo con attenzione l’evoluzione delle indagini, mentre la comunità locale resta scossa da questa nuova morte sul lavoro. Il caso di fiumicino riporta al centro il problema della sicurezza nelle grandi opere e strutture pubbliche, dove la gestione di molte attività in subappalto rende più complessi i controlli.

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