morto a viverone dopo un incidente alla provinciale 228: dolore per la perdita di giorgio cillo

morto a viverone dopo un incidente alla provinciale 228: dolore per la perdita di giorgio cillo

Un uomo di 77 anni, Giorgio Cillo, noto commerciante di Viverone, muore dopo essere stato investito da un’auto all’incrocio di Piverone sulla SP228; le autorità indagano sulla dinamica dell’incidente.
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Un uomo di 77 anni è morto dopo essere stato investito da un'auto all'incrocio di Piverone sulla SP228; le autorità indagano sulla dinamica dell'incidente in una zona nota per la pericolosità stradale. - Gaeta.it

Una tragedia si è consumata martedì pomeriggio lungo la strada provinciale 228, all’incrocio di Piverone, dove un uomo di 77 anni è stato investito mentre tornava da una passeggiata nei boschi di Andrate. L’uomo, noto commerciante in pensione di Viverone, era in sella alla sua Vespa quando un’auto con a bordo un gruppo di giovani lo ha travolto. Nonostante i tentativi di salvarlo, si è spento il giorno dopo in ospedale. La comunità locale si stringe attorno alla sua famiglia, mentre le forze dell’ordine indagano per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.

I dettagli dell’incidente all’incrocio di piverone sulla sp228

La tragedia è avvenuta nel pomeriggio di martedì 6 maggio 2025, all’altezza di un incrocio regolato da semaforo lungo la SP228, una strada molto frequentata che collega diverse località dell’alto Eporediese con la zona del lago di Viverone. Giorgio Cillo, 77 anni, stava tornando da una mattinata dedicata alla raccolta di funghi nei boschi di Andrate. Era a bordo della sua Vespa, mezzo che utilizzava spesso per muoversi in modo tranquillo e sicuro.

La dinamica dell’incidente

Secondo le prime ricostruzioni, Cillo avrebbe attraversato l’incrocio mentre il semaforo mostrava il verde per lui. È stato allora che un’auto, con a bordo alcuni giovani reduci da una giornata in piscina, lo ha urtato violentemente. I colpi hanno fatto cadere l’anziano sull’asfalto. L’urgenza dell’intervento medico è stata immediata: sul posto è arrivato anche un elisoccorso che ha trasportato Cillo al Cto di Torino, dove è stato ricoverato in condizioni gravissime. Nonostante le cure, l’uomo è morto nella serata di mercoledì, dopo un giorno di agonia.

I carabinieri della compagnia di Ivrea stanno verificando la dinamica esatta dell’incidente. Stanno raccogliendo testimonianze e analizzando i rilievi per capire se siano stati rispettati i tempi del semaforo e le norme stradali. Al momento, non sono stati specificati elementi sulla possibile responsabilità dell’autista. L’incrocio dove è successo lo scontro è noto da tempo come un punto critico, soprattutto nei mesi caldi quando il traffico aumenta notevolmente verso il lago e le località limitrofe.

La vita di giorgio cillo tra commercio, pesca e impegno comunitario

Giorgio Cillo era una persona conosciuta e apprezzata nella comunità di Viverone. Dopo aver concluso la sua attività commerciale, si era dedicato a una passione radicata: la pesca. Le sponde del lago rappresentavano per lui un luogo fondamentale per trascorrere il tempo e mantenere viva una tradizione locale. Collaborava spesso con il Comune nella gestione delle autorizzazioni e nel monitoraggio della piscicoltura nella zona, ruolo che portava avanti con costanza e attenzione.

Un punto di riferimento per viverone

Il suo impegno non si limitava alla pesca. Era considerato un punto di riferimento per molti abitanti di Viverone, che lo definivano “il pescatore gentile” per la sua disponibilità e il carattere affabile. Passava molte ore all’aperto, muovendosi spesso da solo in Vespa, mezzo con cui amava circolare nei dintorni del lago. Questa abitudine lo metteva in contatto con diverse persone e situazioni, elemento che lo rendeva parte integrante del tessuto sociale.

Nel paese, la sua figura era legata anche a diverse iniziative di volontariato. Molti ricordano una persona sempre pronta a dare una mano, con una parola di conforto o un gesto di solidarietà verso i più bisognosi. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto non solo per la famiglia, ma per tutta la comunità di Viverone, che si prepara a ricordarlo anche attraverso i funerali, evento che richiamerà amici e conoscenti per un ultimo saluto.

La sicurezza della sp228 sotto i riflettori dopo l’incidente fatale

L’incidente che ha provocato la morte di Giorgio Cillo ha riportato all’attenzione pubblica la questione della sicurezza stradale lungo la SP228. Questa arteria è molto trafficata, soprattutto nei periodi primaverili ed estivi, quando residenti e turisti raggiungono il lago di Viverone e le aree limitrofe per attività all’aria aperta e sport acquatici.

Un punto critico noto alle autorità

In particolare l’incrocio di Piverone, regolato da semaforo, è già stato indicato in passato come un punto pericoloso, dove si sono verificati diversi incidenti, spesso causati dal non rispetto del segnale o da distrazioni. Le associazioni locali e diversi cittadini avevano più volte chiesto interventi per aumentare la sicurezza, suggerendo l’installazione di sistemi di segnalazione più visibili o soluzioni alternative per migliorare la circolazione.

Le forze dell’ordine attendono i risultati ufficiali dei rilievi tecnici per stabilire le cause precise dello scontro. Si dovrà verificare se sono state rispettate tutte le norme dal guidatore e dal ciclomotorista, e se la segnaletica ha garantito condizioni adeguate di visibilità e sicurezza. Questa tragedia apre un nuovo capitolo di riflessione sulle condizioni delle strade provinciali della zona, che spesso si trovano al centro di criticità legate al flusso veicolare crescente e alla carenza di infrastrutture adeguate.

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