Monza sostituisce tutor con legami all’estrema destra nelle attività di supporto alla polizia locale

Monza sostituisce tutor con legami all’estrema destra nelle attività di supporto alla polizia locale

Il comune di Monza sostituisce gli street tutor con simboli nazifascisti sui profili social, garantendo neutralità e sicurezza nelle aree sensibili in collaborazione con la polizia locale.
Monza Sostituisce Tutor Con Le Monza Sostituisce Tutor Con Le
Il Comune di Monza sostituisce alcuni street tutor legati all’estrema destra, dopo la scoperta di simboli nazifascisti sui loro profili social, per garantire neutralità e sicurezza nel progetto di supporto alla polizia locale. - Gaeta.it

La città di Monza ha deciso di sostituire alcune figure chiamate “street tutor“, inserite per affiancare la polizia locale in osservazione delle aree più sensibili del territorio. La decisione nasce da un’indagine sui profili social di otto tutor, dove sarebbero stati individuati simboli nazifascisti attribuibili ad alcuni di loro. Il comune ha chiesto l’intervento della società che ha fornito il personale, ottenendo la sostituzione di questi soggetti con altre persone.

L’introduzione degli street tutor a monza e le criticità emerse

Il progetto degli street tutor è stato avviato dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Paolo Pilotto, esponente del PD, con l’intento di creare una presenza più diretta e di supporto in alcune zone considerate “calde” della città. Questi tutor agiscono in stretta collaborazione con la polizia locale, osservando e segnalando comportamenti che possono destare preoccupazioni per la sicurezza o l’ordine pubblico.

L’iniziativa tuttavia è stata subito oggetto di contestazioni. Da parte di gruppi politici, come Lab Monza, formazione di sinistra presente nella maggioranza, sono state avanzate richieste di sospensione o annullamento del progetto. Il motivo risiede proprio nella composizione del gruppo di tutor selezionati. All’interno degli otto tutor entrati in servizio, alcuni risultavano avere posizioni politiche vicine all’estrema destra, riscontrate soprattutto tramite simboli di natura nazifascista presenti sui loro profili social. Questo ha alimentato dubbi riguardo all’effettiva imparzialità e correttezza del loro ruolo sul territorio.

La reazione del comune di monza e la sostituzione dei tutor identificati

Al sorgere di queste polemiche, il comune di Monza ha agito rapidamente. È stata inviata una richiesta formale alla società incaricata del reclutamento di rimuovere i tutor i cui profili non rispettavano i requisiti di correttezza e neutralità richiesti dal progetto. La società ha accolto la richiesta e ha proceduto alla sostituzione immediata di quei soggetti.

L’amministrazione ha comunicato ufficialmente che “le prime persone assegnate al progetto dalla società affidataria dell’incarico sono state rimpiazzate in quanto i loro profili personali risultavano non conformi agli obiettivi del progetto”. Questa nota chiarisce che la selezione iniziale non ha considerato ogni aspetto del passato o della presenza online dei tutor, ma che il problema è stato risolto appena emerso.

Questo intervento dimostra una volontà chiara di mantenere una linea netta contro ogni forma di fascismo o estremismo, soprattutto quando si parla di figure che presidiano le aree pubbliche e collaborano con le forze dell’ordine. L’attenzione social e da parte dell’opinione pubblica ha spinto quindi a un controllo più rigoroso nella scelta dei profili da inserire nel progetto degli street tutor.

Il ruolo e le funzioni specifiche degli street tutor a monza

Gli street tutor nascono dall’esigenza di integrare l’attività della polizia locale, offrendo un controllo più capillare e continuo in quartieri ritenuti più vulnerabili a episodi di degrado o disordine. Hanno il compito di osservare, segnalare e intervenire in modo preventivo per scongiurare situazioni pericolose o problematiche.

Questa figura si muove soprattutto in contesti urbani più complessi, dove la presenza delle forze dell’ordine non è sempre immediata o continuativa. I tutor lavorano a stretto contatto con la polizia locale e rappresentano un ulteriore strumento di monitoraggio sociale, con lo scopo di coinvolgere la comunità e offrire un sistema di sicurezza più accessibile e vicino ai cittadini.

Il progetto nasce quindi con intenti di prevenzione e controllo, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita in città. Per questo motivo è essenziale che chi ricopre il ruolo mantenga una condotta neutra e rispettosa, senza inclinazioni politiche particolari che possano compromettere la fiducia dei cittadini o alterare la gestione delle aree osservate. Il recente episodio ha messo in luce, proprio su questo punto, la necessità di una verifica più rigorosa in fase di selezione.

La reazione politica e le polemiche attorno al progetto street tutor

Il progetto street tutor ha sollevato un dibattito significativo nell’ambito politico cittadino. La lista Lab Monza, componente di maggioranza ma espressione della sinistra più critica, ha messo in dubbio l’opportunità e la modalità con cui sono stati selezionati i tutor. Hanno avanzato richieste per bloccare il progetto, ritenendo che alcune scelte rischiassero di favorire soggetti con posizioni contrarie ai valori democratici.

Le contestazioni si sono concentrati soprattutto su aspetti legati al controllo sociale, al rischio che figure legate ad ambienti estremisti potessero esercitare un’influenza negativa nelle zone più delicate della città. Una presenza qualificata e coerente è stata indicata come imprescindibile per la riuscita dell’iniziativa.

Da parte dell’amministrazione è arrivata una risposta pronta, che ha portato rapidamente alla rimozione degli elementi problematici evitando che la polemica si ingrossasse oltre i limiti accettabili. È quindi evidente come il tema degli street tutor sollevi questioni sensibili e la necessità di mantenere un equilibrio tra sicurezza, rispetto dei diritti e garanzia di neutralità politica delle persone coinvolte.

Il cambiamento deciso dal comune appare un tentativo di dimostrare attenzione verso queste istanze, lavorando per recuperare la fiducia di una parte della cittadinanza più critica verso il progetto.


L’episodio di Monza evidenzia la delicatezza nel gestire progetti di vicinato e sicurezza integrata in contesti urbani complessi. La presenza di simboli e posizioni politiche sull’estrema destra tra chi avrebbe dovuto presidiare alcune zone cittadini ha scatenato la richiesta immediata di sostituzioni. Sarà interessante seguire gli sviluppi e il processo di selezione più stretto che l’amministrazione intende mettere in atto per garantire standard più coerenti con le finalità di tutela e collaborazione sociale.

Change privacy settings
×