Il Montelago Celtic Festival torna ad agosto con un programma che unisce letteratura, cultura e riflessione sul viaggio. Dal 6 al 9 agosto 2025, la Tenda Tolkien diventa punto di incontro per autori e lettori, offrendo uno spazio dedicato alla narrazione e al confronto intorno al tema “The Art of Traveling”. L’evento si propone di esplorare il viaggio non solo come spostamento fisico, ma come esperienza creativa e riscoperta personale.
La tenda tolkien come cuore culturale del festival
Nel corso dell’edizione 2025, la Tenda Tolkien si conferma luogo centrale per discussioni che intrecciano letteratura fantastica, pensiero contemporaneo e cultura popolare. La scelta del tema “The Art of Traveling” invita a considerare il viaggio come un gesto che supera la mera mobilità, trasformandosi in fuga concentrata, tensione creativa e scoperta di sé.
Autori e protagonisti
Autori e autrici provenienti da diversi ambiti si alternano per offrire letture e analisi a più livelli. Spicca la partecipazione di Laura Imai Messina, scrittrice di fama internazionale, che presenta il suo ultimo romanzo “Tutti gli indirizzi perduti”. Il suo intervento, svolto in dialogo con Loredana Lipperini, nota critico letteraria, affronta il rapporto tra luoghi, memoria e identità lungo l’asse del viaggio interiore.
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Accanto a lei, Viola Di Grado si sofferma sul femminile e sul mito attraverso il suo romanzo recente “Celeno l’oscura”. Le sue riflessioni puntano a ricontestualizzare figure femminili nella narrativa contemporanea, esplorando l’immaginario legato alle radici culturali e mitologiche.
Silvia Ballestra propone invece una rivisitazione dell’immaginario popolare, concentrandosi sui fratelli Grimm come custodi di un patrimonio fiabesco che parla di viaggi iniziatici e metamorfosi. Il suo testo “Una notte nella casa delle fiabe” diventa base per un’indagine su come queste storie continuino a dialogare con la modernità.
Luigi serafini e la scrittura come arte visionaria, con un focus sul codex seraphinianus
Il festival accoglie anche personalità come Luigi Serafini, l’autore del “Codex Seraphinianus”, libro celebre per le sue illustrazioni enigmatiche e la scrittura immaginaria. Serafini tiene una lezione che indaga la scrittura oltre la parola, promuovendo una visualità inattesa, quasi onirica.
Il suo intervento punta a porre l’attenzione sullo spazio creativo della pagina, dove l’arte grafica si intreccia con il linguaggio, producendo un’opera dove il segno diventa forma di viaggio mentale e visivo.
Altri contributi rilevanti arrivano da Erika Maderna e Paolo Nardi. Maderna conduce un percorso tra erbe e archetipi femminili, ricostruendo un legame profondo tra natura e immaginario mitologico. Nardi parla invece del viaggio nel mondo tolkieniano, con particolare attenzione al cammino di Bilbo come esperienza d’iniziazione e cambiamento.
Giochi e immaginazione
Andrea Angiolino attiva il confronto su viaggio e gioco, analizzando mappe, regole e immaginazione che si intrecciano nel processo ludico. Federico Ercole porta invece il pubblico nel mondo videoludico, con riflessioni sulle radici norrene dell’universo fantastico.
La rassegna cinematografica e le proiezioni nella tenda tolkien
Quando cala il buio, la Tenda Tolkien ospita MOViEMENT – The Art of Traveling, rassegna cinema incentrata su spostamenti reali e metaforici. Quattro lungometraggi si succedono per accompagnare lo spettatore in una scoperta di itinerari vari, dalla ricerca dell’identità alla ribellione sociale.
Il cartellone parte il 6 agosto con “This Must Be the Place” di Paolo Sorrentino che affronta il viaggio di un uomo ormai in pensione alla ricerca di sé. Il 7 agosto scorre con “Nomad – In cammino con Bruce Chatwin” diretto da Werner Herzog, documentario che segue il pellegrinaggio dello scrittore in diverse regioni remote.
Il 8 agosto porta sullo schermo “Thelma & Louise” di Ridley Scott, film simbolo della fuga e della libertà femminile. L’ultimo appuntamento, il 9 agosto, è con “La storia infinita” di Wolfgang Petersen, un classico che mescola realtà e fantasia in un’odissea immaginaria.
The riddle pit e il gioco come narrazione esperienziale
Nel padiglione The Riddle Pit si concentra la componente ludica del festival. Vengono organizzate 57 attività che spaziano da sessioni di giochi di ruolo a tornei, passando per workshop tematici e dimostrazioni. Questo spazio mette in relazione narrazione e gioco, riconoscendo nei meccanismi ludici elementi fondamentali per costruire storie e immaginari collettivi.
I partecipanti possono immergersi in esperienze di gioco diversificate, sperimentare regole e narrazioni condivise, che supportano il dialogo tra culture e generazioni. The Riddle Pit conferma così l’importanza della dimensione ludica come parte integrante della cultura contemporanea legata al Montelago Celtic Festival.