Il presidente di Gksd, kamel ghribi, ha svolto oggi una missione importante a damasco, cuore della Siria, dove ha incontrato i principali rappresentanti del governo siriano. L’obiettivo era discutere delle possibilità di collaborazione nel delicato processo di ricostruzione del Paese, soprattutto in settori chiave come la sanità, l’energia e le infrastrutture. Questo incontro segna un passo avanti nei rapporti tra l’Italia, l’Europa e la Siria, in vista di una futura stabilità territoriale e sociale.
Settori chiave per la ricostruzione: sanità, energia e infrastrutture
La ricostruzione della Siria passa attraverso interventi in settori strategici. Il presidente ghribi ha mostrato interesse particolare per la sanità, l’energia e le infrastrutture, aree in cui il gruppo Gksd ha consolidato tecniche e progetti significativi.
Nel comparto sanitario, si affrontano sfide complesse, a partire dal miglioramento dei servizi ospedalieri fino alla diffusione di tecnologie mediche avanzate. La Siria necessita di un rafforzamento articolato che metta in condizione il sistema sanitario di ritornare a livelli efficienti e sostenibili per la popolazione.
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L’energia rappresenta un altro pilastro cruciale. La ripresa richiede soluzioni stabili e sicure, capaci di garantire l’approvvigionamento costante sia per i cittadini sia per le attività industriali. Gksd ha competenze avanzate in questo settore e punta a sviluppare progetti che introducano sistemi più moderni, efficienti ed eco-compatibili.
Infine, le infrastrutture sono la base per il rilancio di qualunque attività economica e sociale. Strade, reti di comunicazione, sistemi idrici e di gestione dei rifiuti hanno subito gravi danni durante il conflitto. La ricostruzione di questi elementi primari è fondamentale per assicurare una vita normale alle comunità e per aprire spazi a investimenti futuri.
Incontri istituzionali con i vertici siriani a damasco
La giornata del presidente kamel ghribi si è concentrata su incontri con tre figure di spicco del governo siriano. Prima con il presidente Ahmed al sharaa, poi con il ministro degli Esteri Asaad al-shaibani e infine con il ministro della Salute, Mussaab Nizar Alali. Questi colloqui si sono focalizzati su strategie di cooperazione bilaterale in diversi ambiti cruciali.
Durante gli scambi, sono emersi percorsi di collaborazione che prevedono un coinvolgimento diretto del gruppo Gksd, noto per la sua esperienza in servizi avanzati, infrastrutture e sviluppo energetico. Per la Siria, uscita da anni di conflitti e difficoltà, questo approccio rappresenta un’opportunità concreta per costruire un futuro più solido, affidandosi a partner con competenze specifiche maturate a livello europeo e italiano.
La presenza di Gksd in questi incontri non è casuale. La società porta con sé un bagaglio consolidato nel “capacity building” e nella gestione di progetti complessi, elementi essenziali per affiancare un paese in fase di ricostruzione. Al centro del dialogo è rimasta la necessità di intervenire non solo con fondi o iniziative isolate, ma con un piano che coinvolga attivamente strutture pubbliche e imprese private.
Il ruolo dell’italia e dell’europa nel sostegno alla nuova siria
L’interesse italiano ed europeo per la Siria emerge chiaramente negli impegni pubblici e privati. Già in passato, gruppi di imprese hanno mostrato disponibilità per affiancare il paese nelle fasi successive alla guerra. Oggi, la presenza di ghribi testimonia questo legame e amplia la prospettiva verso un partenariato reale.
Le istituzioni europee guardano alla Siria come a un punto strategico di sicurezza regionale. Stabilizzare il Paese è infatti anche un modo per contenere tensioni e flussi migratori. In questo contesto, il contributo di imprese specializzate come Gksd può generare una ricaduta positiva anche sul piano geopolitico.
La collaborazione non si limiterà a progetti pubblici. Sarà decisiva la capacità delle aziende private di importare tecnologie, gestire progetti e formare personale locale. Le imprese italiane in prima linea dovranno saper costruire rapporti solidi con realtà siriane, favorendo uno scambio proficuo anche sotto l’aspetto economico e culturale.
Le dichiarazioni di kamel ghribi: un impegno per il futuro della siria
Kamel ghribi ha descritto l’esperienza a damasco con toni di rispetto verso la storia e la cultura siriana: “La Siria ha una storia millenaria e un popolo che ha dimostrato talento e dedizione, qualità riconosciute in tutto il mondo. Siamo in questa fase per sostenere il processo di ricostruzione”.
Ghribi ha spiegato che il gruppo Gksd si propone come un attore globale, capace di affiancare Paesi “usciti da fasi complesse” attraverso interventi strutturati nell’ambito della governance e dello sviluppo tecnico. Il presidente ha evidenziato come il contributo di Gksd si inserisca in una più ampia cooperazione italiana ed europea.
L’approccio scelto dal gruppo si basa su collaborazioni durature e non su iniziative isolate. L’obiettivo è agire insieme alle autorità e alle imprese locali per ricostruire le capacità del sistema siriano, coniugando esperienza internazionale e realtà specifiche.
Le parole di ghribi affermano un piano chiaro, nel quale si coniugano l’impegno di attori privati con quello di istituzioni e relazioni diplomatiche, per far sì che la Siria possa recuperare un ruolo nella scena internazionale come paese stabile, autosufficiente e sicuro.