Le minoranze del consiglio provinciale di Trento hanno presentato una mozione per impegnare la giunta provinciale a organizzare gli stati generali della salute in Trentino entro l’autunno 2025. L’iniziativa punta a creare un momento pubblico strutturato, dove raccogliere visioni, esperienze e proposte utili alla definizione di una strategia provinciale per la sanità, che sappia rispondere alle sfide di oggi e di domani.
La proposta delle minoranze per una strategia sanitaria condivisa
Il documento presentato dalle minoranze sollecita la giunta provinciale a promuovere un confronto ampio e partecipato tra tutti gli attori coinvolti nel sistema sanitario trentino. L’obiettivo è mettere a fuoco una strategia condivisa e sostenibile, capace di tenere conto di elementi concreti come la gestione delle risorse umane e le esigenze strutturali del territorio. L’operazione si colloca in un quadro di rinnovata attenzione alla salute pubblica, dove il dialogo tra politica e cittadini risulta fondamentale.
Dichiarazioni di francesco valduga
Il consigliere provinciale Francesco Valduga, firmatario della mozione e membro di Campobase, ha sottolineato l’importanza di una direzione politica chiara. A suo avviso, è arrivato il momento in cui l’assessore provinciale alla sanità, Mario Tonina, debba passare dalla fase di ascolto a quella della proposta concreta. Valduga ha evidenziato in modo particolare il problema delle risorse umane in sanità, indicando come imprescindibile la revisione dei contratti di lavoro per evitare che il Trentino perda terreno rispetto ad altre realtà con maggiori margini di contrattazione.
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Attenzione alle risorse umane e revisione dei contratti in sanità
La questione del personale sanitario rappresenta uno dei nodi più delicati per la sanità provinciale. Il consigliere Valduga ha evidenziato che, senza un intervento deciso sui contratti di lavoro, la provincia rischia di restare indietro rispetto ad altre regioni o province, con conseguenze sulla qualità del servizio offerto. Questo aspetto assume particolare rilevanza in un periodo in cui molte figure professionali sono in difficoltà a trovare condizioni adeguate, con ricadute dirette sulla capacità di risposta del sistema sanitario.
Il tema non riguarda solo la quantità, ma anche la qualità e le condizioni professionali del personale. La mozione richiede alla giunta provinciale di confrontarsi con i rappresentanti del settore, per verificare possibili modifiche contrattuali in grado di offrire maggiori tutele e incentivi. Il confronto sul tema potrà incidere anche sulle modalità di reclutamento e sulla programmazione di lungo termine delle assunzioni nelle strutture sanitarie.
Ritardi e scelte sugli ospedali di comunità e i medici di base
Il consigliere provinciale del Partito democratico del Trentino, Paolo Zanella, ha posto l’attenzione su alcuni punti critici dei servizi sanitari, come gli ospedali di comunità e la figura del medico di base. Per quanto riguarda gli ospedali di comunità, ha ricordato che la fase di costruzione delle infrastrutture è in ritardo rispetto ai programmi. Tuttavia, ha sottolineato che la questione più rilevante riguarda il loro assetto interno e la definizione dei servizi e delle professionalità coinvolte.
Le preoccupazioni di paolo zanella
Zanella ha paventato preoccupazioni legate all’accorpamento previsto tra medici di base e guardie mediche. Ha indicato che, vista la particolare condizione del Trentino e i margini di negoziazione con lo stato centrale, sarebbe opportuno pensare a un sistema differente da quello previsto a livello nazionale. Si tratta di una sfida aperta ancora da definire, con impatti diretti sull’organizzazione e sulla qualità dell’assistenza territoriale.
Il ruolo del confronto pubblico nella sanità trentina
Questa mozione si innesta in un contesto dove il confronto pubblico assume un ruolo cruciale. L’idea degli stati generali della salute va nella direzione di coinvolgere attori diversi: professionisti sanitari, cittadini, amministratori, esperti. L’intenzione è quella di costruire un percorso trasparente, in cui emergano proposte concrete da mettere poi in pratica.
La mozione delle minoranze rappresenta un tentativo di imprimere una svolta nella gestione sanitaria provinciale. Il fatto che l’iniziativa arrivi dal consiglio provinciale evidenzia l’attenzione crescente su un tema che tocca direttamente la vita della comunità trentina. Si tratta di un passaggio che potrà definire scelte fondamentali per il futuro prossimo, con ricadute sulle condizioni di cura e sull’organizzazione complessiva del sistema sanitario.