Ministero dell’università stanzia 8,5 milioni per contrastare disagio psicologico e violenza di genere nelle università italiane

Ministero dell’università stanzia 8,5 milioni per contrastare disagio psicologico e violenza di genere nelle università italiane

Il ministero dell’università e della ricerca finanzia con 8,5 milioni di euro il programma Pro-Ben 2025 per contrastare disagio psicologico, dipendenze e violenza di genere in Atenei e istituzioni AFAM.
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Il ministero dell’università e della ricerca finanzia con 8,5 milioni di euro il programma Pro-Ben 2025, volto a sostenere il benessere psicofisico, prevenire dipendenze e violenza di genere tra studenti universitari e AFAM tramite progetti di counseling, orientamento e inclusione. - Gaeta.it

Il ministero dell’università e della ricerca ha attivato un nuovo avviso destinato a finanziare programmi contro il disagio psicologico, le dipendenze e la violenza di genere tra gli studenti universitari. Il bando fa parte del programma Pro-Ben, arrivato alla sua terza edizione, e mette a disposizione complessivamente 8,5 milioni di euro per Atenei e istituzioni AFAM. L’obiettivo è migliorare il benessere psicofisico degli studenti e rafforzare l’inclusione nelle università e negli istituti di alta formazione artistica e musicale.

Finanziamenti e obiettivi del programma pro-ben 2025

Il programma Pro-Ben punta a creare interventi efficaci indirizzati soprattutto a studenti in condizioni di fragilità, coinvolgendo le università e le istituzioni AFAM – quelle dedicate a musica, arte e danza. Lo stanziamento complessivo di 8,5 milioni di euro proviene dal Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica . Questi fondi serviranno a supportare attività di ricerca sociale e culturale, oltre a sviluppare strumenti e servizi innovativi per sostenere gli studenti.

Gli Atenei dovranno concentrarsi su soluzioni che includano counseling, orientamento e informazione, per far emergere una maggiore consapevolezza riguardo al disagio emotivo e psicologico. I progetti possono durare fino a 12 mesi e dovranno lavorare anche su percorsi di inclusione, favorendo lo sviluppo personale e sociale degli studenti. L’ambito di intervento si estende alla prevenzione delle dipendenze e della violenza di genere, temi ancora molto presenti nelle realtà universitarie.

Requisiti e modalità di partecipazione al bando pro-ben

Le domande per accedere al finanziamento si raccolgono esclusivamente online sulla piattaforma gea.mur.gov.it dal 13 giugno alle 12:00 fino al 14 luglio 2025 alle 12:00. I progetti devono essere presentati da partenariati composti da università e istituzioni AFAM, che possono essere sia statali sia non statali. Ogni gruppo deve comprendere almeno 5 e al massimo 10 soggetti diversi.

Il budget richiesto da ogni iniziativa potrà oscillare tra i 500.000 e gli 800.000 euro. È previsto un premio aggiuntivo pari al 10% del valore del progetto per quegli enti che inseriscono nelle loro attività discipline sportive, riconosciute come valide nel promuovere il benessere psicofisico ed emotivo tra gli studenti. Questa formula mira a incentivare interventi integrati, capaci di agire su più fronti per contrastare il disagio.

Il ruolo delle istituzioni afam e l’importanza del benessere psicofisico

Le istituzioni AFAM coinvolte nel programma rappresentano un punto di riferimento nel garantire percorsi formativi specifici in arte, musica e danza, settori che richiedono particolare attenzione alle condizioni psicologiche degli studenti. Il programma Pro-Ben facilita la creazione di servizi di supporto su misura che tengano conto delle esigenze di queste realtà.

Attraverso attività di counseling e orientamento, è possibile aiutare i giovani ad acquisire nuove competenze emotive e sociali, migliorando la loro capacità di affrontare difficoltà e prevenire situazioni di abuso o violenza. Il finanziamento copre anche progetti di ricerca che esplorano nuove metodologie per intercettare segnali di disagio o per realizzare interventi più efficaci.

Inclusione e collaborazione accademica

L’inclusione studentesca e il supporto psicologico rappresentano un impegno cruciale della comunità accademica. Il coinvolgimento di dipartimenti diversi e di più atenei consente di condividere conoscenze e risultati, permettendo una risposta più articolata ai problemi che influenzano il successo educativo e il benessere complessivo dei giovani iscritti.

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