Ministero dell’agricoltura stanzia quasi 100 milioni per la promozione del vino italiano nei mercati extra ue

Ministero dell’agricoltura stanzia quasi 100 milioni per la promozione del vino italiano nei mercati extra ue

Il ministero dell’agricoltura lancia il bando OCM Vino con 98 milioni di euro per promuovere il vino italiano fuori dall’Unione europea, semplificando le procedure e puntando su mercati strategici come Stati Uniti e Cina.
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Il ministero dell’agricoltura ha lanciato il bando OCM Vino con oltre 98 milioni di euro per promuovere l’export del vino italiano fuori dall’Unione europea, introducendo nuove procedure digitali e semplificazioni burocratiche per sostenere soprattutto le piccole e medie imprese. - Gaeta.it

Il ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ha aperto il nuovo bando OCM Vino per sostenere la promozione del vino italiano fuori dall’Unione europea. Sono disponibili risorse per oltre 98 milioni di euro, suddivise tra un bando nazionale da 22,5 milioni e altre somme assegnate tramite bandi regionali e multiregionali. L’obiettivo è rafforzare l’export di uno dei prodotti di punta dell’agroalimentare italiano, che nel 2024 ha superato quota 8,5 miliardi di euro in esportazioni.

Dettagli sulle risorse e le modalità di finanziamento

Il fondo complessivo a disposizione per la misura OCM Vino – Promozione sui mercati dei paesi terzi è stato fissato a 98.027.879 euro. Di questa somma, più di 22,5 milioni sono riservati al bando nazionale, mentre il resto sarà distribuito attraverso bandi mirati a livello regionale e multiregionale. La scelta di una suddivisione articolata punta a coprire in modo più capillare le varie realtà produttive italiane, dando spazio sia alle grandi aziende che ai produttori locali.

Questa misura si rivolge esclusivamente alle attività di promozione e informazione rivolte ai mercati al di fuori dell’Unione europea. Le iniziative finanziabili includono campagne pubblicitarie, eventi di degustazione, partecipazione a fiere internazionali e altre attività che favoriscono la conoscenza e la valorizzazione del vino made in Italy a livello globale. Nel 2024, il settore ha già registrato un aumento delle esportazioni, confermando il trend positivo dei mercati esteri per questa bevanda simbolo della cultura italiana.

Le parole del ministro sull’importanza del vino e della promozione all’estero

Francesco Lollobrigida, ministro dell’agricoltura, ha sottolineato il ruolo fondamentale che il vino continua a svolgere nella tradizione e nella cultura italiana. Ha ricordato come l’Italia si sia battuta contro tentativi di demonizzare il consumo di vino, spiegando che “il problema non è il consumo in sé, ma l’abuso”. Il ministro ha evidenziato come la promozione del vino italiano non sia solo una questione commerciale, ma anche culturale: “Il vino fa parte della nostra storia da millenni”.

Lollobrigida ha definito la misura OCM Vino uno strumento cruciale per aiutare le imprese vitivinicole a migliorare ulteriormente i risultati già raggiunti nelle esportazioni 2024. Il suo intervento ha posto l’accento sull’importanza di un consumo consapevole e responsabile, invitando a mantenere alta l’immagine di qualità del vino italiano nel mondo.

Novità tecnologiche e organizzative nel nuovo avviso

Per la prima volta, tutta la gestione della campagna di promozione sarà affidata a una piattaforma digitale. Questa novità vuole rendere più semplice e trasparente l’accesso ai fondi da parte degli operatori del settore. Le aziende potranno configurare la propria campagna, caricare la documentazione, inviare la domanda e seguire l’iter di valutazione in modalità telematica, senza passaggi cartacei.

Un’altra innovazione riguarda l’introduzione di un listino tariffe per cinque mercati considerati strategici: Stati Uniti, Cina, Canada, Svizzera e Regno Unito. Grazie a questo, non sarà più necessario presentare tre preventivi da fornitori esteri, una richiesta che fino a oggi aveva complicato le procedure, soprattutto per le imprese più piccole. Le tariffe incluse nel bando daranno parametri chiari e uniformi per le spese ammissibili relative a questi paesi.

Flessibilità e riduzione della burocrazia

Sono state inoltre introdotte regole più flessibili per la gestione delle attività promozionali. Si potranno adattare meglio le azioni alle caratteristiche specifiche di ciascun mercato, tenendo conto anche di situazioni particolari come i monopoli statali. Questo ridurrà gli oneri burocratici per le imprese, garantendo una risposta più puntuale alle esigenze commerciali locali, così da rendere più efficaci le campagne di promozione.

L’impatto previsto sulla presenza internazionale del vino italiano

Con queste nuove risorse e procedure, il ministero punta a sostenere le aziende italiane del vino in un contesto globale complesso e competitivo. L’anno scorso l’export italiano ha ormai superato gli 8,5 miliardi di euro di valore, un traguardo che si vuole consolidare nel tempo. L’attenzione data a mercati chiave come Stati Uniti e Cina sottolinea l’intenzione di mantenere e ampliare fette di mercato già acquisite e di esplorarne di nuove.

Il sistema digitale e le semplificazioni introdotte potrebbero anche stimolare una maggiore partecipazione da parte di produttori di piccola e media dimensione, tradizionalmente frenati dalla complessità delle procedure burocratiche. Questo dovrebbe portare a una diversificazione delle iniziative promozionali e a campagne più radicate nelle specificità territoriali.

L’interpretazione degli aggiornamenti normativi evidenzia una strategia mirata a preservare nel tempo il valore commerciale e culturale del vino italiano. La misura OCM Vino conferma così il suo ruolo chiave per il sostegno concreto al comparto nel progetto di internazionalizzazione.

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