Minerali rari nei granuli di Ryugu svelano acqua e ingredienti della vita primordiale

Minerali Rari Nei Granuli Di R

Granuli di Ryugu rivelano minerali rari legati all’acqua e alla vita primordiale. - Gaeta.it

Laura Rossi

6 Settembre 2025

L’asteroide Ryugu, così lontano eppure così vicino a noi, continua a raccontarci pezzi importanti della storia del sistema solare. I frammenti raccolti dalla missione Hayabusa2 hanno dato agli scienziati la possibilità di studiare minerali antichissimi con tecniche avanzate a raggi X. Quei granelli custodiscono tracce chimiche che parlano di acqua, sostanze organiche e componenti fondamentali per la vita, rimasti intatti per miliardi di anni.

Granuli Di Ryugu, finestre su un sistema solare primordiale

I campioni raccolti da Hayabusa2 sono una vera macchina del tempo. La missione giapponese ha prelevato minuscoli frammenti dall’asteroide Ryugu, un corpo vicino alla Terra ricco di carbonio, formato nelle zone più fredde e lontane del sistema solare. Ryugu ha mantenuto intatte condizioni quasi originali, proteggendo materiali che si sono formati prima ancora che la Terra esistesse. Al Brookhaven National Laboratory, gli scienziati hanno analizzato in dettaglio diversi minerali con spettroscopia a raggi X, una tecnica che permette di mappare elementi come fosforo, zolfo e silicio dentro i granuli microscopici. Queste tracce sono fondamentali per capire la chimica originaria dell’asteroide e ci aiutano a riflettere sulla natura dei corpi celesti che hanno preceduto e forse influenzato l’arrivo della vita sulla Terra.

Minerali e chimica: la storia di antichi processi geologici

Le analisi hanno mostrato una miscela complessa di sostanze chimiche e minerali all’interno di Ryugu. Nei frammenti sono stati trovati carbonati come dolomite e ankerite, legati alla presenza di manganese. Ci sono anche minerali ricchi di ferro, come pirrotite e magnetite, e solfuri di rame. Un elemento che ha attirato l’attenzione è l’idrossiapatite, un minerale con fosforo, comune nelle ossa e nei denti umani, che fa pensare a un legame con gli elementi fondamentali della vita sulla Terra. È stato scoperto anche un raro minerale fosfuro, mai visto prima in contesti terrestri. Tutto questo testimonia un’attività chimica complessa. Circa 4,7 miliardi di anni fa, il corpo da cui proviene Ryugu ha subito un riscaldamento moderato per il decadimento radioattivo; questo ha sciolto ghiacci come acqua e anidride carbonica, permettendo ai fluidi di muoversi e reagire con le rocce, dando origine a quei minerali e trasformandoli nel tempo.

Ryugu, una chiave per capire le origini del sistema solare

I reperti di Ryugu sono tra i più antichi e meno modificati da processi geologici che possiamo studiare. Questa scoperta apre nuove prospettive per capire come si sono formati i primi corpi solidi del sistema solare e quali composti chimici c’erano prima che la Terra cominciasse a sviluppare la sua crosta e la vita. La presenza di acqua e minerali con fosforo e carbonio in un corpo così antico è una prova importante che la chimica complessa, necessaria per la vita, poteva nascere molto prima del nostro pianeta. Lo studio al laboratorio Brookhaven ha dimostrato che anche pochi granelli possono raccontare storie chimiche dettagliate, aiutandoci a ricostruire eventi di miliardi di anni fa.

Ryugu resta un punto di riferimento per la ricerca planetaria, offrendo frammenti concreti delle condizioni che hanno preceduto la formazione della Terra. Le analisi a raggi X continueranno a fornire dati preziosi, unendo geologia spaziale e origini della vita in un unico racconto scientifico.