Milena miconi e Paola saluzzi sono tornate a parlare di un tema delicato e personale, quello dei disturbi alimentari, durante la trasmissione La volta buona del 4 giugno 2025. Entrambe hanno condiviso il racconto di un periodo difficile, segnato da un rapporto complesso con il cibo e con l’immagine di sé. Questo confronto diretto mette in luce le conseguenze psicologiche e sociali legate a queste condizioni, un problema che rimane ancora troppo spesso nascosto.
Milena miconi e l’inizio del disturbo alimentare in adolescenza
Milena miconi ha spiegato come i suoi problemi con l’alimentazione abbiano origine ancor prima dell’età adulta. Durante l’adolescenza, attorno ai suoi 11 anni, ha vissuto un cambiamento fisico che l’ha portata a ingrassare in modo naturale, ma da quel momento è iniziata una spirale negativa. Quel peso non accettato l’ha spinta a smettere di mangiare, per controllare il proprio corpo e la percezione dello specchio. In un arco di tempo molto breve, circa un mese e mezzo, la sua perdita di peso è stata drammatica: ha perso prima 10 chili, poi altri 10, raggiungendo una soglia di solo 50 chili, giudicata insufficiente dal suo punto di vista, ma soprattutto insufficiente per il benessere fisico e mentale.
Disagio psicologico e punto di rottura
Quello che Milena ha evidenziato non riguarda solo la dimensione fisica, ma la componente psicologica: “ogni volta che si guardava allo specchio non si vedeva mai in modo soddisfacente.” Il disagio che provava cresceva quotidianamente, fino a quando ha toccato un limite pericoloso. Già in quel momento precario, un episodio ha segnato il bisogno di chiedere aiuto: davanti a un semplice piatto di carne, ha sentito un rigetto così forte da spaventarla. È in quel momento che ha deciso di riprendere in mano la sua vita, iniziando un percorso di cura e di attenzione verso sé stessa.
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La maternità è stata una tappa fondamentale nel suo recupero. Durante la gravidanza ha preso 23 chili, una cifra che ha accettato serenamente, senza ansie. La presenza del figlio è diventata la priorità, portandola a prendersi cura del proprio corpo in modo più sano. Questo ha segnato un cambiamento importante rispetto al passato, dimostrando come anche un evento naturale possa aiutare a ritrovare un equilibrio solido.
La storia di paola saluzzi e il ruolo decisivo di un gesto semplice
Paola saluzzi ha condiviso un altro momento critico della sua vita, a 35 anni, quando lo stress ha provocato un lungo rifiuto del cibo. Lei stessa ha raccontato come, a causa delle pressioni, abbia smesso di sentire il bisogno di mangiare e gradualmente si è allontanata dalla tavola. Questa situazione di isolamento alimentare non ha una sola causa fisica, ma un intreccio complesso di fattori emotivi e psicologici.
Un contributo concreto alla sua guarigione è arrivato da una persona vicina del mondo del giornalismo, Luca giurato. Grazie alla sua attenzione e a un gesto semplice ma significativo, la situazione di Paola ha iniziato a cambiare. Giurato ha notato che qualcosa non andava e ha preso la Saluzzi per mano portandola al bar per condividere un cappuccino e un cornetto. Quel momento ha interrotto un circolo vizioso. Paola ha provato vergogna, ma anche un sollievo enorme, riconoscendo che non poteva più nascondere la sua condizione.
L’importanza del supporto sociale
Quel confronto diretto, quell’invito a mangiare senza nascondersi dietro comportamenti che fanno sembrare tutto più gestibile, ha fatto la differenza. Da quel giorno ha iniziato a ripristinare un rapporto più sano con il cibo, superando la fase peggiore di isolamento. La sua testimonianza evidenzia quanto possa essere decisivo l’aiuto di una persona vicina, capace di riconoscere segnali di difficoltà nascosti agli occhi degli altri.
Disturbi alimentari, un problema sottovalutato anche tra i personaggi noti
Il racconto congiunto di Milena miconi e Paola saluzzi sottolinea come i disturbi alimentari colpiscano persone con vite completamente diverse, ma che affrontano sfide simili sul piano emotivo. Non solo adolescenti o giovani donne, ma anche persone adulte possono trovarsi a lottare contro la perdita di controllo sul proprio comportamento alimentare.
Sul piano emotivo, il disagio causato da disturbi alimentari spesso si lega a una percezione alterata dell’immagine corporea e a difficoltà psicologiche profonde. Questo può tradursi in sensazioni di vergogna e isolamento, difficili da superare senza interventi esterni. Nelle dichiarazioni delle due donne emerge la necessità di attenzione da parte di familiari, amici e colleghi: un gesto semplice, come nel caso di Luca giurato, può smuovere situazioni bloccate da tempo.
Mantenere alta la sensibilità sul tema
Queste storie invitano a mantenere alta la sensibilità su un tema di salute che interessa tanti, anche chi sembra riuscire a nasconderlo grazie a una vita pubblica. La speranza è che più testimonianze come queste tocchino il pubblico e favoriscano una maggiore conoscenza del problema, per aiutare chi si trova ancora in difficoltà. Negli ambienti di lavoro, familiari e fra gli amici, riconoscere i segnali è il primo passo per far sì che nessuno debba affrontare queste prove da solo.