Milei rilancia la linea dura sull’immigrazione in argentina seguendo l’esempio di trump

Milei rilancia la linea dura sull’immigrazione in argentina seguendo l’esempio di trump

Il governo argentino di javier milei introduce regole più rigide per la cittadinanza e limita i servizi ai migranti, ispirandosi alle politiche di donald trump in vista delle elezioni locali a buenos aires.
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Il governo argentino di Javier Milei ha introdotto una riforma restrittiva sull'immigrazione e la cittadinanza, ispirata alle politiche di Donald Trump, suscitando tensioni politiche in vista delle elezioni a Buenos Aires. - Gaeta.it

Il governo argentino guidato da javier milei ha introdotto una riforma che rende più stringenti le regole per ottenere la cittadinanza e limita l’accesso ai servizi per i migranti. Questa nuova politica richiama molto da vicino quelle portate avanti dall’ex presidente degli stati uniti donald trump e rappresenta un cambiamento significativo rispetto al passato, visto che l’argentina ha sempre mostrato un atteggiamento più aperto verso i migranti. Le misure arrivano in un momento sensibile, alla vigilia delle elezioni locali di buenos aires.

Il contesto politico e le elezioni locali a buenos aires

La mossa di milei è stata formalizzata nel pieno della campagna elettorale per il rinnovo di metà dei seggi del parlamento della città autonoma di buenos aires, che si votano domenica. Questo voto ha un peso politico importante e il partito di milei, la libertad avanza, punta a non perdere terreno proprio nel capoluogo.

Il portavoce del governo, manuel adorni, ha fornito alcuni dati a sostegno della necessità di questa riforma, ma la loro attendibilità è messa in discussione. Adorni ha parlato di 1,7 milioni di migranti arrivati in argentina negli ultimi vent’anni, di cui 228 mila in maniera irregolare, e ha quantificato in circa 114 miliardi di pesos la spesa sanitaria per i migranti.

Adorni, candidato di punta della libertad avanza per le elezioni a buenos aires, ha assunto un ruolo molto attivo nella comunicazione del governo, presentandosi per la terza volta consecutiva in pochi giorni in conferenza stampa senza accettare domande al termine di un intervento breve ma carico di toni duri verso i migranti.

Le modifiche alle regole per la cittadinanza e l’immigrazione

L’ordine esecutivo firmato da milei introduce nuovi requisiti per chi vuole diventare cittadino argentino. Per la prima volta sarà obbligatorio avere una residenza continuativa di almeno due anni, requisito che prima non c’era. Inoltre, chi richiede la cittadinanza dovrà dimostrare di aver contribuito in modo significativo all’economia del paese, un concetto che rimane però poco chiaro nei dettagli.

La riforma punta a espellere le persone entrate illegalmente in argentina, vietando anche l’ingresso a chi ha condanne penali, anche se non definitive. Chi risiede già nel paese ma è stato condannato per un reato potrà essere espulso. La novità più rilevante riguarda poi l’obbligo di assicurazione sanitaria per i cittadini stranieri, una garanzia richiesta per poter usufruire di ospedali e servizi sanitari e prima inesistente.

Queste misure indicano una svolta dura rispetto alla tradizionale apertura del paese nei confronti dei migranti. La riforma resta comunque soggetta all’approvazione del parlamento, che potrebbe bloccarla visto che il presidente non detiene una maggioranza stabile nelle camere.

L’allineamento tra milei e trump nelle politiche e nel linguaggio

Quello che colpisce nelle ultime mosse di milei è l’evidente ispirazione alle strategie adottate da donald trump. Il discorso pubblico di adorni utilizza infatti espressioni simili a quelle usate dall’ex presidente americano, parlando di «politiche migratorie che invitano al caos» e di bisogni di «rendere di nuovo grande l’argentina», parafrasando lo slogan trumpiano.

L’orientamento di milei si è già visto anche su altri fronti. All’inizio del 2025 ha ordinato di avviare la procedura per uscire dall’organizzazione mondiale della sanità e ha inteso rompere gli accordi di parigi sul clima, azioni replicanti decisioni prese da trump durante il suo mandato negli stati uniti.

A febbraio sono stati adottati provvedimenti molto restrittivi sui diritti delle persone trans, limitando l’accesso ai trattamenti ormonali per chi ha meno di 18 anni e restringendo le coperture assicurative per queste cure a livello federale. Queste decisioni rafforzano il quadro di un governo impegnato a seguire una linea politica più conservatrice e rigida.

Le prospettive dopo le tensioni politiche

Questa serie di cambiamenti segna un momento di forte tensione politica in argentina, la cui tradizionale apertura verso l’immigrazione sembra messa in discussione. L’ultimo ordine esecutivo di milei dovrà affrontare la votazione in parlamento, che in passato ha già respinto misure simili.

Il partito di milei punta soprattutto a rafforzare la sua presenza a buenos aires, sfruttando un clima politico che spinge verso scelte più restrittive in materia di immigrazione, salute e diritti civili. L’atteggiamento adottato dal governo lascia intuire che la linea dura verso i migranti e altre minoranze sia destinata a rimanere centrale nel dibattito pubblico nei prossimi mesi, soprattutto in vista delle prossime consultazioni elettorali.

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