Il rapporto Mapping the World’s Prices 2025, realizzato da Deutsche Bank, ha rivelato il nuovo quadro dei costi della vita in 69 grandi metropoli mondiali. L’analisi mette sotto la lente spese quotidiane come affitti, salari, trasporti e beni di consumo, fotografando un mercato dove inflazione e cambi valutari disegnano scenari diversi da città a città. In questa edizione emergono conferme e sorprese, con alcune capitali europee al centro dell’attenzione per i prezzi alti, tra cui risalta il caso di Milano.
La mappa mondiale delle città più costose nel 2025
Il report Deutsche Bank segnala come le città con il costo della vita più alto si trovino soprattutto in Asia e Nord America. Tokyo guida la classifica, spinta da prezzi degli immobili alle stelle e costi generali molto elevati. Seguono Singapore e San Francisco, due città dove gli stipendi sono alti, ma i costi per abitare e vivere superano spesso il livello sostenibile per molti. Nella top 10 figurano anche metropoli come Hong Kong, Copenaghen e Zurigo, riconosciute per i salari elevati ma anche per le spese altrettanto alte, senza dimenticare Dubai e Tel Aviv, due centri con mix di lusso e mercati vivaci.
Alcune capitali europee calano nella classifica
Londra, Parigi e New York registrano una discesa netta nella classifica, posizionandosi tra quarantesimo e cinquantesimo posto. A incidere su questo calo ci sono il traffico congestionato, l’inquinamento elevato e soprattutto affitti sempre più inaccessibili. La qualità di vita, spesso associata a città come queste, in realtà risente di questi fattori nonostante lo status economico acquisito.
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Il rapporto evidenzia anche il ruolo delle valute nel determinare i costi percepiti di vita. Le monete forti spingono al rialzo i prezzi e Zurigo o Ginevra ne sono esempi chiari. Il franco svizzero resta stabile e sostenuto, mantenendo alto il livello dei prezzi. Negli Stati Uniti, il rafforzamento del dollaro rende le grandi città particolarmente costose, anche quando i servizi o la qualità ambientale risultano inferiori rispetto a realtà europee.
Milano e roma: i casi italiani nella classifica
Nel panorama italiano è Milano a dominare per costi di vita elevati secondo il rapporto Mapping the World’s Prices 2025. La città lombarda mostra quotazioni immobiliari paragonabili a quelle di Parigi e Amsterdam, un dato che pesa molto sul budget delle famiglie e dei lavoratori. Gli affitti danno un quadro simile: per un appartamento si possono spendere fino a 1500 euro mensili, cifra che in alcune zone supera questa soglia. Anche gli spostamenti pesano, visto che Milano registra uno dei costi medi per corsa in taxi più alti al mondo, superando persino Londra.
Roma e le spese quotidiane
Roma, pur non raggiungendo i livelli milanesi, si colloca tra le città italiane con costi significativi. Un bilocale ha un affitto medio di circa 1220 euro, un importo che mette pressione sulla gestione domestica. Le spese quotidiane e i generi di consumo fanno sentire il loro peso, anche se l’abbonamento ai mezzi pubblici rimane accessibile, attorno ai 35 euro mensili. Nonostante questo, il rapporto tra guadagni e spese finanzia una condizione economica che risulta complicata per molti residenti della capitale.
Al di là delle singole cifre, il report mette in luce come le città italiane non sfuggano alla tendenza generale di aumenti nei costi abitativi e nei servizi, fattori che condizionano la vita di chi abita nelle metropoli più importanti. Questi dati rappresentano parametri utili per chi deve fare scelte abitative o lavorative, indicando scenari che richiedono cautela negli investimenti e nella pianificazione di spese familiari.