Milano lancia Onco Hair 2.0: un progetto innovativo per le donne che affrontano la chemioterapia

Milano lancia Onco Hair 2.0: un progetto innovativo per le donne che affrontano la chemioterapia

Onco Hair 2.0 a Milano offre supporto alle donne in chemioterapia per carcinoma mammario, fornendo protesi tricologiche personalizzate e assistenza economica, grazie alla collaborazione tra istituzioni e associazioni.
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Milano lancia Onco Hair 2.0: un progetto innovativo per le donne che affrontano la chemioterapia - (Credit: www.ansa.it)

Onco Hair 2.0 torna a Milano come un’iniziativa solidale dedicata alle donne affette da carcinoma alla mammella che stanno affrontando il percorso di chemioterapia. Presentato a Palazzo Lombardia, il progetto rappresenta una risposta concreta alle esigenze di pazienti con fragilità economica, garantendo loro un sostegno fondamentale durante un momento così delicato della vita. Il progetto è frutto della collaborazione tra Regione Lombardia, l’associazione per il Policlinico ETS, Fondazione Cariplo e CRLAB.

Un’alleanza tra istituzioni e associazioni per un progetto di supporto

L’iniziativa Onco Hair 2.0 coinvolge più attori, essenziali per la riuscita del progetto. Regione Lombardia è in prima linea con gli assessori Elena Lucchini e Simona Tironi, i quali sottolineano l’importanza di offrire un’opportunità di sostegno anche alle donne che si trovano in difficoltà economiche. L’associazione per il Policlinico ETS, insieme a Fondazione Cariplo e CRLAB, contribuirà a garantire che le protesi tricologiche siano prodotte su misura per le pazienti, tenendo in considerazione i parametri specifici, come la conformazione della testa e il colore dei capelli.

Questo approccio multidimensionale mira non solo a fornire un ausilio pratico, ma anche a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del supporto psicologico durante il trattamento oncologico. Le protesi sono particolarmente raccomandate per essere applicate prima dell’inizio della caduta dei capelli, prevenendo così un ulteriore trauma psicologico che molte donne possono vivere in questa fase della loro vita.

Un aiuto concreto: come funzionano le selezioni e le forniture

La selezione delle beneficiarie per Onco Hair 2.0 avverrà nel corso dei prossimi tre mesi attraverso un’attenta valutazione da parte di un’equipe di oncologi e psicologi del Policlinico di Milano. Saranno assegnate un totale di venti protesi tricologiche, tutte personalizzate per soddisfare le necessità individuali delle pazienti. Ogni donna selezionata riceverà il suo prodotto su misura entro quarant giorni dall’identificazione dei parametri necessari. Questa tempestività è strategica, poiché mira a rispondere rapidamente alle fragilità derivate dai trattamenti oncologici.

Le protesi tricologiche, oltre a ripristinare un aspetto estetico, possono contribuire notevolmente al miglioramento dell’autostima delle pazienti, aiutandole a sentirsi più a loro agio e sicure nel loro percorso di guarigione. L’aspettativa è che, attraverso questa iniziativa, si possa ridurre lo stigma legato alla perdita di capelli e promuovere una maggiore consapevolezza sui temi della salute mentale e dell’aspetto fisico durante le terapie.

Il supporto economico alla salute delle donne sottoposte a terapie oncologiche

Dal 2019, Regione Lombardia ha attivato misure specifiche per garantire un supporto alle donne che affrontano terapie oncologiche, incluse quelle chemioterapiche e radioterapiche. Viene offerto un contributo per l’acquisto di parrucche e protesi tricologiche, che può arrivare fino a 250 euro per le parrucche e 400 euro per le protesi. Queste somme rappresentano un aiuto concreto per le persone che si trovano a fronteggiare costi imprevisti durante il trattamento del cancro, alleviando il peso economico di tali spese.

Negli ultimi cinque anni, quasi 8.000 persone hanno beneficiato di queste misure, con un significativo incremento di richieste nel 2024. Questo dato evidenzia l’urgenza e la necessità del supporto offerto; molte donne, infatti, ricevono parrucche anche attraverso associazioni partner, amplificando quindi l’efficacia dell’iniziativa nel mondo reale. I numeri dimostrano come un intervento pianificato e coordinato possa fare la differenza nel delicato percorso che affrontano le donne durante le terapie per il cancro.

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